ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12939

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 611 del 21/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: SEGONI SAMUELE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 21/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 21/04/2016
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 21/04/2016
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 21/04/2016
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 21/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 21/04/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12939
presentato da
SEGONI Samuele
testo di
Giovedì 21 aprile 2016, seduta n. 611

   SEGONI, ARTINI, BALDASSARRE, BECHIS e TURCO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   in comune di Castelfiorentino (FI), i località San Matteo, dal 1999, l'azienda Plp Industria Laterizi produttrice di laterizi da costruzione (che utilizzava come materia prima l'argilla estratta dalla cava attigua allo stabilimento) ha cessato la propria attività, lasciando una pesante eredità ambientale: un cumulo di oltre 100 mila metri cubi di rifiuti in parte pericolosi, costituiti da argilla, fanghi di cartiere e scarti ceramici contenenti fanghi pesanti quali piombo, zinco, stagno, rame, nichel, mercurio, selenio, idrocarburi pesanti;
   il procedimento di bonifica è stato avviato nel 2003 ai sensi del decreto ministeriale n. 471 del 1999 con la presentazione del piano di caratterizzazione approvato dal comune di Castelfiorentino nel 2007. L'area oggetto di bonifica è stata suddivisa in lotti (A-B) entrambi urbanisticamente classificati con destinazione d'uso commerciale e industriale. Sul lotto A, previa autorizzazione comunale è stato realizzato un nuovissimo stabilimento per la macinatura del grano e la produzione di farina e un grande forno per la produzione di pane e pizza per le coop toscane. Il 2 ottobre 2014 l'Unione dei comuni del circondario Empolese Valdelsa ha rilasciato un certificato di avvenuta bonifica emessa in sicurezza permanente su tale area;
   da fonti stampa si apprende che, in base a delle indagini della procura di Firenze, la bonifica non sia stata eseguita a regola d'arte e la messa in sicurezza ancora meno, come dimostrato dalla frana di un cumulo di rifiuti con un fronte di circa 40 metri e una profondità di 10, scivolato a valle il 16 febbraio sulla via Bersellini. In base a dei rilevamenti pare abbia ceduto la porzione di terre armate che costituiva il rivestimento laterale del cumulo, forse per omesso controllo o per l'inadeguata realizzazione della rete di smaltimento delle acque piovane. Il 22 marzo 2016, su mandato del pubblico ministero Luigi Bocciolini, gli investigatori della Forestale hanno eseguito diverse perquisizioni e il sequestro dell'area. I reati ipotizzati sono frana colposa, omessa bonifica e falsa attestazione di avvenuta bonifica. Sui terreni sequestrati saranno eseguiti accertamenti di carattere tecnico e geologico per stabilire quali e quanti rifiuti stiano ancora inquinando l'area. Gli indagati sono cinque, ex titolari e titolari dei terreni, e un geologo. L'area è di proprietà in parte della Cooperativa Castelnuovese, fino a poco fa guidata da Lorenzo Rosi, ultimo presidente di Banca Etruria ora indagato per bancarotta;
   in base ad un bilancio realizzato da Legambiente dei primi otto mesi di applicazione della nuova legge sui delitti ambientali, la regione Toscana risulta essere la terza regione italiana per numero di denunce di ecoreati, dopo il Lazio e la Campania. Secondo le dichiarazioni di Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente Toscana «La Toscana si dimostra al centro di tanti appetiti criminosi ma anche terra di grande contrasto alle mafie». Legambiente cita in particolare una serie di interventi del nucleo operativo ecologico dei carabinieri di Firenze e di quello di Grosseto, che hanno denunciato titolari di aziende o di discariche per abbandono incontrollato di rifiuti; infatti nella sola regione Toscana sono state presentate ben 108 denunce e sono state accertate 73 infrazioni e sono stati eseguiti 22 sequestri;
   il caso specifico di Castelfiorentino (FI) appare agli interroganti un esempio emblematico, di come nonostante la procedura e l'iter normativo siano stati formalmente rispettati, si sia verificato un evidente irregolarità e non corretta messa in sicurezza permanente del sito inquinato e pertanto sarebbe necessario avviare procedure che individuino le possibili falle del sistema normativo di riferimento, soprattutto nella fase attuativa –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di questi dati preoccupanti e quali azioni intenda intraprendere, per quanto di competenza, affinché la sicurezza ambientale dell'area venga ripristinata;
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno assumere iniziative normative affinché, anche successivamente alla dichiarazione e all'attestazione di messa in Sicurezza e bonifica di un sito, siano previsti a distanza di qualche tempo, sopralluoghi ripetuti e verifiche sull'effettivo stato dei luoghi e la tenuta degli interventi. (4-12939)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

cerealicoltura

rifiuti