ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12948

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 611 del 21/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 21/04/2016
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 21/04/2016
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 21/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 21/04/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12948
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Giovedì 21 aprile 2016, seduta n. 611

   NESCI, PARENTELA, NUTI e D'UVA. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   nella notte tra il 19 e il 20 aprile 2016 sono state arrestate ventitré, persone fra capi e affiliati dei clan di ‘ndrangheta Mancuso, Accorinti, La Rosa Il Grande, finiti in manette nel corso di un'operazione congiunta delle squadre mobili di Vibo Valentia e Catanzaro e dello Sco (Servizio Centrale Operativo), insieme ai Carabinieri di Vibo Valentia e della Compagnia di Tropea e ai militari del Gico della Guardia di Finanza di Catanzaro;
   l'operazione, coordinata dai pubblici ministeri Camillo Falvo e Pierpaolo Bruni, insieme al procuratore di Catanzaro facente funzioni Giovanni Bombardieri, ha fatto emergere pesanti connivenze tra criminalità e politica locale, grazie alle quali le ’ndrine coinvolte avevano monopolizzato il settore turistico di Parghelia e Briatico (provincia di Vibo Valentia), acquisendo hotel e villaggi vacanze, compagnie di navigazione e imbarcazioni, ma anche la gestione delle attività del porto, dai concerti alle feste patronali;
   non a caso gli inquirenti hanno iscritto nel registro degli indagati anche il presidente della provincia di Vibo Valentia e sindaco di Briatico, Andrea Niglia, oltre all'ex vicesindaco di Parghelia, Francesco Crigna. La mattina del 20 aprile 2016 entrambi hanno ricevuto un avviso di garanzia per concorso esterno in associazione mafiosa, mentre le loro case e i loro uffici venivano sottoposti ad attenta perquisizione;
   per quanto riguarda nello specifico Niglia, l'accusa è di aver favorito e tutelato la cosca Accorinti, con «condotte riservate e fraudolente tese a salvaguardare l'attività del villaggio Green Garden costituente una delle principali fonti di guadagno della cosca»;
   agli interroganti preme, al riguardo sottolineare che Niglia, eletto presidente della provincia di Vibo il 28 settembre 2014, con l'appoggio dei renziani del Pd, esponenti di Ncd, Forza Italia e Fratelli d'Italia, il 20 marzo 2016 è stato dichiarato incandidabile dalla Corte di Cassazione;
   ma dall'inchiesta emergono pesanti minacce anche nei confronti di un giornalista, Pietro Comito, che ora lavora presso l'emittente televisiva LaC;
   secondo quanto riporta il Corriere della Calabria, quando scriveva per Calabria Ora, «a Pietro Comito il clan Accorinti non ha perdonato quei due articoli con cui ha denunciato gli affari e le cointeressenze del clan con settori della pubblica amministrazione. In particolare — si legge nel provvedimento di fermo — a far imbestialire il boss è stato l'articolo pubblicato il 6 aprile 2011, in cui il cronista raccontava, pur senza farne esplicitamente il nome, come l'allora assessore di Briatico, Domenico Marzano, facesse da autista al boss del paese, Antonino Accorinti». Una prova, si leggeva nel pezzo dell'epoca, dei legami fra l'amministrazione e i clan, i cui capi — scriveva all'epoca Comito — «quando in quel piccolo ma importante centro del territorio si sono chiusi gli scrutini, non hanno esitato a stappare lo champagne per festeggiare il sindaco eletto»;
   tali affermazioni non sarebbero piaciute per nulla al clan, tanto che in una conversazione intercettata si ascolta uno dei gregari del clan dire al figlio del boss Accorinti: «Ha detto tuo padre che lo deve spaccare a quello come lo troviamo». Poco più di dieci giorni dopo la pubblicazione di quel pezzo, Comito ricevette una lettera dal chiaro contenuto minatorio, con cui qualcuno lo invitava a non occuparsi di Briatico –:
   quali urgenti iniziative di competenza intenda assumere per garantire l'incolumità personale del giornalista Pietro Comito. (4-12948)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mafia

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