ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14271

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 677 del 21/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: FANTINATI MATTIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/09/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 21/09/2016
Stato iter:
06/12/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/12/2016
BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/12/2016

CONCLUSO IL 06/12/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14271
presentato da
FANTINATI Mattia
testo di
Mercoledì 21 settembre 2016, seduta n. 677

   FANTINATI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   29 settembre 2016, il Teatro romano di Verona — luogo pubblico e di grande valore storico artistico — ospiterà «Cinema on ice», «un evento privato aziendale, accessibile solo su invito» organizzato dalla ditta Antolini Luigi & C. spa, attiva nel settore del marmo — per festeggiare i 60 anni di attività;
   al posto del palco sarà realizzata una pista di circa 25 metri per 14, lungo la quale i pattinatori su ghiaccio danzeranno interpretando le più celebri colonne sonore di film di fama mondiale, preferibilmente vincitori di premi Oscar;
   l'evento in programma, rigorosamente su invito e quindi non aperto alla cittadinanza, si svolgerà durante il prossimo fine settimana, ma i lavori di allestimento sono iniziati già dal 14 settembre 2016, tanto che l'evento programmato in precedenza in occasione del Tocatì — il Festival internazionale dei giochi in strada —, una serata intitolata «Azzardopatia: il buco nero del gioco», «un happening contro un non gioco che umilia, rovina, uccide», condotto da Gian Antonio Stella, con Marco Paolini e Enzo Iachetti e con la partecipazione di numerosi esperti, giornalisti e testimonial, si è tenuto domenica 18 settembre nella sala della Gran Guardia;
   le polemiche relative alla concessione da parte del comune di Verona di quello che viene considerato il più importante teatro romano del nord Italia non sono mancate, sin dai mesi scorsi;
   la vicenda si trascina dal 7 aprile, quando la giunta, inizialmente, bocciò l'iniziativa proprio per «l'incompatibilità con gli eventi già autorizzati», ma a giugno la giunta del sindaco Tosi ha deciso di concedere ugualmente il sito e la possibilità di costruirvi una pista del ghiaccio, trascurando, ad avviso dell'interrogante, le delicate condizioni del monumento che avrebbe invece bisogno di urgente restauro;
   sul tema si era espressa la direzione dei musei d'arte e monumenti di Verona, che in una nota, chiedeva alla giunta di non concedere il teatro perché «la trasformazione in pista di ghiaccio di un sito archeologico così delicato» non sarebbe consona «al decoro del monumento»;
   il 1o settembre 2016 è arrivato, però, anche il nulla osta della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Verona, un parere, a giudizio dell'interrogante, redatto con eccessiva accondiscendenza — viene da chiedersi quanto il soprintendente Fabrizio Magani, storico dell'arte e già direttore generale del Ministero in Abruzzo, dove è stato impegnato per i restauri dopo il terremoto, finendo anche indagato dalla magistratura, abbia davvero a cuore la salvaguardia dei siti posti sotto la sua protezione — in cui ci si limita a indicare che «dovranno essere adottate tutte le cautele possibili affinché le installazioni sceniche non danneggino le strutture monumentali»;
   al comune, la ditta richiedente dovrà versare 9.200 euro per maggiori costi di smontaggio di impianti elettrici e strutture per la sicurezza. Il canone di concessione, invece, non è stato reso noto;
   sugli organi di stampa locale comincia a farsi strada anche l'ipotesi che il sindaco Tosi abbia concesso il Teatro romano a titolo gratuito –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
   quali siano le ragioni delle scelte operate dalla Soprintendenza di Verona e se intenda intervenire affinché le autorità statali preposte adempiano puntualmente allo svolgimento dei loro doveri. (4-14271)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 6 dicembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 711
4-14271
presentata da
FANTINATI Mattia

