ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12891

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 609 del 19/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: MELILLA GIANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 19/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 19/04/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12891
presentato da
MELILLA Gianni
testo di
Martedì 19 aprile 2016, seduta n. 609

   MELILLA. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   nei giorni scorsi la locale questura di Pescara ha opposto un informale rifiuto alla comunicazione di utilizzo, nei giorni 16 e 17 aprile 2016, degli spazi pubblici per la raccolta di firme del referendum per l'abrogazione di alcune norme della legge cosiddetta « Italicum» da parte del Comitato per la democrazia costituzionale, con la motivazione della necessità di mantenere, in quei giorni, il silenzio elettorale stante il concomitante voto per il referendum sulle trivelle. Analogo comportamento è stato assunto anche da altre questure italiane e dunque si tratta di un problema di valenza nazionale;
   tale rifiuto ad avviso dell'interrogante, presenta profili di dubbia legittimità;
   l'articolo 9 della legge n. 211 del 1956 dispone, tra le altre cose, il divieto di riunioni di propaganda, diretta o indiretta, in luoghi pubblici o aperti al pubblico nel giorno precedente a quelli stabiliti per le elezioni, ma è altrettanto indubbio che la norma intende vietare le manifestazioni di vera e propria propaganda e, per giunta, tra di esse, soltanto quelle che possono turbare o alterare la votazione in corso perché aventi ad oggetto temi coincidenti con quelli sottoposti a scrutinio elettorale;
   sicché, da un lato, l'utilizzo dei summenzionati spazi, per la raccolta delle firme per il referendum, in merito all’« Italicum», non è qualificabile per l'interrogante come attività di propaganda, perché meramente strumentale all'esercizio, da parte della cittadinanza, del diritto-dovere di partecipare alla vita civile del Paese, contribuendo allo svolgimento di un fondamentale istituto di partecipazione popolare costituzionalmente previsto e garantito, quale è appunto quello del referendum ex articolo 138, comma 2, della Costituzione;
   andando verso nuove elezioni amministrative, il problema verrebbe a ripetersi per altri due fine settimana a giugno 2016 e sarebbe un evidente danno per i comitati referendari cui verrebbe vietato di poter informare i cittadini per 3 fine settimane di seguito, di seguito limitando nei fatti il diritto alla raccolta delle firme per il referendum in merito all’Italicum e per gli altri su cui sono in corso le raccolte delle firme;
   ciò per l'interrogante non appare accettabile dato che non c’è nessun «conflitto» in essere, trattandosi di richieste di referendum su temi completamente diversi tra loro e non riconducibili a propaganda di parte politica –:
   se il Ministro interrogato non intenda formulare un diverso indirizzo alle questure e alle prefetture lasciando piena libertà ai comitati di informare i cittadini anche nei giorni del prossimo voto amministrativo incluse le giornate dedicate agli eventuali ballottaggi nelle tante città interessate consentendo il rilascio dei permessi necessari per l'attività informativa da parte dei comitati referendari laddove richiesti. (4-12891)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

referendum

abrogazione

elezioni locali