ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12888

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 609 del 19/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: FRACCARO RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19/04/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19/04/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 26/05/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12888
presentato da
FRACCARO Riccardo
testo di
Martedì 19 aprile 2016, seduta n. 609

   FRACCARO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   lo studio « Südtiroler Sprachbarometer – Sprachgebrauch und Sprachidentitat in Südtirol», in italiano «Barometro linguistico dell'Alto Adige – Uso della lingua e identità linguistica in provincia di Bolzano» (212 pagine), edito nel 2014 dal Landesinstitut für Statistik, in italiano Istituto provinciale di statistica (ASTAT) della provincia autonoma di Bolzano, ha analizzato le conoscenze linguistiche della popolazione altoatesina e diversi aspetti relativi alla convivenza fra i gruppi linguistici presenti sul territorio;
   tra i temi trattati dalla suddetta pubblicazione: le prime esperienze con la madrelingua, la seconda lingua e le lingue straniere, il vivere in un contesto caratterizzato dalla presenza di molteplici culture, la dimensione culturale del multilinguismo, i dati e le opinioni sull'esame di bi e trilinguismo e l'utilizzo delle lingue nella quotidianità e nell'ambito lavorativo;
   su una popolazione totale di 422.200 persone di 16 anni e oltre residente in provincia di Bolzano: 275.000 sono di madrelingua tedesca (circa il 65 per cento); 115.500 sono di madrelingua italiana (27,4 per cento) 17.200 di madrelingua ladina (4,1 per cento) e 36.100 appartenenti ad altri gruppi linguistici (8,6 per cento);
   il capitolo 5 della pubblicazione «Le conoscenze linguistiche attuali e il loro uso nel quotidiano» mostra un livello considerevole di conoscenza delle lingue maggiormente parlate nella provincia: la quota delle persone con competenze molto buone nella seconda lingua – che cioè capiscono tutto, parlano correntemente e sanno scrivere testi complessi – è compresa fra il 40 per cento ed il 75 per cento. La quota di quanti non conoscono o quasi il tedesco nelle quattro categorie esaminate (comprensione alla lettura, produzione scritta, produzione orale e comprensione all'ascolto) è dell'11 per cento mentre è il 5 per cento a non sapere o quasi l'italiano, ovvero circa 21.000 persone;
   stando all'autovalutazione degli intervistati e sommando le categorie «capisco tutto» e «capisco il contesto», una quota compresa fra il 75 per cento e oltre l'80 per cento di tutti gli altoatesini sa relativamente bene le due lingue parlate in provincia. Con ciò si situano allo stesso livello di competenze nella seconda lingua degli svedesi, che a livello europeo sono la popolazione meglio classificata in materia (Commissione europea (2012), First European Survey on Language Competencies, Brussel). Si registrano invece divergenze marcate tra le varie forme comunicative: le competenze meno sviluppate sono quelle nella scrittura e nella lettura: solo il 40-50 per cento legge e scrive molto bene in italiano, in tedesco la quota è compresa fra il 55 per cento e il 66 per cento. Tre quarti della popolazione comprendono quasi tutto se si parla in tedesco mentre due terzi della popolazione comprendono quasi tutto se si parla in italiano, mentre i ladini delle valli Gardena e Badia presentano le competenze linguistiche migliori in assoluto;
   sebbene fra gli altoatesini di lingua tedesca la conoscenza dell'italiano sia superiore alla conoscenza del tedesco fra gli italiani, in termini assoluti, rimane una parte significativa della popolazione a non avere una comprensione ottimale della lingua italiana. Nella comprensione all'ascolto dell'italiano da parte del gruppo linguistico di lingua tedesca il 55,1 per cento degli intervistati dichiara di essere in grado di comprendere tutto, il 28,8 per cento di comprendere il contesto, il 12,9 per cento di comprendere espressioni semplici mentre il 3,2 per cento di non comprendere nemmeno una parola. La somma di coloro che comprendono l'italiano molto bene (55,1 per cento) e abbastanza bene (28,8 per cento) tocca quindi quasi l'85 per cento mentre coloro che dichiarano di avere una comprensione insufficiente o scarsa sono il 15 per cento circa 41.250 persone;
   nella società attuale il tempo passato davanti al televisore è molto: in Alto Adige, sono mediamente circa due ore al giorno; escludendo le persone che non guardano mai la televisione, il numero di ore giornaliere sale quasi a tre. I media svolgono tre funzioni importanti: quella dell'informazione e dell'istruzione, quella dell'intrattenimento e di passatempo e una funzione commerciale (pubblicità). Le tre funzioni si intrecciano spesso e in vari modi. La funzione dell'intrattenimento, ad esempio, non è riservata alle sole produzioni fiction e similari che occupano larghissima parte del programma, ma si riscontra in parte anche nei telegiornali. Nei media a più ampia diffusione, quali la stampa scandalistica e la televisione pubblica, non è sempre facile distinguere fra informazione e pubblicità politica; pertanto, la concentrazione dei media – fenomeno molto presente anche in Alto Adige – è un argomento di scottante attualità. Ovvio quindi che l'enorme consumo quotidiano di media conferisce importanza fondamentale alla lingua in cui i programmi sono trasmessi e gli ascoltatori/spettatori li seguono;
