ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12041

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 566 del 10/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: NICCHI MARISA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 10/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/02/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12041
presentato da
NICCHI Marisa
testo di
Mercoledì 10 febbraio 2016, seduta n. 566

   NICCHI e REALACCI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   il sentiero costiero di Galenzana, una spiaggia del comune di Campo nell'Elba e nel parco nazionale dell'Arcipelago Toscano, simbolo delle battaglie ambientaliste contro un mega-porto che si sarebbe voluto realizzare nella baia e la speculazione edilizia, è riportato nelle cartografie dell'Igm ufficiali della regione Toscana e del piano del parco nazionale dell'Arcipelago Toscano ed in quelle più recenti sulla sentieristica, ma questo non ha impedito ai proprietari di un vicino «agriturismo» di tentare ripetutamente, da più di 10 anni a questa parte, di occultare il sentiero prima con frasche e ginestra spinosa, poi con massi e piccole frane provocate, per impedire l'accesso a quella che sembra essere l'area che sembra star loro più a cuore: una ex fornace trasformata con modalità di dubbia legittimità in mini-appartamento;
   ora la chiusura del sentiero costiero per Galenzana, che negli anni si era trasformato anche nell'unico accesso alle altre spiagge dei Salandri, è diventata realtà, con la realizzazione di due staccionate: una al bivio dopo la chiesina, con un cartello che indirizza al «nuovo» sentiero realizzato, ed ampliato con mezzi meccanici e demolizione di muretti a secco, anche nella zona B del parco nazionale – per mandare i turisti verso Galenzana, l'altra proprio prima della discesa verso i Salandri;
   il sentiero costiero, che era stato restaurato negli anni ’90 grazie ad un'iniziativa di volontariato ambientale di Legambiente, patrocinata dall'Associazione albergatori elbani, dal comune di Campo nell'Elba e dalla Rai, è stato del tutto chiuso, con una staccionata e nuovo materiale vegetale scaricato dietro la seconda staccionata, a costituire una nuova barriera a protezione della « privacy» della fornace/miniappartamento;
   il percorso costiero chiuso, che sia il comando del Corpo forestale dello Stato di Marciana Marina che il Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano hanno più volte confermato, anche in occasioni pubbliche, promosse dallo stesso comune di Campo nell'Elba, essere un sentiero pubblico, come attesta la presenza di una discesa in cemento sul lato nord-occidentale della spiaggia, portava al vero accesso a Galenzana, reso impossibile da un crollo avvenuto negli anni 2.000, che ha costretto bagnanti ed escursionisti a realizzare un piccolo percorso alternativo. Anche questo tratto crollato, per il quale Legambiente, cittadini, turisti e altre associazioni hanno sollecitato più volte, anche con petizioni e manifestazioni, il ripristino negli anni passati, è stato lasciato degradare fino all'impercorribilità;  
   il percorso è stato chiuso con due staccionate che attestano a giudizio degli interroganti l'impossessamento di un sentiero cartografato; di conseguenza, la gente che vuole raggiungere i Salandri, a quanto consta agli interroganti, si sta creando pericolosi passaggi a danno della vegetazione protetta dal parco nazionale e di una zona speciale di conservazione e della zona di protezione speciale Monte Capanne e promontorio dell'Enfola;
   Legambiente ed altre associazioni hanno più volte invitato le precedenti e l'attuale amministrazione comunale di Campo nell'Elba a mettere fine a queste prepotenze, culminate negli anni passati anche in diversi abusi nella zona che hanno portato a sequestri e all'avvio di procedimenti penali, e a far riaprire e liberare, immediatamente, da occultamenti ed ostacoli il tratto costiero del sentiero che congiungeva Marina di Campo a Galenzana e divenuto l'unico accesso ai Salandri;
   lo stesso parco nazionale dell'Arcipelago Toscano, durante un incontro tenutosi nell'estate 2015 nella sala consiliare del comune di Campo nell'Elba, aveva annunciato che non avrebbe autorizzato nessun adeguamento per le costruzioni esistenti nell'agriturismo, se non si fosse risolta la problematica del libero accesso alla sentieristica dell'area di Galenzana, in particolare per quanto riguarda l'ampliamento e spostamento e la chiusura di sentieri più volte segnalati da escursionisti, turisti e da Legambiente;
   non appare chiaro se quanto realizzato e in corso di realizzazione sia conforme al piano urbanistico del comune, alla legge forestale della regione Toscana ed agli eventuali permessi rilasciati ed alle modalità previste di intervento per il taglio di macchia mediterranea;
   inoltre, si sta discutendo della creazione di un accesso per i mezzi motorizzati, alternativo a quello attuale che prevede il passaggio dal centro storico di Marina di Campo, ma che andrebbe ad interessare nuovamente la sentieristica esistente. Mentre i proprietari dei terreni confinanti con l'agriturismo sopra richiamato e Legambiente segnalano sconfinamenti di mezzi meccanici motorizzati e abbattimenti di vegetazione per tentare di ampliare sentieri esistenti al fine di permettere il passaggio di mezzi motorizzati e addirittura per creare nuovi percorsi nel bosco mediterraneo;
   intanto, agli immediati confini del parco nazionale e della ZC/ZPS sono in corso lavori di taglio e abbruciamento per ricostituire un ex uliveto e per i quali gli ambientalisti hanno fatto rilevare presunte irregolarità e possibili interventi su specie protette dalla cosiddetta «direttiva Habitat» –:
   se, risulti al Governo che per quanto realizzato ed in corso di realizzazione, sia stata effettuata una valutazione di incidenza, necessaria in un'area contigua ad un'area ZSC/ZPS e per lavori che interessano la macchia mediterranea e specie inserite nella cosiddetta direttiva Habitat;
   se quanto realizzato e in corso di realizzazione nell'area di cui in premessa sia conforme ai vincoli paesaggistici che ricadono sulla stessa e se si intendano assumere le iniziative di competenza per riaprire la sentieristica pubblica chiusa;
   se il parco nazionale dell'Arcipelago toscano abbia concesso i nulla osta relativi agli ampliamenti richiesti per le strutture presenti a Galenzana e se questi comportino anche un eventuale cambio di destinazione d'uso e se riguardino anche immobili eventualmente oggetto di condoni o sanatorie. (4-12041)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale

parco nazionale

protezione dell'ambiente