ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13755

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 651 del 11/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 11/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/07/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/07/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/08/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13755
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Lunedì 11 luglio 2016, seduta n. 651

   RAMPELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   sul territorio dell'ex idroscalo di Ostia insistono immobili adibiti a civili abitazioni nei quali risiedono circa trecento famiglie riunitesi nel «Consorzio nuovo idroscalo»;
   la zona, che prende il nome dall'impianto per l'ammaraggio e il decollo di idrovolanti ed aerei anfibi costruito negli anni Venti, è stata, infatti, oggetto di insediamenti autonomi di decine di famiglie romane a partire dagli anni Sessanta, che hanno adibito a case vecchie costruzioni o ne hanno edificato delle nuove sui terreni demaniali;
   gli appartenenti al Consorzio nuovo idroscalo hanno provveduto, negli anni e a proprie spese, alle primarie opere di urbanizzazione, quali la costruzione e la regolare manutenzione di una scogliera interna volta a contrastare l'erosione del mare nell'area, la costruzione delle strade, la installazione e manutenzione di un sistema di illuminazione stradale, la costruzione e manutenzione di un sistema di fognature, la realizzazione di un sistema di tubature per la fornitura dell'acqua potabile in tutte le strade, la formazione di una regolare toponomastica;
   di conseguenza, i residenti della zona pagano tutte le tasse di normale urbanizzazione, oltre a versare un canone di occupazione al demanio in forza del fatto che l'area costituisce patrimonio disponibile proprio del demanio dello Stato;
   i consorziati hanno manifestato a più riprese la propria disponibilità ad acquistare l'intera area sulla quale insistono le abitazioni, ovvero, in subordine, ad addivenire ad una regolarizzazione della loro posizione;
   nelle zone periferiche della città di Roma sono stati numerosi gli interventi di sanatoria che hanno regolarizzato intere aree sorte — in un primo momento abusivamente, e per l'idroscalo già alcune decine di anni fa era stato previsto un piano di zona per la realizzazione di alloggi popolari nei quali trasferire gli attuali residenti e la urbanizzazione del territorio;
   nel febbraio 2010 con un intervento di vigili urbani e polizia sono state abbattute trentacinque abitazioni e gli abitanti trasferiti, in esecuzione di un piano, mai portato a termine, che prevedeva la demolizione di tutti gli edifici dell'area per asserite ragioni di rischio esondazione;
   tale intervento ha fatto nascere in molti il sospetto di una possibile operazione di speculazione edilizia, attraverso la quale i terreni «ripuliti» dell'idroscalo sarebbero dovuti diventare un'area a servizio del retrostante porto di Ostia, in una parte della quale sembrava addirittura dovessero sorgere un centro sportivo, un villaggio naturalistico con tanto di accoglienza ricettiva, cantieri nautici e yacht club;
   in realtà, stando alle dichiarazioni di alcuni esperti, raccolte anche in uno studio commissionato proprio dai membri del Consorzio nuovo idroscalo alle università di Roma Tre, le aree a rischio esondazione del fiume Tevere sarebbero a nord e non alla foce, posto che, in ogni caso il fiume è soggetto a un sistema di chiuse e traverse lungo il suo corso che minimizza il rischio esondazione;
   il 10 giugno 2016 il sindaco di Fiumicino nel corso di una trasmissione televisiva ha reso noto l'imminente avvio dei lavori per la realizzazione di un sistema idraulico a protezione degli abitanti di Fiumicino da una eventuale esondazione del Tevere, in esito alla quale la zona della foce del Tevere dal lato di Fiumicino sarà declassificata da R4 a R2 per quanto attiene al rischio idrogeologico;
   la realizzazione di questa sorta di «MOSE» in miniatura, tuttavia, sta creando grande preoccupazione tra gli abitanti dell'idroscalo di Ostia, in quanto il suo meccanismo di funzionamento fa sì che in caso di piena la stessa verrebbe interamente riversata sull'altra sponda, allagando di fatto tutto l'idroscalo –:
   se siano informati dei fatti di in premessa, e quali iniziative si intendano assumere in merito, anche per il tramite delle competenti autorità di bacino del fiume Tevere a tutela di tutti cittadini coinvolti e della messa in sicurezza dell'area in questione. (4-13755)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aeroporto

rete stradale

corso d'acqua