ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13698

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 648 del 06/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: BOSSA LUISA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 06/07/2016
Stato iter:
30/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/06/2017
CESARO ANTIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 30/06/2017

CONCLUSO IL 30/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13698
presentato da
BOSSA Luisa
testo di
Mercoledì 6 luglio 2016, seduta n. 648

   BOSSA. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto riportato in data 30 giugno 2016 dal quotidiano Corriere del Mezzogiorno, si sarebbero verificati alcuni crolli nella chiesa di Santa Brigida, a Napoli; in particolare, dal Soffitto sarebbero caduti alcuni stucchi, mentre gli affreschi si starebbero incrinando; la parte centrale della navata è stata transennata con barriere di ferro e nastro biancorosso per garantire la sicurezza dei fedeli e dei visitatori;
   la chiesa di Santa Brigida è un piccolo gioiello di arte e cultura; è del Seicento, ospita capolavori di Luca Giordano, Massimo Stanzione e Paolo De Matteis;
   un destino simile tocca, in questi giorni, anche alla basilica di Santa Maria degli Angeli, nella zona di Pizzofalcone, che è stata chiusa al pubblico dopo alcuni crolli all'altezza della seconda cupola della navata laterale destra, con evidenti lesioni agli altari della navata laterale sinistra e alcune crepe sull'affresco principale che sovrasta l'ingresso della chiesa;
   la chiusura della Basilica è stata decisa per evitare possibili danni alle persone; sull'origine dei crolli sarebbero in corso accertamenti e alcune ipotesi conducono ai lavori della vicina Metropolitana;
   sarebbero 360 gli edifici storici di Napoli in questo momento sotto osservazione speciale per rischio di crolli o cedimenti; 160 di essi sono ritenuti grandi monumenti o sono chiese storiche; si tratta di pezzi importanti del patrimonio culturale della città;
   sono quasi 200 le chiese monumentali di Napoli in rovina e chiuse al pubblico per interventi da realizzare e mai partiti;
   tra queste, la chiesa di San Carlo alle Mortelle, sventrata da una voragine, la chiesa di San Pietro Martire al Corso Umberto, chiusa per pericolo crolli da qualche anno e altri importanti edifici di culto come Santa Maria di Betlemme, San Biasiello alla Vicaria, Sant'Onofrio a Capuana, Sant'Agostino alla Zecca, conosciuta anche come Sant'Agostino Maggiore, quest'ultima chiusa addirittura dal terremoto del 1980 e mai più recuperata;
   si tratta di decine di edifici di culto che conservano dipinti, affreschi, pezzi di storia della città che non solo sono negati ai tanti turisti che affollano Napoli, e che li cercano, ma rischiano letteralmente di crollare nell'incuria e nell'abbandono;
   esiste sugli edifici di culto e sui pazzi monumentali storici una complessità riguardo alle competenze: c’è un incrocio tra comune, curia, soprintendenza, a volte anche proprietà private, e non sempre si riesce a capire con precisione chi deve fare cosa, con il risultato di non riuscire neppure a individuare le responsabilità dell'abbandono;
   si tratta, in ogni caso, di un tesoro della collettività; pezzi straordinari di un centro storico considerato patrimonio dell'umanità nel 1995 dall'Unesco e che non vede un progetto organico di recupero e valorizzazione;
   si avverte le necessità di un grande progetto per il centro storico di Napoli e per il suo patrimonio di chiese e palazzi monumentali, che metta insieme più attori istituzionali e costruisca un percorso certo, pianificato, di recupero e valorizzazione –:
   se sia a conoscenza di quanto sopra esposto e se non ritenga, nell'ambito e nei limiti delle sue competenze, di attivarsi per una iniziativa al fine di garantire interventi, concertati con i livelli istituzionali locali, sul centro storico di Napoli e sulle chiese chiuse e abbandonate, che vanno considerate una grande questione nazionale, in considerazione dell'indiscusso valore artistico e culturale.
(4-13698)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 30 giugno 2017
nell'allegato B della seduta n. 824
4-13698
presentata da
BOSSA Luisa

  Risposta. — Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo in esame, nel quale l'interrogante, con riferimento al patrimonio di chiese e palazzi monumentali, presente nella città di Napoli, chiede se non si ritenga opportuno attivare iniziative e interventi sul centro storico del capoluogo partenopeo, in considerazione dell'indiscusso valore artistico e culturale.
  In primo luogo per quanto riguarda la chiesa di Santa Brigida si rappresenta che la proprietà è del Ministero dell'interno – Fondo edifici culto (Fec) con il quale la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per il comune di Napoli sta attualmente e formalmente interloquendo per conseguire mezzi finanziari adeguati, da impegnare in somma urgenza, almeno per la messa in sicurezza di strutture e apparati decorativi. La Soprintendenza ha peraltro di recente formalizzato una richiesta, elaborando uno schema progettuale, finalizzata all'ottenimento delle prime risorse occorrenti.
  La basilica di Santa Maria degli Angeli, nella zona di Pizzofalcone, risulta allo stato essere di proprietà del demanio dello Stato e, più specificatamente, nella gestione dell'Agenzia del demanio – Campania. Nel recente passato, si conferma, si è reso necessario procedere ad inibire l'accesso in ragione del prevenire, a causa di avvenuti ed ipotizzabili distacchi di intonaci e/o stucchi, problematiche connesse all'incolumità dei fedeli e dei visitatori.
  Tra le altre chiese citate, quella di San Agostino alla Zecca, superate solo di recente alcune difficoltà di carattere amministrativo, sarà interessata a breve dalla conclusione dei lavori a suo tempo finanziati e in corso di esecuzione; lavori, va precisato, non trascurabili sia come impegno economico che di scelte di restauro.
  Per la chiesa di San Pietro Martire al Corso Umberto, di proprietà della Diocesi di Napoli sono previste opere comprendenti il restauro architettonico e dei beni artistici, al fine di restituire alla città l'importante manufatto, risalente al XIII secolo, e implementare la sua fruizione anche al fine dello svolgimento e sviluppo delle attività sociali ed assistenziali della comunità di Sant'Egidio, ente beneficiario.
  Le opere, di cui il comune di Napoli è ente committente, sono state aggiudicate nel 2015 su gara con procedura aperta dalla stazione unica appaltante, il Provveditorato interregionale della Campania-Puglia-Molise e Basilicata alle opere pubbliche. Da notizie acquisite presso il responsabile unico del procedimento del comune di Napoli, il contratto risulta essere in fase di stipula.
  La chiesa di San Pietro Martire al Corso infine è stata nel recente passato oggetto di un parziale intervento per la messa in sicurezza del prospetto; intervento posto in essere dalla Soprintendenza sopra citata.
  In relazione alle considerazioni più generali fatte dall'interrogante si deve precisare che molti palazzi storici sono di proprietà privata, e le chiese sono di proprietà, per lo più, del Fec, dell'Arcidiocesi di Napoli, di varie arciconfraternite e/o dell'Agenzia del demanio, allo stato è molto problematico assicurare un intervento diretto da parte del Mibact.
  Questa Amministrazione comunque proseguirà le iniziative intraprese, in piena collaborazione con le Amministrazioni coinvolte e gli enti privati ed ecclesiastici interessati, per la piena tutela e valorizzazione delle chiese del centro storico di Napoli, nella consapevolezza che si tratti di un patrimonio di indiscusso valore artistico e culturale.
Il Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoAntimo Cesaro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

chiesa

patrimonio architettonico

istituzione religiosa