ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13922

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 661 del 25/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: PASTORELLI ORESTE
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Data firma: 25/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 25/07/2016
Stato iter:
11/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/10/2016
LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 23/09/2016

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/10/2016

CONCLUSO IL 11/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13922
presentato da
PASTORELLI Oreste
testo di
Lunedì 25 luglio 2016, seduta n. 661

   PASTORELLI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   con legge n. 91 del 1o aprile 1999 è stato istituito il Centro nazionale trapianti, il quale ha la propria sede in Roma, presso l'Istituto superiore di sanità;
   al suddetto Centro è stato affidato il coordinamento nazionale dell'attività di donazione, prelievo e trapianto di organi, tessuti e cellule. In particolare:
    il controllo, attraverso il sistema informativo delle donazioni, dei trapianti e delle liste di attesa;
    la definizione di linee guida e dei protocolli operativi;
    l'assegnazione degli organi per i casi di urgenza riferiti al bacino nazionale;
    la definizione dei parametri per la verifica della qualità e del risultato delle strutture per i trapianti;
    la promozione e il coordinamento dei rapporti con le istituzioni estere del settore;
   a questi compiti, la legge istitutiva aggiunge la collaborazione alla promozione dell'informazione sulle attività di donazione, prelievo e trapianti di organi tessuti e cellule, la gestione del sistema informativo e, più in generale, un ruolo effettivo nelle funzioni organizzative e gestionali del sistema trapianti;
   sino a circa due anni fa, la gestione dei donatori di organi e il conseguente trapianto era affidata a tre macroaree denominate: a) CIR-CIR-NIT, riguardante le regioni del Nord Italia; b) CIR-AIRT quelle del Centro Italia; c) CIR-OCST le regioni del Sud (Lazio compreso);
   ad oggi, la gestione dell'allocazione degli organi è stata presa direttamente in carico dal Centro nazionale trapianti con la creazione del Centro nazionale trapianti operativo;
   a quanto è dato sapere, in questa struttura, la cui responsabile è una dirigente infermieristica, sono impiegati cinque medici e cinque infermieri;
   attraverso la presenza di queste operatori, che di fatto rispondono alle chiamate telefoniche, le strutture locali segnalano la presenza dei possibili donatori di organi;
   l’iter per la donazione dell'organo, avviato tramite la suddetta segnalazione telefonica, si snoda attraverso l'accertamento della morte del donatore sino alla decisione di donare o meno gli organi (sia per l'espressione di volontà alla donazione sia per la idoneità o meno alla donazione stessa);
   una volta ritenuti idonei alla donazione sia il soggetto e che i relativi organi, il Centro nazionale trapianti operativo gestisce la distribuzione (allocazione) degli organi secondo precisi algoritmi e graduatorie di gravità ben definite. Quindi, a quanto è dato sapere, 10 persone, svolgendo turni per la copertura delle 24h, avviano un ulteriore procedimento per l'allocazione definitiva dell'organo o degli organi;
   l'attuale ubicazione del Centro nazionale trapianti operativo si trova all'interno dell'edificio dell'Istituto superiore di sanità di via Giano della Bella, n. 3o, in Roma, e precisamente in due stanze: in una sono presenti cinque postazioni dotate di computer che vengono utilizzate per lavori scientifici ed elaborazione dei dati; mentre nell'altra sono allestite le postazioni computerizzate e telefoniche per la gestione dell'attività di allocazione;
   a quanto consta all'interrogante, durante il giorno sono presenti, in turnazione, 2 infermieri e 2 medici, mentre la notte è presente un solo infermiere con reperibilità di un medico;
   a quanto è dato sapere, è stata recentemente avviata la costruzione – oggi in fase di ultimazione – di una struttura in muratura nell'area del parcheggio dell'Istituto superiore di sanità dove sarà trasferito il Centro nazionale trapianti operativo;
   sempre a quanto è dato sapere, tale struttura – ricca di rifiniture di pregio e curiose utilità (quali ad esempio una serra) – è costatata una cospicua somma –:
   di quali informazioni disponga il Ministro interrogato, per quanto di competenza, in merito ai fatti riferiti in premessa;
   con quali fondi tale costruzione sia stata finanziata, e quali siano criteri seguiti per la sua progettazione e realizzazione;
   se il Ministro interrogato non ritenga di verificare l'opportunità di impiegare in tal modo ingenti risorse pubbliche, ben potendo le medesime essere destinate a specifiche attività del Centro trapianti, ovvero all'implementazione dell'organico. (4-13922)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 11 ottobre 2016
nell'allegato B della seduta n. 690
4-13922
presentata da
PASTORELLI Oreste

