ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12378

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 583 del 04/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: FAENZI MONICA
Gruppo: MISTO-ALLEANZA LIBERALPOPOLARE AUTONOMIE ALA-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
Data firma: 04/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 04/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12378
presentato da
FAENZI Monica
testo di
Venerdì 4 marzo 2016, seduta n. 583

   FAENZI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   il sequestro avvenuto il 3 marzo 2016 di circa 200 quintali di olio, risultato proveniente dalla Puglia e dalla Grecia, ma destinato alla commercializzazione con l'etichettatura di Igp toscano, da parte del comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Grosseto, nei confronti di circa cinquanta tra società e imprenditori individuali del settore olivicolo, nelle province di Grosseto, Firenze, Arezzo, Siena e Foggia, ripropone a giudizio dell'interrogante, il fenomeno della contraffazione e della falsificazione nel settore agroalimentare, che incide pesantemente sul settore economico-finanziario e su quello sociale;
   l'operazione di confisca, coadiuvata anche dal nucleo agroalimentare forestale (N.A.F.) di Roma e dall'aliquota della forestale della sezione di polizia giudiziaria della procura di Grosseto, insieme con l'ICQRF Toscana e Umbria (Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari), ha consentito il sequestro di una considerevole quantità di materiale informatico, oltre ad una importante quantità di documentazione contabile, relativa alla tracciabilità dell'olio, la cui attività investigativa (in corso da un anno), ha consentito di far emergere una consolidata attività illecita di commercializzazione, come olio extravergine di oliva Igp toscano, ma in realtà originario da altre realtà territoriali;
   gli indagati fra commercianti, imbottigliatori di olio nazionale e toscano e titolari di frantoi, attraverso l'attività illecita, sono riusciti a lucrare sul maggior prezzo, di cui gode in realtà l'olio toscano di pregio, rispetto all'olio italiano e comunitario, sia sul mercato nazionale che in quello internazionale, simulando false moliture e accettando, tra l'altro, pari quantitativi di olio in nero proveniente dalla regione Puglia, inquinando con queste false partite, il prodotto di estrema qualità dell'olio della Toscana;
   lo stratagemma, secondo quanto rilevato dalla procura di Grosseto, è stato scoperto anche grazie all'analisi del Dna, attraverso il confronto dei polimorfismi lungo il genoma, i cui livelli di vendita contraffatta si sono perpetuati in forme e quantità diverse, da parte di una estesa quantità di soggetti che acquistavano olio greco o pugliese per cederlo in seguito, come italiano o addirittura toscano IGP;
   la carenza di produzione di olio nazionale evidenziata dalla magistratura grossetana, circostanza verificatasi con particolare intensità nell'anno 2014, non può giustificare le azioni illegali con le quali si «fabbricano» tonnellate di olio nostrano con false certificazioni e transazioni; conseguentemente, lo sviluppo di un settore agricolo e agroalimentare così importante per la Toscana e per l'Italia non può prescindere da vigorose azioni di contrasto ai crimini agroalimentari che, realizzando a vantaggio di pochi soggetti business illegali, mettono fuori mercato coloro, agricoltori e imprenditori agricoli, che producono olio di qualità e di pregio, come l'autentico olio IGP toscano;
   la tutela dell'economia e del territorio nazionali e la rivalutazione dell'olio extravergine di oliva dipendono anche dalla lotta ai contraffattori agroalimentari; le attività di contrasto alla falsificazione, come evidenzia l'interrogante, anche per questa vicenda sono avvenute anche attraverso una dotazione di infrastrutture complesse, informatizzate, e l'utilizzo di archivi centralizzati di raccolta dei dati, che hanno consentito l'incrocio e l'analisi delle informazioni;
   a parere dell'interrogante, la vicenda in precedenza esposta, ribadisce nuovamente l'esigenza di aggiornare il quadro normativo dei reati agroalimentari valutato obsoleto e debole, principalmente per effetto della disordinata stratificazione di fonti diverse e della inadeguatezza dei rimedi tradizionali rispetto alla dimensione ormai transnazionale della criminalità di settore;
   l'intervento sul piano preventivo e repressivo, rivedendo e aggiornando il suesposto quadro, al fine di ristabilire nel mercato alimentare un sufficiente livello di ordine e garantire il libero e regolare svolgimento delle attività economiche, a giudizio dell'interrogante, risulta indifferibile, in particolare nei riguardi del mercato «regolare», che risente, in maniera estremamente negativa e con forti ripercussioni del fenomeno criminale e di risvolti economici estremamente rilevanti –:
   quali orientamenti il Ministro interrogato intenda esprimere, nell'ambito delle proprie competenze, con riferimento a quanto esposto in premessa;
   quali iniziative di competenza, intenda conseguentemente assumere, anche a livello comunitario, al fine di conseguire un maggiore rigore nell'applicazione delle norme che tutelano i marchi ed i segni distintivi dei vari beni ed evitare che l'insistente attività fraudolenta delle organizzazioni criminali possa continuare a determinare ingannevoli imitazioni ed indicazioni suggestive in grado di confondere i prodotti fortemente caratterizzati, come l'IGP o in senso più ampio il made in Italy;
   se non convenga che occorrano rapide iniziative a livello globale, al fine di fronteggiare il fenomeno della contraffazione, che si scontra con la mancanza di una normativa, anche di contrasto, univoca per tutti i Paesi e con sistemi differenti per l'immissione dei prodotti sul mercato e per l'eventuale monitoraggio. (4-12378)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

produzione nazionale

accesso al mercato

denominazione di origine