ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12522

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 590 del 15/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 15/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 15/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12522
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Martedì 15 marzo 2016, seduta n. 590

   RAMPELLI. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   l'uccisione dei fratelli Mattei costituisce uno degli atti di violenza politica più tragici ed efferati della nostra storia contemporanea;
   i due fratelli, che avevano 9 e 22 anni, persero la vita nella notte del 16 aprile 1973 in un rogo appiccato al loro appartamento, mentre tutta la famiglia dormiva, da parte di alcuni estremisti appartenenti al gruppo di «potere operaio»;
   dopo più di quattro decenni e numerosi processi, nessuno dei colpevoli ha scontato una pena per l'orrendo crimine commesso;
   in data 8 marzo 2016, a ben quarantatré anni di distanza dalla tragedia, il tribunale civile di Roma ha riconosciuto alla sorella di Virgilio e Stefano Mattei, Antonella, il diritto a ottenere un risarcimento di 923 mila euro da parte di Achille Lollo, Marino Clavo e Manlio Grillo, che erano stati condannato in secondo grado per duplice omicidio colposo;
   le possibilità che Antonella Mattei arrivi davvero mai ad incassare questa cifra sono, tuttavia, minime, visto che Marino Clavo è deceduto e Manlio Grillo, dopo aver trascorso diversi anni all'estero, ad oggi è irreperibile;
   nell'ambito del medesimo procedimento il tribunale ha anche condannato la stessa Antonella Mattei a rifondere le spese legali sostenute dagli altri soggetti che aveva citato in giudizio, per un importo di oltre duecentomila euro;
   si realizza, quindi, l'assurdità che a fronte di un risarcimento che non riceverà mai la signora Mattei si trova, invece, costretta a corrispondere tali spese;
   nel 2011 l'Italia è stata messa in mora da parte dell'Unione europea per la mancata attuazione, nell'ambito del recepimento della direttiva 2004/80/CE relativa all'indennizzo delle vittime di reato della norma in base alla quale «Tutti gli Stati membri provvedono a che le loro normative nazionali prevedano l'esistenza di un sistema di indennizzo delle vittime di reati intenzionali violenti commessi nei rispettivi territori, che garantisca un indennizzo equo ed adeguato delle vittime»;
   questa disposizione è tuttora inattuata nel nostro ordinamento, posto che in Italia l'indennizzo è riconosciuto alle vittime di solo alcune categorie di reati –:
   quali iniziative intenda assumere, sul piano normativo, per garantire il diritto a un doveroso risarcimento nel caso di cui in premessa e in quelli analoghi, adoperandosi, per quanto di competenza, per il completo recepimento della normativa europea in materia di indennizzo alle vittime di reati intenzionali violenti. (4-12522)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

indennizzo

diritto comunitario

violenza politica