  Risposta. — La struttura ed il funzionamento del Centro nazionale trapianti sono regolati dall'articolo 8, comma 6, della legge 1 aprile 1999, n. 91. Oltre a funzioni di carattere organizzativo, tale legge affida al Centro nazionale trapianti anche funzioni di carattere operativo.
  Rientrano tra queste ultime l'assegnazione degli organi nei casi relativi alle urgenze, ai programmi definiti a livello nazionale e per i tipi di trapianto per i quali il bacino di utenza minimo corrisponde al territorio nazionale, nonché il controllo dello scambio di organi con gli altri Stati membri e con i paesi terzi.
  Inoltre, con il recepimento della direttiva europea 2010/53/UE relativa alle norme di qualità e sicurezza degli organi umani destinati ai trapianti, il Centro nazionale trapianti ha assunto anche la funzione di definire e gestire i protocolli operativi per l'assegnazione ad altre Regioni degli organi non utilizzati nell'ambito della Regione di provenienza.
  Dal 2000 sino al 2013 il Centro nazionale trapianti ha demandato la gestione delle funzioni operative ai centri interregionali, mantenendone peraltro la responsabilità rispetto alle istituzioni ed alla rete.
  All'epoca, la scelta venne condivisa da tutta la rete per diversi fattori: il primo dovuto al rispetto della storia di ciascuna aggregazione interregionale che si era formata attraverso complessi accordi sottoscritti tra le singole regioni aggregate; il secondo dovuto al fatto che i Centri interregionali avevano già un nucleo e una struttura operativa in grado di gestire programmi sovraregionali; non ultimo, il fatto che al Centro nazionale trapianti non vi erano le condizioni logistiche, strutturali, finanziarie, nonché il personale con il necessario «know-how» per attivare un coordinamento operativo nazionale.
  Nel 2011, a seguito di una rilettura della rete trapiantologica e a seguito di una generale razionalizzazione delle strutture e delle funzioni, si è avviato, in accordo con il Ministero della salute e con le regioni, un processo di accentramento delle funzioni precedentemente controllate e monitorate dal Centro nazionale trapianti ma operativamente delegate.
  Oggi, la rete nazionale trapianti, con l'accordo del Ministero e delle regioni, ha posto in essere le condizioni che consentono al Centro nazionale trapianti di esercitare le funzioni previste dalla legge n. 91/1999, integrate dai programmi di trapianto a carattere nazionale e internazionale che negli anni sono stati strutturati e attivati.
  Attualmente il centro nazionale operativo coordina i seguenti programmi:
   programma urgenze (cuore, fegato, polmone) e delle relative restituzioni;
   programma pediatrico (tutti gli organi);
   programma «split» (fegato);
   programma iperimmuni (rene);
   programma «cross over» (rene);
   trapianto da donatore vivente (fegato, rene);
   trapianto di intestino e multi viscerale;
   IGE – « Italian gate of europe» (attività di scambio di organi con altre nazioni);
   ricezione delle segnalazioni e gestione degli eventi e reazioni avverse gravi nei processi di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule.

  Nel riordino della rete, quindi, il Centro nazionale trapianti si pone come interlocutore operativo a livello nazionale, garantendo h. 24 il supporto necessario ai fini della gestione operativa dei programmi nazionali. La centralizzazione gestionale delle allocazioni, unitamente a quella delle liste di attesa per i programmi nazionali, ha dato ottimi risultati, provati dai dati, in termini di:
   fluidità e velocizzazione del percorso di allocazione, attraverso la standardizzazione dei processi;
   qualità e sicurezza dei processi, fornendo un'interpretazione univoca delle regole che attualmente disciplinano tali programmi, con un conseguente aumento dell'efficacia della loro applicazione;
   controllo in tempo reale delle donazioni, dei flussi allocativi e dell'esito dei processi;
   razionalizzazione dei trasporti di « équipe» e di organi, con una conseguente diminuzione dei costi per le regioni;
   aumento del numero dei trapianti attraverso l'ampliamento della platea di offerta.

