ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12796

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 604 del 08/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: SORIAL GIRGIS GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/04/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/04/2016
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 18/04/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 15/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 15/07/2016

SOLLECITO IL 26/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12796
presentato da
SORIAL Girgis Giorgio
testo di
Venerdì 8 aprile 2016, seduta n. 604

   SORIAL. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   quando il Premier Matteo Renzi era sindaco di Firenze, il teatro comunale di Corso Italia, immobile da 25.500 metri quadrati ubicato tra Porta a Prato, il parco delle Cascine e il lungarno Amerigo Vespucci, era stato inserito nella lista degli immobili da vendere al valore stimato di 44 milioni di euro, ma sarebbe poi stato venduto per 23 milioni tramite «triangolazione» passata attraverso la Cassa depositi e prestiti nel 2015 ad una società la Nikila Invest srl, di Ilaria Niccolai, società in affari con la società Party Srl tra i cui soci c’è Tiziano Renzi, padre dello stesso Premier Matteo Renzi;
   secondo un articolo de « Il Tempo.it» «nella dichiarazione dei redditi consegnata nel 2015 i genitori di Matteo Renzi avrebbero denunciato che nessuna variazione fosse intervenuta nella loro situazione patrimoniale, ma, in realtà, nel 2014 Tiziano Renzi aveva rilevato il 40 per cento della società Party srl, di cui sopra, della quale la moglie è diventata amministratore unico. Gli altri soci sono Creazioni Focardi (Gucci Firenze, 20 per cento) e Nikila Invest (40 per cento)»;
   sempre secondo l'articolo de « Il Tempo.it», qualche mese prima la vendita del teatro comunale di Firenze «c'era stato però un altro cambio di scena: il 4 marzo Nikila Invest insieme ad altri soci si presenta dal notaio Rita Abbate di Reggello, un paese in provincia di Firenze, e fonda una nuova società: la Egnazia Shopping Mall, di cui fanno parte due società panamensi (Torrado Holdings inc che ha il 23 per cento e Tressel Overseas sa che ha l'11 per cento) ma anche due aziende che fanno riferimento proprio a Lorenzo Rosi: la Castelnuovese società cooperativa con il 5 per cento e Syntagma srl che ha l'11 per cento. Inoltre c’è una quota diretta di Andrea Bacci (7 per cento), manager che Renzi figlio aveva voluto in partecipate del comune di Firenze, e una quota di Mora real estate di Roma. E chi è l'amministratore unico della società ? Proprio Lorenzo Rosi. Il quale chiama ad assistere la società nel business la Party srl dei genitori di Renzi, che per altro come la Egnazia ha la Nikila come socia principale. Tra le pieghe di questi intrecci emerge anche un altro fatto, l'apparente conflitto d'interesse per la concessione di finanziamenti milionari di Banca Etruria alla cooperativa di costruzioni La Castelnuovese di San Giovanni Val d'Arno, di cui Rosi è stato presidente fino a luglio 2014»;
   inoltre rispetto alla Egnazia Shopping Mall, «costituita a febbraio 2015 con lo scopo di replicare a Fasano, in provincia di Brindisi, il successo degli outlet di Reggello. Le quote fanno capo alla Nikila Invest, ad Andrea Bacci, a due società panamensi e alla Castelnuovese. Amministratore unico: Rosi. Il quale, da aprile è alla guida anche della Corso Italia Firenze, società candidata alla realizzazione del progetto del teatro Comunale di Firenze e partecipata dalla Castelnuovese e dai soci di Tiziano Renzi nell'immobiliare Party: Focardi e Niccolai»;
   secondo « il Fatto Quotidiano» al momento dell'acquisto del teatro comunale di Firenze, alla direzione generale di Cassa depositi e prestiti siede Matteo Del Fante, da più parti indicato come manager molto vicino a Renzi e che, una volta terminato il suo compito a Cassa depositi e prestiti; nella girandola di nomine fatta dal Governo ad aprile 2014, viene promosso ad amministratore delegato di Terna, il gestore della rete elettrica che fa capo alla stessa Cassa»; Matteo Del Fante è incaricato di curare l'operazione immobiliare, che non ha bisogno neppure di passare il vaglio del consiglio di amministrazione: il veicolo che ha tecnicamente perfezionato l'acquisto è la Cassa depositi e prestiti investimenti sgr;
