ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12989

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 614 del 27/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: FRACCARO RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 27/04/2016
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 27/04/2016
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 13/05/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27/04/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27/04/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE delegato in data 06/05/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 06/05/2016

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 13/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12989
presentato da
FRACCARO Riccardo
testo presentato
Mercoledì 27 aprile 2016
modificato
Venerdì 13 maggio 2016, seduta n. 624

   FRACCARO, BATTELLI, NESCI, CARINELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   con l'Intesa sottoscritta in data 19 settembre 2014 riguardante la gestione delle risorse finanziarie di cui all'articolo 2, comma 117 e 117-bis, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 e successive modificazioni e integrazioni (cosiddetto fondo comuni confinanti) è stato istituito il Comitato paritetico per la gestione dell'intesa;
   il Comitato paritetico per la gestione dell'intesa per il finanziamento delle opere a favore dei territori di confine con le province autonome di Trento e di Bolzano, con deliberazione n. 14 del 1o dicembre 2015, ha espresso parere favorevole in merito alla proposta di progetto strategico relativo «Accordo di Programma per la valorizzazione del comparto territoriale dell'Alta Valle Sabbia e della Val Vestino», che sarà oggetto di apposito strumento di programmazione negoziata da parte della regione Lombardia e della provincia autonoma di Trento. La scheda di rilevazione del progetto strategico, pur prevedendo tra gli ambiti strategici mobilità turistica, tutela del territorio e delle comunità locali e valorizzazione delle risorse naturale, culturali e del turismo sostenibile, sembrerebbe destinare risorse quasi esclusivamente ad opere pubbliche di viabilità e nulla ad interventi per la mobilità sostenibile: a) realizzazione della galleria di Valvestino; b) ponte Caffaro; c) miglioramento dell'accessibilità al comune di Idro, d) sistemazione e messa in sicurezza della strada Bagolino Maniva; e) miglioramento dell'accessibilità al comune di Bagolino; f) opere di messa in sicurezza della strada per il passo crocedomini in comune di Bagolino; g) riqualificazione Rocca d'Anfo;
   nella predetta deliberazione il Comitato paritetico ha preso atto che, nelle more della presentazione da parte della provincia di Brescia della «proposta di programma dei progetti strategici», nella quale sarà ricompreso il progetto «Accordo di programma per la valorizzazione del comparto territoriale dell'Alta Valle Sabbia e della Val Vestino», sono destinate risorse per un ammontare complessivo di euro 45.720.000,00 relativo alle annualità 2013-2018 del «fondo progetti strategici» quantificato a favore della stesso territorio della provincia di Brescia; ha dato inoltre mandato alla regione Lombardia, in quanto capofila, di provvedere agli atti necessari all'attuazione dell'accordo; ha rinviato al soggetto proponente la definizione delle modalità attuative e operative dell'accordo mediante il ricorso agli strumenti individuati nell'allegato B alla roadmap denominato «organigramma di attuazione dei progetti strategici», disponendo che i medesimi soggetti proponenti dovranno anche verificare i presupposti giuridici delle procedure scelte con riferimento alle normative nazionali ed europee;
   la convenzione di Århus sull'accesso alle informazioni, sulla partecipazione del pubblico e sull'accesso alla giustizia in materia ambientale, la quale ha determinato la direttiva 2003/35/CE ed è stata attuata con il decreto legislativo n. 152 del 2006 (testo unico ambiente), ha sancito il diritto del pubblico ad essere informato fin dalla fase iniziale del processo decisionale in merito all'oggetto e alla natura delle decisioni da adottare che abbia impatti significativi sull'ambiente;
   lo studio del Parlamento europeo «Promuovere l'uso della bicicletta» pubblicato nel 2010 nell'ambito delle politiche strutturali e di coesione (direzione generale politiche interne) individua le quattro chiavi fondamentali per sostenere il ciclismo e quindi il cicloturismo: a) la presenza di infrastrutture ciclabili corredate di servizi e accessori esclusivamente per i ciclisti; b) l'intermodalità che combina l'uso della bici con quella dei mezzi di trasporto pubblici; c) la sicurezza nel senso di incolumità; la sicurezza nel senso di prevenzione al futuro. Lo studio contiene anche una raccomandazione per le autorità locali, la quale sottolinea l'importanza di un approccio integrato per portare all'adozione di un insieme equilibrato di misure per la costruzione delle infrastrutture ciclopedonali e per la promozione dell'uso della bicicletta anziché singole azioni potenzialmente meno efficaci;
   la risoluzione del Parlamento europeo del 27 settembre 2011 (P7–TA(2011)0407) «sull'Europa, prima destinazione turistica mondiale — un nuovo quadro politico per il turismo europeo» (2010/2206(INI)), al punto 4, sottolinea la necessità di una stretta cooperazione tra le autorità europee, internazionali, nazionali, regionali e locali e gli attori del settore per far fronte alle sfide trasversali del turismo attuando progetti e azioni concrete in materia di turismo e auspicando, anche nel quadro della strategia Europa 2020, una cooperazione più stretta tra le regioni e i comuni e una loro partecipazione sostenibile, diretta ed efficace alla definizione della nuova politica del turismo che rafforzi il turismo intra e interregionale e promuova la capacità di attrazione e la visibilità delle regioni e dei comuni europei; al punto 5, invita a valutare l'introduzione di due nuovi principi per il turismo: «l'interregionalità» e «la complementarità», al fine di promuovere la pianificazione congiunta e la cooperazione fra i servizi turistici nell'ambito di una singola area geografica, unendo regioni limitrofe ma appartenenti a un livello tematico specifico;
