ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13324

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 632 del 26/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/05/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 26/05/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 15/06/2016

SOLLECITO IL 29/07/2016

SOLLECITO IL 28/10/2016

SOLLECITO IL 09/01/2017

SOLLECITO IL 30/03/2017

SOLLECITO IL 30/05/2017

SOLLECITO IL 28/07/2017

SOLLECITO IL 30/10/2017

SOLLECITO IL 18/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13324
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Giovedì 26 maggio 2016, seduta n. 632

   LUIGI DI MAIO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   il 14 luglio 2015 la Commissione europea (decisione di esecuzione C(2105) 4998 final) ha adottato il PON città metropolitane 2014-2020 con una dotazione finanziaria pari a oltre 892 milioni di euro, di cui 588 milioni di risorse comunitarie: 446 a valere sul fondo di sviluppo regionale (FESR) e 142 sul fondo sociale europeo (FSE), cui si aggiungono 304 milioni di cofinanziamento nazionale;
   il PON Metro, a titolarità dell'Agenzia per la coesione territoriale, supporta le priorità dell'Agenda urbana nazionale — con ulteriore interazione con le agende urbane di cui ai programmi operativi regionali — e si pone in linea con gli obiettivi e le strategie proposte per l'agenda urbana europea, che individua nelle aree urbane i territori chiave per cogliere le sfide di crescita intelligente, inclusiva e sostenibile poste dalla Strategia Europa 2020 così come declinate nei 5 assi di cui il PON Metro si compone (agenda digitale, sostenibilità urbana, servizi per l'inclusione sociale, infrastrutture per l'inclusione sociale, assistenza tecnica);
   il dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, Agenzia per la coesione territoriale, dovrà provvedere a ripartire la dotazione finanziaria per tutte le 14 città metropolitane che si presume dovrebbe ammontare a circa 90 milioni di euro per ciascuna città metropolitana del sud Italia;
   il comune di Palermo, sulla base dell'analisi del proprio fabbisogno, ha individuato interventi per circa 130 milioni di euro coinvolgendo, tra l'altro, esclusivamente due aree (su base comunale) interessate agli investimenti oggetto del PON Metro Palermo ed, in particolare, quella territoriale integrata 3 (Maredolce, Brancaccio, Bandita) e quella territoriale integrata 6 (Gasometro, Macello e Romagnolo);
   come meglio specificato dalla Commissione europea in fase di adozione del PON città metropolitane, anche a seguito di numerose osservazioni formulate sia a livello centrale che dalle regioni interessate, tale programma non può essere considerato ad esclusivo appannaggio dei capoluoghi delle singole città metropolitane, ma va esteso anche ai comuni limitrofi denominati dal programma stesso «comuni di cintura», in considerazione degli obiettivi che lo stesso programma si prefigge;
   da una lettura puntuale del documento PON città metropolitane approvato dall'Unione europea (Ver1.3 e pubblicato nel sito dell'Agenzia per la coesione territoriale), emerge che le azioni previste dallo stesso programma sono riferite al contesto delle città metropolitane in cui è presente, ovviamente, il comune capoluogo; tuttavia, in Sicilia, a seguito di ritardi normativi, ad oggi le tre città metropolitane non sono state ancora definite, seppur la previsione normativa, ad oggi, le fa corrispondere alle attuali province di Palermo, Messina e Catania;
   le azioni dovrebbero interessare anche i territori dei comuni cosiddetti di cintura; in particolare, si riportano di seguito alcuni passi del PON Metro approvato dove tali questioni sono espressamente riportate: 1) «di conseguenza l'area interessata dal PON si riferisce al massimo al territorio delle Città metropolitane, con interventi più mirati su porzioni di questi territori e, in particolare, sul territorio del Comune capoluogo. Più in dettaglio, l'area territoriale di riferimento per il Programma è la Città metropolitana limitatamente alle azioni immateriali legate all'Agenda digitale e ad azioni di inclusione sociale del Fondo Sociale