ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14279

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 678 del 23/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: PRODANI ARIS
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 22/09/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MUCCI MARA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 22/09/2016
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 22/09/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 22/09/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14279
presentato da
PRODANI Aris
testo di
Venerdì 23 settembre 2016, seduta n. 678

   PRODANI, MUCCI e RIZZETTO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   il 15 settembre 2016, un comunicato stampa pubblicato sul sito internet dell'Automobile Club Italia (Aci) riporta che «il Consiglio di Stato ha sospeso gli effetti della sentenza del Tar del Lazio, che in parte aveva accolto alcune richieste delle associazioni di autoscuole e studi di consulenza automobilistica (Unasca) e delle agenzie di pratiche auto (Sermetra), riguardo alle modalità con le quali, lo scorso ottobre, l'Automobile Club d'Italia ha introdotto il Certificato di Proprietà Digitale (CDPD). In sede giurisdizionale, il Consiglio di Stato ha ritenuto di accogliere l'istanza cautelare presentata dall'ACI, sospendendo, così, la sentenza impugnata, avendo rilevato – secondo quanto si legge nell'ordinanza – «l'opportunità di mantenere la regolamentazione assunta dall'ACI fino alla decisione sul merito della causa. La pronuncia di merito è attesa per il 9 febbraio 2017 (...)»;
   Unasca, nella medesima giornata, ha risposto attraverso una nota stampa alle dichiarazioni dell'ACI, chiarendo come «il Consiglio di Stato, con l'ordinanza dell'8 settembre 2016, ha semplicemente sospeso (...) gli effetti della sentenza del TAR del Lazio e che quindi i motivi di illegittimità indicati dal TAR sono a tutt'oggi validi: il CDPD realizzato da ACI è incongruente con il quadro normativo, segnatamente con l'articolo 10 del decreto ministeriale n. 514 del 1992 e con gli articoli 93 e 94 del Codice della Strada, che tutti prevedono il rilascio del Certificato di proprietà al momento della prima iscrizione o di ogni altra successiva formalità riguardante il veicolo. Nessuna pronuncia sulla legittimità del CDPD, che quindi resta illegittimo»;
   la legge 7 agosto 2015, n. 124, contenente «Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche» (nota come riforma Madia) stabilisce, all'articolo 8, comma 1, lettera d), tra i principi e i criteri direttivi per l'esercizio della delega legislativa «con riferimento alle amministrazioni competenti in materia di autoveicoli: la riorganizzazione, ai fini della riduzione dei costi connessi alla gestione dei dati relativi alla proprietà e alla circolazione dei veicoli e della realizzazione di significativi risparmi per l'utenza, anche mediante trasferimento, previa valutazione della sostenibilità organizzativa ed economica, delle funzioni svolte dagli uffici del Pubblico Registro Automobilistico al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con conseguente introduzione di un'unica modalità di archiviazione finalizzata al rilascio di un documento unico contenente i dati di proprietà e di circolazione di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi, da perseguire anche attraverso l'eventuale istituzione di un'agenzia o altra struttura sottoposta alla vigilanza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; svolgimento delle relative funzioni con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente»;
   con tale provvedimento, il Governo è stato delegato ad adottare, entro diciotto mesi, uno o più decreti legislativi al fine di operare il passaggio definitivo delle funzioni svolte dal pubblico registro automobilistico al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
   Unasca, nel comunicato stampa riportato in premessa, ha ricordato in ultimo come «il CDPD non realizzi alcun risparmio per gli utenti, i quali continuano a pagare all'ACI/PRA gli stessi emolumenti di prima – 27 euro – comprensivi del costo dello stampato (...). Senza dimenticare che il CDPD viene superato dalla legge Madia con l'introduzione del documento unico del veicolo, cioè la carta di circolazione di cui alla Direttiva UE 1999/37/CE» –:
   se i Ministri interrogati non ritengano necessario prendere atto della situazione, anche a seguito dell'ordinanza del Consiglio di Stato riportata in premessa, e quali iniziative di competenza intendano assumere al riguardo;
   se i Ministri interrogati, in merito alla legge n. 124 del 2015, intendano chiarire le tempistiche e le modalità di trasferimento del pubblico registro automobilistico al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. (4-14279)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

documenti del veicolo

codice della strada

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