ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12187

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 574 del 22/02/2016
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/00272
Firmatari
Primo firmatario: NASTRI GAETANO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 22/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 22/02/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12187
presentato da
NASTRI Gaetano
testo di
Lunedì 22 febbraio 2016, seduta n. 574

   NASTRI. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   l'11 aprile 2013, con una lettera inviata al direttore dell'Istituto penitenziario di Novara, il segretario provinciale del Sinappe-Sindacato nazionale autonomo di polizia penitenziaria di Novara, ha evidenziato la necessità di potenziare l'organico della polizia penitenziaria, in considerazione di una situazione di difficoltà che persiste da circa dieci anni, causata dell'elevata quantità di lavoro amministrativo e ordinario della segreteria;
   alla suesposta richiesta, confermata da parte dell'amministrazione, non è seguito nella fase successiva un comportamento corretto e idoneo dello svolgimento dell'attività volta ridurre il volume delle pratiche arretrata da parte di uno degli agenti di polizia penitenziaria chiamato a sostenere il lavoro della segreteria, il quale secondo quanto sostiene il segretario provinciale del Sinappe di Novara, anziché svolgere mansioni di segreteria ad egli assegnate, ha invece svolto compiti di tipo ordinario;
   tale condotta dello stesso operatore temporaneamente preposto, non sembra essere nuova secondo quanto risulta dalla medesima lettera, avendo infatti già in altre occasioni egli stesso, manifestato comportamenti difformi rispetto a quanto gli era stato attribuito, a cui si aggiunge anche una pratica di congedo straordinario non prevista, con le conseguenze della violazione dell'accordo locale sulla mobilità;
   il contenuto della risposta da parte del direttore dell'Istituto penitenziario di Novara, a seguito di quanto notificatogli dal medesimo sindacato sulla violazione degli accordi del personale applicato presso la segreteria, appare all'interrogante tuttavia essere in contraddizione rispetto ai rilievi critici espressi dal rappresentante sindacale, in considerazione che secondo la direzione dell'amministrazione del carcere novarese, attraverso una nota del 13 aprile 2013, l'operatore addetto temporaneamente all'ufficio di segreteria, stava svolgendo un semplice controllo sul sistema SGP1, (la banca dati per la gestione dei dati di tutto il personale, il cui accesso richiede una specifica formazione autorizzata) non ravvisando pertanto alcuna violazione degli accordi intrapresi e precedentemente riportati;
   la controreplica del segretario provinciale Sinappe, a seguito di quanto sostenuto dalla direzione dell'Istituto penitenziario suindicato, è apparsa ulteriormente critica e di netta contrarietà in considerazione che a giudizio del sindacato, per l'accesso al sistema SGP1, occorrono specifici corsi e autorizzazioni che necessitano oltre ad una apposita autorizzazione ministeriale, anche l'assegnazione di credenziali di accesso, (username password) e che pertanto il comportamento dell'operatore addetto temporaneamente alla segreteria, appariva di evidente irregolarità e di mancato rispetto dei regolamenti allo scopo previsti;
   a giudizio dell'interrogante, quanto suesposto dimostra un evidente stato di tensione e di ostilità nell'ambito dell'esercizio del funzionamento e dell'osservanza delle competenze previste all'interno del carcere di Novara, fra gli esponenti della polizia penitenziaria, il sindacato Sinappe e la dirigenza dello stesso istituto penitenziario;
   quanto si evince dalla corrispondenza, a parere dell'interrogante, evidenzia infatti una mancanza di serenità nello svolgimento di un'attività professionale le cui caratteristiche considerando l'ambiente in cui si svolge che sono di per sé già difficili e rischiose, necessitano di azioni volte a migliorare il livello di efficienza e che pertanto l'assenza di uno spirito di collaborazione fra i diversi reparti preposti all'interno della casa circondariale di Novara, dimostra come possa pregiudicarsi il regolare andamento dell'attività lavorativa;
   le ulteriori osservazioni indicate dalla dirigenza del medesimo istituto penitenziario, secondo le quali è necessario l'utilizzo del sistema SGP1 da parte del personale temporaneamente preposto all'ufficio di segreteria, per ridurre le pratiche arretrate di malattia arretrate da circa dieci anni, come previsto dalle disposizioni ministeriali, non sembrano inoltre, a giudizio dell'interrogante accertare la correttezza e l'osservanza delle norme previste, nonché l'esatta dinamica di quanto sia realmente accaduto e precedentemente esposto) –:
   quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;
   se sia a conoscenza della situazione conflittuale esistente all'interno dell'istituto penitenziario di Novara, fra la direzione amministrativa ed i rappresentanti della polizia penitenziaria e se pertanto non ritenga avviare un'indagine ministeriale al fine di stabilire con esattezza lo svolgimento di quanto esposto in premessa;
   se non ritenga infine opportuno prevedere in considerazione dell'elevata quantità di pratiche e documenti che sono in attesa di essere espletate da diversi anni, a causa dell'organico del personale evidentemente insufficiente, un potenziamento del corpo di polizia penitenziaria all'interno del carcere novarese, al fine di evitare il ripetersi di avvenimenti come quello esposto in premessa che dimostrano come le condizioni generali dell'intero sistema delle carceri italiane necessitano una profonda rivisitazione delle politiche d'intervento di sostegno e di maggiore efficienza a livello nazionale. (4-12187)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

stabilimento penitenziario

congedo straordinario

politica d'intervento