Europeo (FSE). Gli interventi non legati all'Agenda digitale o al FSE sono invece concentrati esclusivamente nel territorio del Comune capoluogo» (pagina 2); 2) «in considerazione di quanto precede, pertanto, al fine di sfruttare le condizioni favorevoli e le possibili sinergie sistemiche, l'ambito di intervento per il PON METRO si focalizza sull'obiettivo di sostenere il potenziamento dell'offerta di servizi digitali pienamente interoperabili da parte delle Amministrazioni comunali nelle Città metropolitane» (pagina 4); 3) «la promozione di soluzioni di governo intelligente del sistema della mobilità (cosiddetta « Intelligent Transport Systems» o ITS), in tutti i Comuni capoluogo delle Città metropolitane e con significative proiezioni d'area vasta, oltre ad un effetto di integrazione sistemica per le priorità ai punti successivi» (pagina 7); 4) «in sintesi, la strategia dell'Azione prevede in una prima fase la realizzazione e messa a punto di piattaforme informative di livello nazionale, una per ogni area tematica, che saranno adottate da ciascun Comune capoluogo delle Città metropolitane e, successivamente, da altri Comuni di cintura con l'adozione delle procedure e protocolli di scambio dati previste. (...) Come base territoriale di riferimento è stata considerata la Città metropolitana, i cui confini istituzionali coincidono al momento con i confini provinciali» (pagina 34, Paragrafo Azione 1.1.1: Adozione di tecnologie per migliorare i servizi urbani della smart city); 5) «questo riguarda in particolare i Comuni capoluogo, centri nevralgici delle Città metropolitane, che per le ragioni descritte nella Sezione 1 costituiscono l'area target principale nella quale il Programma concentra gli interventi dell'Asse, con benefici che si estendono agli utilizzatori delle città provenienti anche dai Comuni di cintura» (pagina 43, paragrafo 2.A.2 Motivazione della definizione di un asse prioritario che riguarda più di una categoria di regioni, di un obiettivo tematico o di un Fondo); 6) «il Programma sostiene iniziative volte all'implementazione di Intelligent Transport Systems di scala urbana e metropolitana quali ad esempio la realizzazione di reti capillari di sensori per la raccolta real time dei dati di traffico, il coordinamento remoto degli schemi semaforici, l'attivazione di interfacce con l'utenza su piattaforme fisse e mobile, sistemi la gestione della sota, nonché l'attivazione di zone a traffico limitato e dei correlati sistemi di controllo degli accessi e di gestione delle infrazioni» (pagina 61); 7) «Le opere riguardano la realizzazione di una rete di percorsi ciclabili e pedonali caratterizzata dalla compresenza della scala micro-locale di quartiere e una di medio o lungo raggio, di valenza urbana e metropolitana» (pagina 63, Paragrafo Azione 2.2.3: Mobilità lenta); 8) «tutte le Amministrazioni comunali delle Città metropolitane interessate dal Programma, indistintamente rispetto alle categorie di regione, hanno segnalato la crescente urgenza e l'importanza di un intervento aggiuntivo sui temi della vulnerabilità e del disagio abitativo all'interno del più complessivo tema dell'inclusione di gruppi e individui svantaggiati (...)» (pagina 113); 8) «L'area interessata dal PON METRO si riferisce al massimo al territorio delle Città metropolitane, con interventi più mirati su porzioni di questi territori e, in particolare, sul territorio del Comune capoluogo. Più in dettaglio, l'area territoriale di riferimento per il Programma è la Città metropolitana limitatamente alle azioni immateriali legate all'Agenda digitale e ad azioni di Inclusione sociale del Fondo Sociale Europeo (FSE). Gli interventi non legati all'Agenda digitale o al FSE sono invece concentrati esclusivamente nel territorio del Comune capoluogo» (pagina 151); 9) «Nel caso di progetti da realizzare nel territorio di altre Amministrazioni comunali facenti parte dell'area della Città metropolitana, l'Autorità urbana provvederà a promuovere la sottoscrizione di accordi formalizzati, come definiti secondo l'ordinamento nazionale e secondo modalità concordate con l'AdG, al fine di assicurare il rispetto dei requisiti di territorialità individuati