ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12032

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 566 del 10/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: PISICCHIO PINO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 10/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 10/02/2016
Stato iter:
31/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/03/2017
ROSSI DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 31/03/2017

CONCLUSO IL 31/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12032
presentato da
PISICCHIO Pino
testo di
Mercoledì 10 febbraio 2016, seduta n. 566

   PISICCHIO. — Al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   una circolare emanata dallo Stato Maggiore dell'Esercito istitutiva solo per il personale della categoria graduati il copricapo fez;
   il fez entra nella tradizione bersaglieresca solo nel 1855, quale cimelio donato dagli zuavi pertanto, non risulta appartenente alla tradizione delle uniformi italiane essendo proveniente e rievocativo degli eserciti ottomani algerini;
   i colori della tradizione bersaglieresca sono tutti espressi nel più gradito e rinnovato basco di specialità;
   negli anni con il passaggio all'Esercito professionale, incontrando il favore del personale, non viene più usato;
   le categorie dell'Esercito italiano risultano quattro: la Truppa, non in servizio permanente; i graduati; i sottufficiali; gli ufficiali e se indossato da una sola categoria tra quelle in servizio permanente della stessa specialità, produce una evidente ed illogica disparità;
   per foggia e colore si attagliava più ad un giovinetto quali erano i militari di leva appartenenti alla categoria della truppa;
   in un periodo che suggerisce tagli alle spese, la Difesa dovrebbe evitare a giudizio dell'interrogante, di spendere illogicamente, senza necessità alcuna ulteriori risorse per l'approvvigionamento dei fez, tenuto conto inoltre, che le spese si sommano comunque a quelle già sostenute per i baschi e a quello del berretto rigido che peraltro è stato già distribuito e non sarà calzato in quanto le prescrizioni lo vedranno sostituito dal fez;
   l'introduzione del fez oltre a non soddisfare le aspettative del personale, appare non adatto alle attività operative in effetti la cosiddetta ricciolina di colore turchino, ciondolando dietro le spalle è facilmente impigliabile al resto dell'affardellamento e alla tracolla dell'arma in dotazione;
   gli appartenesti alle forze armate si trovano ad agire sempre più spesso in scenari quali quello di Roma Capitale, vedasi l'operazione strade sicure, contraddistinto dalla presenza di popolazione eterogenea con usi, costumi, cultura e religione talvolta molto differenti e in tal contesto, l'eventuale presenza di segni esteriori quale il fez, evidentemente riconducibile per provenienza geografica alle culture arabe, potrebbe suscitare un senso di sfida o diffidenza/discredito ad appartenenti ad altri Paesi che per motivazioni religiose culturali disapprovano;
   in effetti è possibile che siano riconducibili alla simbologia fascista e in particolare il fez calzato da alcuni di essi per le vie cittadine –:
   se il Ministro interrogato conosca le ragioni per cui tra i bersaglieri in servizio permanente sia operante tale disparità di cui in premessa;
   se intenda assumere iniziative per rimuovere gli ostacoli che si abbattono negativamente sul morale del personale del ruolo Graduati;
   se il Ministro non intenda intervenire rapidamente sulla questione, eliminando ogni possibilità di spreco di risorse. (4-12032)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 31 marzo 2017
nell'allegato B della seduta n. 771
4-12032
presentata da
PISICCHIO Pino

  Risposta. — Nel merito dei quesiti posti, va rammentato che in tutte le Forze armate/Arma dei carabinieri esistono differenze nelle uniformi delle diverse categorie, funzionali a rinsaldare, nel segno di una forte continuità tra passato e presente, i sentimenti di appartenenza e di affetto che accomunano il personale che ha indossato e indossa un'uniforme. Sicché, l'uso del fez da parte dei militari di truppa dei bersaglieri, peraltro (sostenuto con entusiasmo dall'Associazione nazionale del corpo, ben lungi dal produrre una «disparità di trattamento tra le categorie dell'Esercito italiano», tende a non disperdere i simboli di natura storica e tradizionale, rinsaldando lo spirito di corpo tra appartenenti alla stessa Specialità.
  Nello specifico, il fez entra «in servizio» come copricapo della specialità dei bersaglieri fin dal 1855, allorquando gli zuavi, reparti Speciali del Corpo di spedizione francese in Crimea, entusiasmati dal Valore e dal coraggio dimostrati dai «Fanti Piumati» durante la battaglia della Cernaia, gli offrirono, in segno di ammirazione, il loro copricapo. Da allora il fez ha caratterizzato la specialità, unitamente al cappello piumato, divenendo ulteriore emblema di orgoglio e distinzione ed è stato indossato dai bersaglieri nel corso delle guerre risorgimentali, nei conflitti mondiali, della guerra di liberazione e in tutte le operazioni militari successive, entrando quindi a pieno titolo nella tradizione uniformologica italiana.
  Tradizione che trova peraltro riscontro, a livello normativo, in una circolare diramata dallo Stato maggiore dell'esercito – reparto impiego delle Forze nell'ottobre 2015, che sancisce l'uso del fez per tutti i militari di truppa, graduati inclusi, perfezionata nel febbraio 2016 a seguito di un contributo di pensiero della categoria «D» del Cocer, sospendendone l'uso per il solo grado apicale di caporal maggiore capo scelto.
  Ciò detto, con riferimento all'aspetto economico richiamato nell'atto di sindacato ispettivo in esame, si rappresenta che la distribuzione del fez, il cui costo ammonta a 14,85 euro, avviene in sostituzione della distribuzione del berretto rigido, il cui costo è di 51,05 euro e, pertanto, non rappresenta una «spesa illogica», bensì un significativo risparmio (36,2 euro ogni graduato) peraltro in linea con la politica di contenimento delle spese che il Dicastero persegue.
Il Sottosegretario di Stato per la difesaDomenico Rossi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

esercito professionale

usi e costumi

religione