ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12496

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 588 del 11/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: COLLETTI ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 11/03/2016
CASO VINCENZO MOVIMENTO 5 STELLE 11/03/2016
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 15/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 11/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 15/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12496
presentato da
COLLETTI Andrea
testo presentato
Venerdì 11 marzo 2016
modificato
Martedì 15 marzo 2016, seduta n. 590

   COLLETTI, LUIGI GALLO, CASO, COLONNESE. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   il 4 marzo 2016 si sono svolte a Napoli le primarie del PD e di tutto il centrosinistra per la scelta del candidato sindaco;
   da organi di informazione e video emergerebbe che anche questa consultazione, come del resto quelle disputate in precedenza, sia stata caratterizzata da evidenti brogli ed irregolarità;
   i gravi fatti sono stati documentati da alcuni video realizzati con telecamere nascoste e pubblicati sul sito Fanpage.it che hanno intercettato davanti ai seggi alcune persone (tra cui anche il capogruppo Pd alla sesta municipalità Gennaro Cierro e il consigliere comunale Antonio Borriello) impegnate a offrire denaro in cambio della preferenza per la candidata Valeria Valente, poi risultata vincitrice;
   alcuni video addirittura ritraggono esponenti locali del centrodestra, dunque di un'area politica (presuntivamente) avversaria, attivi ai seggi del Partito democratico e pronti a dare quelle che appaiono agli interroganti perentorie indicazioni di voto ai cittadini elettori;
   sulla base delle irregolarità e delle anomalie emerse dai video, la procura di Napoli ha aperto un fascicolo e il candidato Bassolino, risultato perdente con uno scarto di poco più di quattrocento voti, ha presentato ricorso alla commissione di garanzia;
   episodi simili sono ben noti all'area di centrosinistra per come dimostra quanto avvenuto lo scorso nel 2015 in Liguria in occasione delle primarie regionali e per le quali la commissione di garanzia a cui fece ricorso il candidato Cofferati registrò gravi irregolarità;
   a rendere più inquietante il quadro, si aggiunge il fatto che le documentate iniziative di influenza/compravendita del voto siano state confermate, in quanto assunte in prima persona, da esponenti del Partito Democratico che ricoprono cariche istituzionali ed apertamente schierati nelle primarie con la candidata Valeria Valente, fra cui il senatore di centrosinistra Vincenzo Cuomo, che in qualità di presidente del seggio nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, è stato testimone oculare dei brogli. A tal proposito Cuoco ha aspramente dichiarato: «Mercimonio organizzato, mercificazione del voto con persone organizzate scientemente davanti ai seggi. Ho notato un'affluenza più “spintanea” che spontanea, ecco... Dopo il disastro delle primarie del 2011 non immaginavo che alcuni di quei protagonisti ritornassero sul luogo del delitto. Che dire, i lupi perdono il pelo ma non il vizio...!»;
   il pericolo di irregolarità era stato denunciato in tempi non sospetti anche da un altro candidato sindaco, Marco Sarracino, che alla vigilia delle primarie aveva preannunciato «rischio di brogli come nel 2011», definendo «ingiustificata la proliferazione di seggi che rende difficile, e in alcuni casi praticamente impossibile, il loro controllo democratico», tenuto conto soprattutto della scelta della loro ubicazione presso luoghi non istituzionali (bar, pizzerie, caf) dove per regolamento non è possibile insediare seggi;
   i fatti denunciati risultano ancora più gravi se si considera che gli accusati di aver compravenduto i voti, invece di fare ammenda della vergognosa condotta, si sono giustificati dichiarando «L'ho fatto per non essere scortese come partito» (...) «faceva freddo, erano venuti lì, non avevano l'euro e così gliel'ho dato io (...) Alcune persone sono arrivate ai seggi senza l'euro necessario per il contributo e così, per cortesia, gliel'ho dato io» (si è giustificato all'agenzia Ansa il consigliere Borriello, da sempre bassoliniano e da poco a favore della Valente), oppure «Mai capitato di non aver uno spicciolo e di chiederlo a un amico?» (in questi termini si è espressa Francesca Puglisi, responsabile Scuola del partito, quindi nella segreteria nominata da Renzi);
   tali ridicole dichiarazioni appaiono agli interroganti offensive della intelligenza dell'opinione pubblica e, più in particolare, della cittadinanza napoletana di fatto coartata al voto e indotta nella scelta di uno specifico candidato, in chiara violazione del rispetto della libertà del voto e della dignità del cittadino, requisiti irrinunciabile della democrazia;
   la recente sottoposizione ad indagine dell'ex candidato sindaco alle primarie del Pd nel comune di Casavatore, Salvatore Silvestri, chiamato a rispondere di voto di scambio e di essersi avvalso ai fini della propaganda elettorale, per le elezioni comunali e non per le primarie di partito, del contributo di Massimo Minichini, sorvegliato speciale ai sensi della normativa antimafia perché ritenuto vicino al clan camorristico Ferone, indicato come «sottogruppo» del cartello Amato-Pagano, gli «scissionisti» di Scampia, a giudizio degli interroganti dovrebbe portare a monitorare con la dovuta attenzione i fatti di Napoli per evitare che possa riproporsi il «sistema Casavatore», un sistema di commistione tra camorra-politica-istituzioni, ossia di condizionamento della politica al quale gli stessi politici preferiscono prestarsi, in cambio di successi per poter mettere le mani su affari che non riguardano il benessere dei cittadini, ma solo i giochi di potere;
   questo pericolo parrebbe agli interroganti non peregrino se si considera che l'indagato Silvestri è personaggio molto vicino alla Valente come dimostra una foto che ritrae entrambi nonché la circostanza che la sua compagna è attualmente collaboratrice parlamentare della neoeletta candidata sindaco del Pd;
   tutto quanto descritto appare agli interroganti illegale oltre che inaccettabile e moralmente censurabile, ponendosi in contrasto con lo spirito della competizione stessa delle primarie che prevedono una partecipazione al voto libera e democratica –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei gravi fatti descritti;
   se risultino al Governo, per quanto di competenza, eventuali rapporti, anche di collaborazione, tra famiglie camorristiche, persone sottoposte alla sorveglianza speciale e «portatori di voti» alle primarie del Partito democratico nel comune di Napoli, così come è purtroppo avvenuto durante la campagna elettorale di Casavatore. (4-12496)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

partito politico