Legislatura: 17Seduta di annuncio: 632 del 26/05/2016
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 26/05/2016
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 26/05/2016
RITIRATO IL 14/06/2016
CONCLUSO IL 14/06/2016
FEDRIGA. —
Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'economia e delle finanze
. — Per sapere – premesso che:
esiste nel nostro Paese una situazione assai poco conosciuta, quella dei cosiddetti « Accidental Americans», ovvero cittadini italiani che hanno acquisito anche la cittadinanza degli Stati Uniti perché nati quando i loro genitori si trovavano in transito o comunque temporaneamente nel territorio statunitense;
agli « Accidental Americans» si applicano automaticamente e pienamente la legge tributaria statunitense e soprattutto la normativa del Foreign Account Tax Compliance Act, o Fatca, varato nel 2010 per colpire i cittadini americani che utilizzassero conti bancari aperti all'estero;
in base alla legislazione attualmente in vigore negli Stati Uniti, gli « Accidental Americans» debbono pagare le tasse all'erario statunitense come ogni altro cittadino americano residente all'estero;
per effetto della normativa del Fatca, agli « Accidental Americans» risulta preclusa anche la possibilità di aprire nuovi conti correnti, di chiedere mutui e di effettuare investimenti in ambito finanziario;
sempre a causa del Fatca, sugli « Accidental Americans» grava altresì la minaccia di chiusura dei conti correnti già aperti a loro nome;
risultano avere problemi anche i conti intestati ad associazioni e società il cui legale rappresentante sia un « Accidental American»;
tale rischio può essere scongiurato soltanto richiedendo il codice fiscale americano;
la richiesta, che determina l'emersione della propria posizione nei confronti dell'Irs, l'Agenzia statunitense delle entrate, costringe gli interessati ad inviare oltreoceano la propria dichiarazione dei redditi degli ultimi anni;
le pratiche richiedono l'ingaggio di costosi quanto rari consulenti esperti in questa materia, anche perché la sede dell'Irs statunitense competente per l'Italia si trova a Parigi;
la soggezione al fisco americano non libera gli « Accidental Americans» dalle proprie obbligazioni nei confronti del fisco italiano, con l'effetto di sottoporre i malcapitati ad un gravoso regime di doppia imposizione –:
quali iniziative il Governo ritenga opportuno e possibile assumere per risolvere la situazione gravosa in cui si trovano i cittadini italiani che siano « Accidental Americans», perciò costretti a pagare le tasse sia all'erario statunitense che a quello italiano. (4-13325)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):cittadino della Comunita'
tesoro
applicazione della legge