  Risposta. — Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo in esame, nel quale l'interrogante, premesso che il 29 settembre 2016 si è svolta presso il Teatro romano di Verona una iniziativa denominata «Cinema on Ice», organizzata dalla ditta Antolini Luigi & C. spa, per festeggiare i 60 anni di attività, e che la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Verona ha emesso un parere di nulla osta al l'evento in cui ci si limita a indicare che «dovranno essere adottate tutte le cautele possibili affinché le installazioni sceniche non danneggino le strutture monumentali», chiede di sapere dal Ministero quali siano state le ragioni delle scelte operate dalla Soprintendenza di Verona.
  A tal proposito si comunica quanto segue, anche in base ad elementi acquisiti dalla soprintendenza stessa, competente per territorio.
  Giova premettere che il complesso monumentale del Teatro romano, emerso a seguito di scavi archeologici eseguiti nel XIX secolo, è di proprietà del comune di Verona ed è sottoposto alle disposizioni di tutela previste dal Codice dei beni culturali, per effetto del decreto di vincolo apposto il 25 ottobre del 1989.
  Da alcuni decenni vi si svolge un festival teatrale che si avvale di strutture temporanee, allestite nel periodo estivo, in relazione alle quali la
ex Soprintendenza archeologia (ex in quanto nel frattempo è intervenuta la riorganizzazione del Ministero che ha disposto l'accorpamento delle diverse competenze di settore in un'unica/soprintendenza) aveva segnalato la necessità di approntare adeguamenti e miglioramenti, affinché la valorizzazione del monumento, come luogo di creazione artistica contemporanea, avvenisse nel rispetto delle esigenze di fruizione culturale.
  Il comune di Verona e la soprintendenza suddetta hanno quindi sottoscritto, nel luglio del 2014, un protocollo d'intesa con l'obiettivo di formalizzare un rapporto di collaborazione per lo studio, la conservazione e la valorizzazione del teatro, scaturito sia dalle osservazioni sulla inadeguatezza delle strutture sceniche che da valutazioni concernenti le condizioni conservative del monumento.
  Già nel 2015 è stato possibile rivedere alcuni aspetti del palcoscenico e delle torri luci, nonché avviare la realizzazione di un progetto pilota per il restauro conservativo e il consolidamento delle strutture in alzato.
  Ed è su tali presupposti che l'attuale Soprintendenza ha esaminato la richiesta, trasmessa dal comune, riguardante la concessione temporanea e l'allestimento dello spettacolo denominato «Cinema on Ice by Antolini» (pattinaggio artistico sul tema di classiche colonne sonore del cinema, da realizzarsi in orario di chiusura del compendio), considerando sia gli aspetti artistici che le caratteristiche delle installazioni, che confermavano sostanzialmente l'allestimento in uso per il festival teatrale.
  Peraltro lo spettacolo proposto prevedeva un omaggio al grande maestro Ennio Morricone, con una selezione delle sue più celebri colonne sonore, e una seconda parte dedicata alle colonne sonore di film internazionali già insigniti da premio Oscar.
  Queste musiche costituivano il sottofondo delle performance artistiche dei pattinatori che riproponevano i momenti salienti dei medesimi film.
  A tale riguardo si segnala che uno spettacolo del tutto analogo si svolge, da qualche anno, nell'Anfiteatro dell'Arena, anch'esso di proprietà comunale e sottoposto alle disposizioni di tutela del decreto legislativo n. 42 del 2004 per effetto del decreto ministeriale 2 dicembre 1996.
  Si tratta di un evento denominato «Opera On Ice» (sempre di pattinaggio artistico) che richiede la realizzazione di una superficie ghiacciata sul palcoscenico che viene utilizzato per le rappresentazioni liriche nell'ambito del Festival Areniano.
  La rilevanza artistica di tale evento è stata sempre commisurata al notevole impatto derivante dalla complessità tecnica di siffatto allestimento e ha comportato, finora, l'adozione di provvedimenti autorizzativi subordinati a particolari prescrizioni.
  Pertanto, una valutazione negativa nei confronti dell'analogo spettacolo programmato al Teatro Romano avrebbe dovuto essere fortemente supportata da puntuali motivazioni riguardanti l'incompatibilità con la tutela delle strutture antiche e con la fruizione pubblica.
  Non ravvisando, in base alla documentazione allegata, rischi per le strutture, la soprintendenza competente autorizzava l'iniziativa ai sensi degli articoli 20, 21 comma 4 e articolo 106 comma 2-
bis del decreto legislativo n. 42 del 2004, subordinatamente all'osservanza di prescrizioni finalizzate a garantire sia la tutela che la fruizione pubblica del complesso monumentale.
  Alle raccomandazioni poste in sede autorizzatoria ha fatto seguito, anche a seguito di preoccupazioni espresse dalla Direzione generale musei di questo Ministero, un sopralluogo in sito da parte della stessa Soprintendenza nella fase di allestimento delle strutture sceniche, nell'intento di verificare l'effettivo rispetto delle condizioni, sia per gli aspetti riguardanti la fruizione pubblica che per quelli attinenti la corretta conservazione del Teatro, sopralluogo dal quale non sono emerse difformità da quanto autorizzato.
  La Soprintendenza ha dunque ritenuto di dover acquisire il parere della Direzione Musei in ordine al superamento delle stesse problematiche riportate dall'interrogante, riguardanti la compatibilità dell'evento con il decoro e la conservazione del Teatro, anche se la suddetta Direzione musei ha successivamente chiarito che l'iniziale obiezione era fondata su motivazioni legate all'anticipazione dei lavori di disallestimento del palcoscenico, utilizzato per il Festival teatrale estivo, e contestuale allestimento delle strutture sceniche del Galà, nonché a prospettate modifiche temporanee del percorso di accesso al Museo archeologico, problematiche in seguito superate.
  A tale proposito preme evidenziare che le installazioni sceniche in progetto non interferivano con le strutture antiche del Teatro, essendo appoggiate sul parterre in ghiaia dell'emiciclo, già peraltro utilizzato nell'ambito della manifestazione annuale denominata «Estate teatrale veronese»; è stata quindi raccomandata l'adozione di ogni cautela, ipotizzando movimentazioni di materiali complesse nell'introduzione di manufatti e tubazioni necessari alla formazione dello strato di ghiaccio.
  Per quel che concerne la fruizione pubblica, si è stabilito che dovesse essere garantita l'accessibilità al Teatro e all'adiacente Museo archeologico concordandone le modalità con le competenti direzioni comunali.
  Tutto ciò premesso e considerate le supposizioni espresse dall'interrogante in relazione al canone di concessione stabilito dall'Amministrazione comunale di Verona, si deve evidenziare che non rientra fra le competenze della Soprintendenza effettuare verifiche al riguardo.
  Si sottolinea l'istituzionale intendimento del Ministero e della Soprintendenza competente di garantire la propria vigilanza affinché le concessioni (come noto previste e disciplinate dal codice di settore) assicurino destinazioni d'uso conformi con il carattere storico-artistico del bene culturale e venga comunque preservata la fruizione pubblica, come è avvenuto nel caso in questione.

La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoIlaria Carla Anna Borletti dell'Acqua.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

zona protetta

monumento

archeologia