ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12040

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 566 del 10/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 10/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 10/02/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12040
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo di
Mercoledì 10 febbraio 2016, seduta n. 566

   PAGLIA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   si moltiplicano nelle ultime settimane i casi di licenziamento di delegati sindacali, in particolare iscritti alla CGIL;
   nella sola Emilia Romagna si contano quattro casi, tre dei quali nel comparto metalmeccanico e uno in quello chimico;
   il primo si è verificato alla Basell di Ferrara, dove è stato licenziato un rappresentante sindacale impegnato nella trattativa per il rinnovo del contratto integrativo, poi reintegrato dal giudice del lavoro per comportamento antisindacale;
   reintegrato dopo una vertenza è stato anche il secondo lavoratore, dipendente della Metalcastello di Castel di Casio (Bologna), prima licenziato per aver espresso durante una manifestazione un'opinione sull'azienda;
   ancora aperto è il caso di un dipendente della AOM di Pianoro (Bologna), licenziato durante una vertenza sindacale;
   l'ultimo in ordine di tempo è il licenziamento di un delegato della Elettrondata di Solignano di Castelvetro (Modena), in un contesto di ristrutturazione aziendale, motivato come esubero di personale nell'ufficio tecnico;
   ci si chiede se possa essere ritenuto normale l'allontanamento dal posto di lavoro di rappresentanti eletti dai lavoratori, e non invece una forma di intimidazione, tanto più forte in un contesto di crisi non rientrata della produzione industriale;
   questo è tanto più vero quando all'origine dei licenziamenti ci sia l'esercizio della libertà di opinione, tanto più se ciò accade in un contesto di vertenza sindacale aperta;
   non esiste libertà sindacale, tutelata dall'articolo 39 della Costituzione, che non passi per la tutela dei lavoratori impegnati come rappresentanti sindacali;
   la piena tutela dei rappresentanti sindacali, soprattutto nel contesto della contrattazione o di vertenze aperte, dovrebbe essere interesse non solo delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori, ma anche della stessa parte datoriale e soprattutto del Governo, nel momento in cui si dice di voler investire sulla rappresentanza e sulla contrattazione decentrata;
   un così elevato numero di licenziamenti di delegati in una sola regione a giudizio dell'interrogante va interpretato come un segnale della tendenza a non accettare un conflitto regolato sui luoghi di lavoro;
   tale conflitto, strettamente unito al tema della rappresentanza, ha invece contribuito a non disperdere la capacità industriale del Paese più di quanto sia comunque accaduto –:
   se sia a conoscenza di licenziamenti di delegati sindacali in altre regioni italiane;
   se non ritenga di dover intraprendere, per quanto di competenza, una forte iniziativa politica per chiarire che in questo Paese c’è alcuno spazio per la violazione dei diritti dei lavoratori, a partire da quello alla rappresentanza e alla libertà di espressione e di iniziativa sindacale.
(4-12040)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto del lavoro

licenziamento

rappresentanza del personale