   si osserva che l'ascolto della radio fa parte del quotidiano della maggioranza degli altoatesini: meno del 5 per cento degli altoatesini di lingua tedesca e ladina non ascolta mai la radio, circa l'80 per cento la ascolta molto spesso, per lo meno più volte alla settimana;
   d'interesse la percentuale degli altoatesini rispettivamente di lingua tedesca e italiana che ascoltano trasmissioni nell'altra lingua. Spicca che in ambedue i gruppi, la quota di ascolto relativamente frequente (più volte alla settimana) è pressoché uguale, attestandosi quasi su un quarto. Coloro che non ascoltano mai programmi radio nell'altra lingua sono invece molto più numerosi nel gruppo italiano: 57,1 per cento. La corrispondente quota presso il gruppo tedesco è del 43,1 per cento, ovvero 118.000 persone;
   la televisione è più seguita della radio; in tutti i gruppi linguistici è al massimo il 5 per cento a non guardare praticamente mai la televisione nella propria madrelingua. Sempre nella propria madrelingua, tre quarti abbondanti degli altoatesini di lingua tedesca e di lingua italiana la seguono praticamente ogni giorno: la percentuale sicuramente non è inferiore fra i ladini;
   essi si distinguono per il fatto che guardano molto spesso programmi in tutte e tre le lingue locali (dal 57 per cento al 67 per cento quasi ogni giorno). Nei due gruppi maggiori la situazione si presenta del tutto diversa. Quasi la metà delle persone di lingua italiana e più di un terzo degli altoatesini di lingua tedesca non guarda pressoché mai programmi televisivi nell'altra lingua. Ciò significa che almeno 90.000 soggetti con età superiore a 16 anni non guardano mai programmi televisivi in lingua italiana;
   nella popolazione di lingua tedesca, il settore in cui è percepita una certa condizione di svantaggio è quello dell'amministrazione e degli uffici pubblici, con il 50 per cento circa. Vi incide sicuramente la situazione linguistica, in quanto in determinati ambiti può capitare tuttora di avere problemi se il cittadino non conosce bene l'italiano;
   nell'interrogazione n. 4/12720 venivano sollevati i problemi inerenti alla mancata attuazione dell'articolo 4 della legge 22 febbraio 2000, n. 28, i quali sono stati generati dal decreto del Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero delle economia e delle finanze, del 30 ottobre 2015, registrato alla Corte dei conti l'11 dicembre 2015, con n. Reg.ne Prev. 4189, che ha disposto il taglio degli stanziamenti per i messaggi autogestiti gratuiti che avrebbero dovuto essere stati assegnati alle emittenti radiofoniche e televisive locali delle province autonome di Trento e Bolzano;
   il documento «Disposizioni in materia di comunicazione politica, tribune, messaggi autogestiti e informazione della società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo in relazione alla campagna per il referendum popolare indetto per il giorno 17 aprile 2016 (Documento n. 8)» approvato dalla Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi il marzo 2016, pur prevedendo spazi di discussione e la possibilità di trasmissione di spazi autogestiti in italiano da trasmettere sul territorio nazionale, non regolamenta esplicitamente la comunicazione in altre lingue minoritarie presenti in Italia;
   RAI Sender Bozen, seguita da una elevata percentuale della popolazione in lingua tedesca, non ha accolto la richiesta di trasmissione di messaggi autogestiti da parte dalle associazioni ambientaliste locali che appoggiano il comitato nazionale «Vota SI per fermare le trivelle»;
   la combinazione delle succitate situazioni che includono a) una comprensione insufficiente della lingua italiana di una parte di una quota non insignificante del gruppo linguistico tedesco; b) la bassa attitudine del gruppo linguistico tedesco a seguire i programmi in lingua italiana; c) il taglio degli stanziamenti dei messaggi autogestiti gratuiti alle emittenti locali, d) la mancata previsione della regolamentazione della comunicazione politica sull'emittente pubblica in altre lingue minoritarie presenti in Italia, ha determinato una diffusione insufficiente delle informazioni in ordine al referendum del 17 aprile 2016 sul rinnovo delle concessioni alle attività di estrazione di gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalle coste italiane; mediante i citati provvedimenti, lo Stato, in una materia di competenza esclusiva statale, ha smesso di garantire i livelli minimi essenziali in un campo pertinente alla comunicazione politica e al diritto degli elettori di essere informati sulle proposte dei soggetti politici durante le competizioni elettorali e referendarie nazionali –:
   se ritenga di assumere eventuali iniziative di competenza con riferimento ai rapporti finanziari fra Stato e province autonome di Trento e di Bolzano, assegnando a queste ultime gli stanziamenti previsti dalla legge n. 28 del 2000, al fine di assicurare, anche agli altoatesini di lingua tedesca, l'esercizio dei diritti fondamentali dei cittadini di partecipare alla politica nazionale e di essere informati. (4-12888)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gruppo linguistico

televisione

lingua materna