ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12427

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 586 del 09/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: POLIDORI CATIA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 09/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 09/03/2016
Stato iter:
24/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/10/2016
DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/10/2016

CONCLUSO IL 24/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12427
presentato da
POLIDORI Catia
testo di
Mercoledì 9 marzo 2016, seduta n. 586

   POLIDORI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   il sito di cronaca e costume Dagospia, il 4 agosto 2015, riportava la seguente notizia: «Non dite al viceministro Carlo Calenda, delegato al made in Italy nel governo, che tale Anthony Peth, all'anagrafe Antonio Petretto da Alghero, sedicente quanto sconosciuto presentatore televisivo, si presenta ovunque come “ambasciatore del made in Italy nel mondo” forse perché testimonial della pubblicità di un piccolo pastificio. E a chi gli chiede da chi gli sia stata attribuita una carica così pomposa e altisonante risponde, col suo fortissimo accento sardo, che è stato nominato tramite un bando europeo (sic). Come se Bruxelles si occupasse ora anche di nominare “ambasciatori” dei prodotti tipici nazionali»;
   in effetti, da semplici ricerche effettuate sul web, risulta che tale presentatore di tv locali o piccoli canali televisivi, personaggio completamente sconosciuto al grande pubblico, rilascia da oltre un anno decine e decine interviste definendosi in modo inequivocabile «ambasciatore», parlando di ruoli istituzionali, decreti di nomina, e funzioni svolte nell'interesse del Paese;
   il signor Petretto non solo non smentisce gli equivoci sul presunto incarico di «ambasciatore», ma anzi parla nelle sue interviste di funzioni «istituzionali» e di essere «il più giovane ambasciatore della storia», alludendo chiaramente ad una carriera diplomatica, come ad esempio sul sito lifestylemadeinitaly.it: «Spesso le persone o i giornalisti mi chiedono come ci si sente ad essere l'ambasciatore più giovane della storia, quello che rispondo sempre è che non bisogna “tirarsela” perché si ha un ruolo istituzionale o di spicco nella società, ma anzi si ha una responsabilità nei confronti della propria nazione»;
   circa un calendario realizzato dal signor Petretto per, a suo dire, promuovere il Made in Italy, si legge sul quotidiano La Nuova Sardegna che «la realizzazione del progetto nasce da un'idea dell'organo direttivo del Made in Italy in collaborazione con Rm Consulting che gestisce il progetto nel mondo»;
   in una intervista all'emittente Keep Radio il signor Petretto parla addirittura di un decreto che sarebbe stato promulgato, presumibilmente dal Governo, fissando però la sede di questo organismo per la promozione del Made in Italy presso l'ambasciata degli Stati Uniti in Italia, cosa apparentemente piuttosto insensata: «finalmente è arrivata la lettera, tanto attesa, dalla Repubblica con il decreto nel quale mi viene stipulato un riconoscimento come primo ambasciatore del Made in Italy nel mondo con la sede dell'ambasciata d'America in Italia. Sono il primo nella storia così giovane a soli trent'anni»;
   nonostante i numerosi richiami all'Expo 2015 fatti dal signor Petretto nelle sue interviste, anche giocando con la parola «ambasciatore» e la sua asserita presenza presso il Padiglione Italia, è facilmente verificabile come lo stesso non sia mai stato nella lista degli «Ambassador di Expo 2015», tutte alte personalità di chiara fama e indubbio prestigio nazionale ed internazionale;
   le diverse versioni riportate nel tempo dal signor Petretto circa l'attribuzione di questo presunto incarico, inizialmente venutogli da aziende private nel settore alimentare collegate a bandi europei e da tale «organo direttivo» del Made in Italy, in seguito con un decreto di nomina con assegnazione di una sede per questo progetto presso un'ambasciata, rendono legittimi i dubbi sulla autenticità di tali affermazioni, perlomeno nella forma esposta dal signor Petretto;
   tale carica di «ambasciatore» inoltre utilizzata dal signor Petretto, come risulta in modo facilmente verificabile sul web e sui suoi profili nei social network, per ricevere prestazioni professionali retribuite quale presentatore di piccoli eventi locali, fiere paesane e concorsi di bellezza presso centri minori soprattutto del Mezzogiorno, ricevendo quindi compensi da aziende ed enti locali per garantire la partecipazione all'evento del sedicente «ambasciatore del Made in Italy nel mondo» –:
   se il Governo abbia effettivamente attribuito la carica di ambasciatore al signor Antonio Petretto, in che data, con quali criteri di individuazione, con quale provvedimento e sulla base di quali normative;
   quali requisiti presenterebbe il signor Petretto, essendo un personaggio privo di notorietà e qualifica, che si esprime addirittura con forte accento dialettale, per ricoprire un incarico di tale rilevanza, qualora fosse veritiero quanto lo stesso Petretto afferma, vale a dire quello di essere stato nominato con decreto «ambasciatore del Made in Italy nel mondo»;
   se il Ministro in interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative di competenza intenda assumere per tutelare il marchio del Made in Italy ed evitare il ripetersi di evidenti abusi come quelli riportati;
   se il Ministro interrogato non ritenga che l'utilizzo incontrollato del titolo di ambasciatore del made in Italy, possa generare equivoci e confligga con i titoli e i ruoli diplomatici. (4-12427)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 ottobre 2016
nell'allegato B della seduta n. 697
4-12427
presentata da
POLIDORI Catia

  Risposta. — Si segnala innanzitutto che Anthony Peth – all'anagrafe Antonio Petretto – è sconosciuto al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
  Agli atti della Farnesina non vi è infatti alcun decreto di nomina di ambasciatore a nome del predetto, né il signor Petretto è mai entrato nei ranghi della carriera diplomatica.
  Si ricorda ad ogni buon fine che, ai sensi dell'articolo 36 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967, le funzioni di capo di rappresentanza diplomatica (incluse, quindi, quelle di ambasciatore) sono conferite con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
  Si assicura infine che la trattazione delle questioni economico-commerciali – tra le quali si annovera la promozione del made in Italy – viene svolta unicamente attraverso i canali istituzionali, ovvero attraverso le rappresentanze diplomatiche e gli uffici consolari italiani all'estero, cui spetta per legge il coordinamento degli uffici di ICE-Agenzia e degli altri enti preposti all'internazionalizzazione delle imprese, sulla base delle linee generali della Farnesina.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleBenedetto Della Vedova.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

denominazione di origine

professioni del settore delle comunicazioni

ambasciata