   la predetta risoluzione del Parlamento europeo, in materia di mobilità sostenibile, al punto 34), esorta la Commissione a incentivare l'utilizzo di mezzi di trasporto più sostenibili, ad esempio attraverso la combinazione di trasporti con mezzi pubblici, treni, spostamenti in bicicletta e a piedi; invita la Commissione a favorire e sostenere lo sviluppo di collegamenti con le aree rurali e montane, e, più in generale, le destinazioni meno accessibili; al punto 39), accoglie con favore la volontà della Commissione di diversificare l'offerta turistica per compensare gli effetti della stagionalità; sottolinea, in particolare, l'importanza della collaborazione già avviata con il Consiglio d'Europa per la promozione del turismo culturale, storico, religioso, ambientale e paesaggistico attraverso percorsi/itinerari tematici ritenendo che l'utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili, tra i quali la bicicletta, debba essere incentivato in relazione a diversi itinerari; infine, al punto 42), incoraggia ad agevolare la messa in rete e la cooperazione fra le regioni al fine di collegare gli attuali percorsi ciclabili regionali, nazionali ed europei e potenziare nell'UE un turismo ciclabile sostenibile, efficiente sotto il profilo energetico e rispettoso dell'ambiente;
   il protocollo di attuazione della Convenzione per la protezione delle Alpi del 1991 nell'ambito dei trasporti, ratificato con la legge del 9 novembre 2012, n.196, impegna l'Italia, in qualità di Parte contraente, ad attuare una politica sostenibile dei trasporti tesa a: ridurre gli effetti negativi e i rischi derivanti dal traffico intraalpino e transalpino ad un livello che sia tollerabile per l'uomo, la fauna e la flora e il loro habitat; contribuire allo sviluppo sostenibile dello spazio vitale e delle attività economiche, come premesse fondamentali per l'esistenza stessa delle popolazioni residenti nel territorio alpino per mezzo di una politica dei trasporti organica e concertata tra le Parti; garantire il traffico intraalpino e transalpino incrementando l'efficacia e l'efficienza dei sistemi di trasporto e favorendo i vettori meno inquinanti e con minore consumo di risorse ad un costo economicamente sopportabile; garantire condizioni di concorrenza equilibrate tra i singoli vettori. In particolare, all'articolo 13 (impianti turistici), paragrafo 2, le Parti contraenti sostengono la creazione e la conservazione di zone a bassa intensità di traffico o vietate al traffico, nonché l'istituzione di località turistiche vietate al traffico e tutte le misure atte a favorire l'accesso e il soggiorno dei turisti senza automobili;
   con la legge di stabilità 2016 (legge 28 dicembre 2015 n. 208) le risorse destinate alla progettazione e realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche, alla progettazione e realizzazione di ciclostazioni e ad interventi per la sicurezza della ciclabilità cittadina corrispondono a 91 milioni di euro. Tra gli interventi prioritari sono indicati la ciclovia del Sole Verona-Firenze; la ciclovia VenTo Venezia-Torino (VENTO); il grande raccordo anulare delle biciclette Grab Roma; la Ciclovia dell'Acquedotto Pugliese che va da Caposele a Santa Maria di Leuca;
   da notizie di stampa si apprende che in Europa è in corso un boom per le vacanze in bicicletta e che cicloturismo genera in Europa un indotto economico di 44 miliardi, con 2 milioni di viaggi e 20 milioni di pernottamenti, secondo le rilevazioni dell'Enit. In Italia ha un valore potenziale di 3,2 miliardi di euro, e sta crescendo ad un ritmo costante. Le previsioni della società di consulenza Jfc parlano di «2,3 milioni di cicloturisti che soggiorneranno in Italia quest'anno mossi da questa passione per 13 milioni di pernottamenti, in crescita del 5 per cento rispetto al 2014: 36 per cento italiani e 64 per cento stranieri, soprattutto di lingua tedesca». Una stima della Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) calcola che una persona che va in bici per una giornata ed effettua un pernottamento vale 80 euro di spesa (fonte IlSole24Ore «Il cicloturismo marcia a pieni giri» –:
   quali iniziative di competenza intenda adottare il Governo per monitorare l'ottemperanza del testo unico dell'ambiente e per favorire, nel quadro della programmazione negoziata tra province di Trento e di Bolzano, Regione Lombardia e regione Veneto, in ordine agli accordi di programma siglati in seno al Comitato paritetico per la gestione dell'intesa, ai sensi del protocollo addizionale alla Convenzione per la protezione delle Alpi e nello spirito della risoluzione del Parlamento europeo 27 settembre 2011, l'attuazione di progetti strategici nell'ambito della mobilità sostenibile e delle infrastrutture cicloturistiche, volti a connettere le reti ciclabili delle province e delle regioni in questione con il sistema nazionale di ciclovie turistiche e a facilitare la fruizione turistica dei comuni confinanti con le province autonome di Trento e di Bolzano e dei territori contermini. (4-12989)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risoluzione PE

turismo

politica comune dei trasporti