ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13746

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 651 del 11/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: PINI GIANLUCA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 11/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 11/07/2016
Stato iter:
31/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/03/2017
ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 31/03/2017

CONCLUSO IL 31/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13746
presentato da
PINI Gianluca
testo di
Lunedì 11 luglio 2016, seduta n. 651

   GIANLUCA PINI. — Al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   con due atti successivi passati al vaglio delle competenti Commissioni parlamentari, il Governo ha deliberato di acquistare 249 e poi altri 381 blindati Freccia, per un totale di 630 mezzi, al costo, rispettivamente di circa 1,6 e 2,6 miliardi di euro complessivi;
   ogni blindato Freccia appartenente al primo lotto acquistato risulta all'interrogante essere costato 6,43 milioni di euro, mentre il costo unitario di quelli che saranno acquisiti con il secondo sarà pari a 6,8 milioni;
   a titolo di raffronto, esistono piattaforme molto più performanti, appartenenti alla categoria dei cosiddetti Main Battle Tank, di cui l'Esercito italiano risulta gravemente carente, potendo contare soltanto su una trentina di Ariete efficienti, il cui costo unitario è sensibilmente inferiore;
   il MBT britannico Challenger II costa, ad esempio, circa 5 milioni di euro al pezzo;
   il protettissimo MBT israeliano Merkava IV, quanto di meglio in fatto di protezione ed attitudine al combattimento urbano, è venduto a 4,5 milioni di dollari al pezzo;
   persino il carro americano Abrams M1A2 è acquistabile ad una cifra inferiore, dai 6,2 milioni di dollari in giù, mentre il Leopard II che numerosi generali del nostro Paese considerano particolarmente adeguato alle esigenze dell'Esercito italiano è reperibile per 5,74 milioni di dollari al pezzo;
   rispetto alle prestazioni di uno dei MBT appena generalizzati, il Freccia non dispone di una torretta girevole, ha un motore meno potente, risulta dotato di protezioni inferiori ed è anche decisamente lento;
   lo stesso Esercito italiano se ne è valso in quantità assai modeste, e solo in Afghanistan, probabilmente ritenendo di non averne bisogno sui teatri operativi in cui le sue unità sono state rischierate in questi anni;
   mentre va avanti l'acquisizione del Freccia, Francia e Germania stanno valutando l'opportunità di dar vita, ad un consorzio per produrre un MBT europeo di nuova generazione, da contrapporre ai T14 dell'Armata appena mostrati al pubblico dalla Federazione russa;
   anche la Gran Bretagna potrebbe essere sul punto di considerare opzioni di collaborazione internazionale per sostituire la linea dei suoi MBT –:
   per quali ragioni tecnico-operative il Ministro della difesa insista nell'acquisizione di veicoli blindati dalle potenzialità assai limitate per rafforzare la propria linea corazzata, assai deficitaria in rapporto alle presumibili esigenze future, invece di acquistare sul mercato mezzi più performanti e competitivi come i principali mezzi corazzati da combattimento occidentali disponibili sul mercato;
   per quali ragioni il Ministro della difesa non valuti l'opportunità di agganciare il nostro Paese all'eventuale produzione in consorzio di un nuovo MBT europeo, con Francia e Germania o, in alternativa, con la Gran Bretagna.
(4-13746)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 31 marzo 2017
nell'allegato B della seduta n. 771
4-13746
presentata da
PINI Gianluca

  Risposta. — Le ragioni tecnico-operative per l'acquisizione del Vbm «Freccia» risiedono nella necessità di ammodernare le cosiddette «forze medie» dell'esercito (quelle cioè ad elevata mobilità e con la maggior gamma di impieghi possibili) con un mezzo ad alta mobilità, idoneo ad essere impiegato per il trasporto di personale su molteplici terreni, garantendo un elevato livello di protezione grazie alla sua blindatura.
  Nel merito, il «Freccia» non può essere paragonato ai carri armati da combattimento menzionati dall'interrogante, in quanto questi ultimi sono destinati ad equipaggiare le cosiddette «forze pesanti», che hanno caratteristiche diverse e sono, di conseguenza, dedicate ad assolvere un'altra tipologia di compiti.
  Per quanto riguarda, invece, l'opportunità di partecipare ad un consorzio per lo sviluppo di un Main battle tank (Mbt) europeo con Francia, Germania o Gran Bretagna, va detto che l'Italia dispone già di un carro armato di fabbricazione nazionale denominato «Ariete», per il quale non è prevista alcuna sostituzione nel prossimo futuro.
Il Sottosegretario di Stato per la difesaGioacchino Alfano.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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