Legislatura: 17Seduta di annuncio: 569 del 15/02/2016
Primo firmatario: VITO ELIO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/02/2016
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 15/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 22/02/2017 ROSSI DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/02/2017
CONCLUSO IL 22/02/2017
VITO. —
Al Ministro della difesa
. — Per sapere – premesso che:
nel corso della seduta della Commissione difesa di giovedì 11 febbraio 2016, il rappresentante del Governo, Sottosegretario di Stato on. Domenico Rossi, rispondendo alla interrogazione n. 5-07577 dell'on. Basilio su un procedimento disciplinare attivato nei confronti di un delegato COCER (vicenda per la quale anche il sottoscritto ha presentato l'interrogazione n. 5-07495 alla quale il Governo ha risposto nel corso della seduta del 3 febbraio) ha dichiarato che «l'ufficiale incaricato, analizzando la pagina Facebook pubblica di una giornalista – autrice dell'articolo oggetto degli accertamenti, pubblicato sul quotidiano Libero – è risalito ai profili Facebook, anch'essi pubblici, dei militari interessati, rilevando in tal modo condotte passibili di vaglio disciplinare;
l'affermazione del rappresentante del Governo appare di enorme gravità, per l'aspetto del controllo dei profili Facebook di giornalisti e militari –:
quali orientamenti intenda esprimere in merito all'accaduto e quali iniziative intenda assumere per evitare che, nella ricerca di condotte passibili di vaglio disciplinare dei militari e dei delegati Cocer, si possano ledere elementari principi e diritti costituzionali di libertà di stampa, di comunicazione e di espressione del pensiero. (4-12098)
Risposta. — Si confermano i contenuti delle risposte richiamate nell'atto dall'interrogante.
Si ribadisce, altresì, che in ambito Forza armata non viene svolta alcuna attività di monitoraggio dei profili del personale militare o di altri soggetti presenti sui social network.
Nel caso di specie, riconducibile al legittimo esercizio dell'azione disciplinare, condotta in ossequio alle garanzie individuate dall'ordinamento giuridico, non è stato peraltro violato alcuno dei diritti costituzionalmente garantiti tenuto conto che le informazioni acquisite da internet erano pubbliche.
In tale quadro, nell'ambito delle inchieste sommarie disposte ai sensi dell'articolo 530 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, si evidenzia che l'attività dell'ufficiale incaricato è consistita, tra l'altro, nell'acquisizione di documenti o altri mezzi di prova, nonché di ogni altro elemento di informazione utile alla definizione o all'accertamento dei fatti e all'individuazione delle cause che hanno determinato l'evento.
L'ufficiale inquirente, nell'ambito di tale cornice giuridica, ha individuato delle condotte di possibile rilevanza sotto il profilo disciplinare, che sono state segnalate ai rispettivi Comandanti di Corpo, competenti al vaglio disciplinare delle stesse.
Il Sottosegretario di Stato per la difesa: Domenico Rossi.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):professioni del settore delle comunicazioni
diritto costituzionale