   nell'articolo viene riportato anche che «La Niccolai è il nome di punta del sistema «The Mall» che va da Leccio Reggello a Fasano, in provincia di Brindisi, passando per Sanremo. Ma soprattutto nome salito nei – giorni scorsi all'onore delle cronache per Party, la società immobiliare costituita nel 2014 con Tiziano Renzi, il padre del premier» e inoltre «Dieci mesi dopo Nikila Invest ha messo sul piatto 25 milioni di euro per assicurarsi la sede storica del Maggio Fiorentino. Obiettivo: demolire la vecchia struttura (tranne la facciata principale) e costruire 120 appartamenti di lusso da rivendere con ampi margini: si parla di 8.000 euro a metro quadrato, per una superficie di 14.000 metri quadrati»;
   la società Nikila Invest è oggi proprietaria dell'ex-teatro comunale di Firenze, dopo averlo acquistato ad un prezzo che l'amministrazione comunale ha sempre definito «congruo» nonostante fosse esattamente la metà di quanto stimato dalla stessa amministrazione comunale meno di quattro anni prima;
   secondo l'assessore al patrimonio immobiliare non abitativo Federico Gianassi «a fronte di insinuazione sul comportamento dell'Amministrazione comunale, abbiamo specificato con chiarezza che il teatro comunale fu venduto dal comune alla Cassa depositi e prestiti e non a un soggetto privato. Il prezzo fu stimato dalla Commissione Valutazione Immobiliare e valutato per quanto riguarda la congruità dall'Agenzia del Demanio e dal Ministero dell'economia e delle finanze così come prevede la legge in vigore in materia di alienazioni di immobili comunali alla Cassa depositi e prestiti»;
   secondo recenti fonti di stampa sul cosiddetto caso « Panama Papers» nel sofisticato sistema di evasione fiscale off-shore messo insieme tra Hong Kong, Singapore, Isole Vergini britanniche e Panama ci sarebbero anche la «società vicine a Renzi», in particolare secondo quanto riportato da vari quotidiani sembra che, due società con sede a Panama, la Torrado Holdings e la Tressel Overseas abbiano quote di capitale della Egnazia Shopping Mall, di cui l'amministratore unico è ancora oggi Lorenzo Rosi ultimo presidente di Banca Etruria, società nata per la realizzazione dell'outlet di Fasano, in provincia di Brindisi, e per cui ha svolto un ruolo da consulente lo stesso papà del premier, Tiziano Renzi. Le due società sono anche fra i fondatori della Corso Italia, nata per l'acquisto del teatro comunale di Firenze, di cui sopra;
   a giudizio dell'interrogante dai fatti relativi alla vendita del teatro comunale di Firenze e dall'inchiesta Panama papers emergerebbero dunque preoccupanti intrecci economico-politici e familiari molto poco trasparenti al limite della legittimità e del conflitto di interesse, tali da mettere a rischio l'equilibrio che dovrebbe regolare i rapporti tra gli interessi pubblici e quelli privati, mentre la vera a propria svendita del teatro comunale di Firenze quasi alla metà del suo prezzo, è un'operazione che, ad avviso dell'interrogante, potrebbe configurarsi come danno erariale –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non intenda fornire urgentemente chiarimenti in relazione ai fatti descritti nelle premesse;
   se il Governo non intenda valutare la possibilità di promuovere, per quanto di competenza, un'indagine amministrativa interna, volta ad accertare la corretta gestione della vendita del bene immobile, oggetto di compravendita da parte della Nikila invest, e chiarire le ragioni per le quali sarebbe stato ceduto un bene immobiliare di pregio ad un prezzo così basso, ovvero quasi la metà della stima iniziale. (4-12796)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ribasso dei prezzi

prezzo

amministrazione locale