dal comma 5 dell'articolo 7 del Regolamento (UE) 1301/2013» (pagina 169); 10) «infine, un'ultima fase di consultazione del partenariato socioeconomico e ambientale, declinata al livello locale in ciascuna Città metropolitana e già avviata dalle Autorità urbane in pectore, si colloca a cavallo tra la preparazione del Programma e la sua attuazione (ovvero la definizione di strategie integrate e la vera e propria selezione delle operazioni). Tale percorso, porterà a definire puntualmente e incorporare nella progettazione tutti gli elementi utili a massimizzare l'impatto delle operazioni sostenute dal programma e le ricadute sui cittadini» (pagina 230);
   a sostegno di tali indirizzi contenuti nel documento approvato del PON Metro, durante il primo comitato di sorveglianza del 3 dicembre 2015, i diversi componenti che lo costituiscono hanno sottolineato tale aspetto relativo al necessario coinvolgimento dei comuni cintura auspicando una progettualità afferente ad azioni su scala territoriale in grado di rispondere alle esigenze appunto di tali comuni; in particolare, la presidente di tale organo ha avuto modo di affermare che «una parte degli interventi dovranno ricadere anche su una parte dei Comuni della cintura Metropolitana». Allo stesso modo, diversi altri componenti hanno affermato che il programma è articolato e deve essere fortemente partecipato con pieno coinvolgimento del partenariato economico-sociale anche a livello locale. Tuttavia, non risulta che altre realtà, come il comune di Bagheria, siano mai state coinvolte in azioni di animazione e partnership locale;
   anche esponenti dell'autorità di gestione sottolineano che «oltre alla previsione del coinvolgimento delle città capoluogo, occorre operare un confronto con i Comuni che saranno poi anche destinatari, in parte, degli interventi. Quindi assicurare il confronto, il dialogo e il coinvolgimento attivo anche dei Comuni della cintura metropolitana»;
   in relazione ai programmi operativi regionali va precisato che l'Agenda urbana prevista dal FESR Sicilia 2014-2020 nella parte relativa alla territorializzazione delle risorse ha individuato nei due territori di Palermo e Bagheria una delle aree su cui operare attraverso investimenti secondo l'approccio ITI — investimenti territoriali integrati; pertanto anche in seno al programma operativo regionale i due territori devono inevitabilmente condividere strategie e progettualità;
   peraltro, il comune di Bagheria si è dotato di un ufficio programmazione e progettazione interventi strategici e dispone, quindi, di un parco progetti; inoltre, sta lavorando alla definizione e/o al completamento di alcuni strumenti pianificatori generali e settoriali, in particolare alla stesura del piano strategico di livello definitivo, all'attuazione del piano per la mobilità urbana (P.U.M), e, pur tuttavia non risulta essere stato ad oggi coinvolto in alcun tavolo sulle questioni riguardanti la definizione e l'attuazione del programma PON Metro in questione –:
   se l'Agenzia di coesione territoriale non ritenga necessario ed opportuno, nell'interesse dell'intera città metropolitana, coinvolgere, all'interno del PON Metro, anche il comune di Bagheria che per contiguità territoriale con la città di Palermo, consistenza della popolazione ed esigenze territoriali rappresenta il secondo comune della provincia e soggetto costituendo dell'agenda urbana prevista dal programma operativo FESR;
   se l'Agenzia di coesione territori e non ritenga di dover tempestivamente indire un tavolo di concertazione tecnico-politica per la città metropolitana di Palermo per l'individuazione degli interventi necessari all'implementazione di un sistema delle convenienze per l'intero territorio metropolitano attraverso una trasparente ed equa ripartizione delle risorse finanziarie che tenga conto di alcuni parametri oggettivi, quali la popolazione, la dimensione territoriale, la posizione geografica, coinvolgendo, quindi, oltre alla città di Palermo nella qualità di comune capofila, nonché «autorità urbana», anche il comune di Bagheria. (4-13324)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

integrazione sociale

sviluppo regionale

FESR