  In un'ottica di razionalizzazione del sistema che tenga conto degli standard di qualità e di sicurezza, si può prendere atto dell'utilità che detto riordino ha determinato.
  Come ricordato poc'anzi, tra le ragioni che non hanno consentito al Centro nazionale trapianti di avviare, sin dalla sua costituzione, l'operatività diretta di dette funzioni, si annoverano la mancanza di personale qualificato da dedicare alle attività di coordinamento, nonché di strutture adeguate allo svolgimento di dette attività.
  Il coordinamento è stato avviato grazie all'ausilio e alla collaborazione del policlinico Umberto I di Roma, il quale per anni è stato sede del coordinamento interregionale OCST (Organizzazione centro sud trapianti) e sede dell’«Italian gate for europe», il coordinamento delle allocazioni di organi e tessuti da e per l'Europa.
  La struttura e gli spazi sono stati messi a disposizione dall'Istituto superiore di sanità (ISS). Lo stesso Istituto, infatti, avvisato della necessità di ulteriori spazi per lo svolgimento delle funzioni del centro nazionale operativo, nel 2012 ha avviato una ricognizione degli spazi a disposizione in grado di garantire lo svolgimento di dette attività, individuando, tra questi, un edificio staccato dagli altri complessi dell'ISS che ne consentisse una gestione autonoma e separata.
  Infatti, le funzioni svolte dal Centro nazionale trapianti hanno natura di carattere assistenziale e come tali necessitano di una operatività h. 24 e in tutti i giorni dell'anno, quando invece l'ISS svolge funzioni di ricerca e studio che non richiedono le medesime caratteristiche.
  Nel 2013 la direzione generale dell'ISS convocava la conferenza dei servizi per la ristrutturazione dell'edificio, facendo proprie, di fatto, le esigenze del Centro nazionale trapianti e avviava le procedure per la ristrutturazione dello stesso.
  La scelta di dedicare a dette funzioni un edificio autonomo, infatti, garantisce, per una operatività h. 24, spazi adeguati e la possibilità di operare all'interno di un edificio, contenuto nelle dimensioni, senza la necessità che edifici più grandi rimangano aperti in orari e giorni dell'anno in cui l'ISS non svolge attività.
  Inoltre, l'autonomia dell'edificio consente cablaggi e dotazioni di rete idonee a garantire in sicurezza l'operatività costante del sistema informativo trapianti, strumento indispensabile al funzionamento della rete trapiantologica.
  L'edificio è stato progettato e ristrutturato tenendo conto delle normative vigenti in tema di luoghi di lavoro e di risparmio energetico, al fine di un contenimento successivo delle spese di gestione e di manutenzione.
  Le gare di appalto per la ristrutturazione e per i servizi accessori, sono state condotte secondo le regole del codice degli appalti, determinando un contenimento dei costi rispetto ai relativi capitolati tecnici di appalto.
  La ristrutturazione dell'edificio è stata realizzata con i fondi destinati al Centro nazionale trapianti e, in particolare, con residui accumulati negli esercizi finanziari 2010 e 2011.
  Per quanto riguarda il costo dell'opera, si precisa che esso ammonta complessivamente a circa 826.000,00 euro, comprensivo delle spese sostenute per la progettazione dell'intervento edilizio (riguardante la demolizione della struttura preesistente e la ricostruzione del nuovo edificio da adibire a sede del Centro nazionale trapianti operativo), delle spese derivanti dal contratto di appalto (avente ad oggetto l'esecuzione dei lavori, le prestazioni di mano d'opera, le forniture di materiali e le opere murarie ed impiantistiche occorrenti per la realizzazione delle opere), delle spese relative alla connessione della nuova struttura alla rete dati/fonia dell'Istituto superiore di sanità (cablaggio strutturato, armadi di rete, componenti degli armadi di rete, ampliamento della centrale telefonica), dei costi relativi agli infissi, ai corpi illuminanti, agli arredi e ai mobili di ufficio.
  Peraltro, alcuni interventi effettuati nell'ambito dei lavori di costruzione del nuovo edificio (aggiornamento/ampliamento delle centrali telefoniche, interventi per il collegamento alla rete dati/fonia dell'ISS, implementazione delle componenti attive degli armadi di rete), hanno determinato un miglioramento e potenziamento delle infrastrutture tecnologiche dell'ISS, a beneficio dell'intero Istituto.
  La nuova struttura, di circa 200 metri quadri, consta di un ampio spazio centrale dedicato all'attività del coordinamento operativo: si tratta di un ambiente «open space» con 10 postazioni di lavoro, munite ciascuna di computer e apparecchiature telefoniche. Tale ambiente, delimitato su tre lati da una libreria/archivio a giorno, è circondato su due lati da un piano rialzato, sul quale sono ubicati:
   gli ambienti complementari a garantire la piena funzionalità del centro operativo, ovvero tre uffici singoli, dotati ciascuno di computer e telefono, e una sala riunioni;
   la zona servizi, comprendente un bagno e un bagno per disabili, con antibagno comune, una zona ripostiglio, il locale armadio di rete e il locale tecnico.

  Su un lato dell'edificio è presente una parete vetrata costituente la serra solare, soluzione adottata in quanto in grado di contribuire in maniera gratuita e sostanziale al riscaldamento invernale, oltre a garantire un'abbondante illuminazione naturale.
  Si precisa, inoltre, che l'avvio del processo di razionalizzazione della rete nazionale trapianti e la volontà delle regioni di avviare quanto prima il nuovo modello operativo, non hanno consentito al Centro nazionale trapianti di attendere l'ultimazione delle procedure di ristrutturazione dell'edificio, per cui su sollecitazione del centro stesso, l'ISS ha messo a disposizione alcune stanze già assegnate alle funzioni di un altro dipartimento in via temporanea e provvisoria.
  In riferimento alle risorse per l'organico, si ricorda che la legge di stabilità per il 2016 (articolo 1, comma 582, legge 28 dicembre 2015, n. 208), ha stabilito che i fondi precedentemente stanziati per le funzioni svolte dai coordinamenti interregionali, nonché quelli stanziati alle regioni per le attività concernenti la sicurezza per i trapianti vengano destinate al Centro nazionale trapianti per il coordinamento delle attività della rete trapiantologica.
La Ministra della saluteBeatrice Lorenzin.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trapianto di organi