ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12164

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 572 del 18/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: MUCCI MARA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 18/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 18/02/2016
PRODANI ARIS MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 18/02/2016
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 18/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/02/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/02/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 03/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12164
presentato da
MUCCI Mara
testo di
Giovedì 18 febbraio 2016, seduta n. 572

   MUCCI, BARBANTI, PRODANI e RIZZETTO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   la Corte costituzionale, in data 19 gennaio 2016, ha deliberato l'ammissibilità di una richiesta di referendum abrogativo avente ad oggetto le seguenti disposizioni: articolo 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, «Norme in materia ambientale», come sostituito dal comma 239 dell'articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)», limitatamente alle seguenti parole: «per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale»;
   dalla Corte costituzionale, è atteso per il 9 marzo 2016 il giudizio su due conflitti di attribuzioni, per altrettanti quesiti referendari, avente ad oggetto la disposizione di cui sopra. Nel caso la Consulta dovesse ritenere ammissibili i ricorsi presentati da 6 regioni, i cittadini italiani sarebbero chiamati ad esprimersi non solo sulla durata delle trivellazioni in mare, ma anche sul piano delle aree e sulla durata dei titoli per la ricerca e lo sfruttamento degli idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma;
   in base all'articolo 34 della legge n. 352 del 1970, «il Presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei ministri, indice con decreto il referendum, fissando la data di convocazione degli elettori in una domenica compresa tra il 15 aprile ed il 15 giugno»;
   la legge n. 352 del 1970 che regolamenta i referendum impedisce esclusivamente, come si desume dall'articolo 31, l'abbinamento tra referendum ed elezioni politiche;
   nella prossima primavera sono almeno 1.343 i comuni italiani che andranno al voto nelle elezioni amministrative e, tra questi, 13 città che vantano una popolazione superiore a 100.000 abitanti: Bologna, Bolzano, Cagliari, Latina, Milano, Napoli, Novara, Ravenna, Rimini, Roma, Salerno, Torino e Trieste;
   il «codice di buona condotta sui referendum», adottato dalla Commissione di Venezia (Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto) nel 2007 e fatto proprio dal Consiglio d'Europa, prevede che le autorità amministrative, ivi incluso il Governo, devono rispettare il proprio dovere di neutralità nell'organizzazione del voto referendario;
   il medesimo codice prevede che le autorità devono fornire informazioni obiettive agli elettori, ai quali deve essere messo a disposizione con sufficiente anticipo il testo sottoposto a referendum nonché un rapporto esplicativo o del materiale imparziale da parte dei sostenitori e degli oppositori della proposta;
   fino ad oggi gli italiani non hanno praticamente mai ricevuto informazioni adeguate rispetto al tema oggetto del referendum né è al momento previsto un piano di comunicazione da parte del servizio pubblico radiotelevisivo;
   accorpare la data del voto referendario a quella delle elezioni amministrative a giudizio dell'interroganti rappresenterebbe la scelta più ragionevole e opportuna, al fine di consentire la libera formazione dell'opinione pubblica, di agevolare la partecipazione degli elettori, nonché evitare che ripetute e ravvicinate scadenze elettorali determinano un aumento dei costi amministrativi e della disaffezione dei cittadini;
   con una recentissima deliberazione il Consiglio dei ministri ha individuato il 17 aprile 2016 quale data di svolgimento del referendum cosiddetto «anti-trivelle», ed il 15 febbraio 2016 è stato adottato il conseguente decreto del Presidente della Repubblica, (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 febbraio) –:
   se il Governo abbia attentamente valutato, in occasione della decisione assunta in merito all'individuazione della data di svolgimento della consultazione referendaria, le esigenze rappresentate in premessa, e in particolare l'esigenza di garantire la massima informazione e la massima partecipazione dei cittadini, oltre al risparmio di risorse pubbliche, nonché i possibili effetti derivanti dai procedimenti avviati dinanzi alla Corte costituzionale, richiamati in premessa;
   se non intenda adottare iniziative normative per prevedere il necessario «accorpamento» della consultazione referendaria al primo turno delle elezioni amministrative, nei casi in cui ne sia previsto lo svolgimento nel medesimo anno. (4-12164)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

bilancio dello Stato

referendum

consiglio dei ministri