ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11634

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 546 del 13/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 13/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 13/01/2016
Stato iter:
11/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/03/2016
BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/03/2016

CONCLUSO IL 11/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11634
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Mercoledì 13 gennaio 2016, seduta n. 546

   RAMPELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   nel mese di dicembre 2015 è stata disposta la sospensione di un dirigente del sindacato autonomo di polizia (Sap) in seguito alle dichiarazioni rese dallo stesso nel corso di una puntata della trasmissione televisiva «Ballarò»;
   i motivi della sospensione sarebbero da rinvenirsi in notizie ritenute false e tendenziose circa gli equipaggiamenti delle forze dell'ordine, che il dirigente aveva dichiarato essere estremamente precari ed insicuri;
   il sindacato ha espresso il proprio pieno sostegno al dirigente sospeso, e ha ribadito la veridicità delle sue affermazioni riguardo all'inadeguatezza dell'equipaggiamento utilizzato dai poliziotti, con specifico riferimento sia ai giubbotti antiproiettile, molti dei quali scaduti, sia alle armi obsolete, sia alle autovetture di servizio deteriorate, sia il logoramento dei caschi protettivi;
   secondo il Sap il provvedimento disciplinare di sospensione firmato dal capo della polizia contiene gravi elementi di falsità, che sono stati determinanti ai fini della decisione dell'allontanamento del dirigente;
   i sospetti ed i timori evidenziati dal Sap sono determinati dal fatto che quanto accaduto in realtà sia stato organizzato volutamente e con scopo intimidatorio per inibire quella parte dei componenti delle forze dell'ordine che stanno denunciando le condizioni di inadeguatezza ed estrema precarietà con le quali operano quotidianamente al servizio della comunità e a tutela della nazione;
   le criticità segnalate dal dirigente del Sap, inoltre, si collocano all'interno di un contesto di elevato rischio per la sicurezza nazionale cui consegue la necessità di una capillare sorveglianza del territorio, in considerazione delle costanti minacce del terrorismo internazionale di matrice islamica;
   il Sap ha anche rilevato come al collega sospeso non sia stato notificato alcun atto relativo a procedimento penale, ma, come suesposto, gli sia meramente stata notificata una sospensione dal servizio per motivi disciplinari, peraltro inapplicabile se si valutano le disposizioni degli impiegati civili dello Stato e non la speciale e posteriore normativa prevista per la polizia di Stato;
   la vicenda esposta ripropone le difficili condizioni in cui operano gli agenti di polizia proprio mentre la sicurezza di tutti i cittadini, e quindi in primo luogo quella delle forze dell'ordine, è maggiormente a rischio –:
   quali siano gli orientamenti del Ministro in merito ai fatti descritti in premessa, con particolare riferimento sia alla sospensione del dirigente sia alle dotazioni strumentali e di mezzi in uso alle forze di polizia, e quali iniziative intenda assumere al fine di garantire la congruità e l'efficacia delle stesse. (4-11634)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 11 marzo 2016
nell'allegato B della seduta n. 588
4-11634
presentata da
RAMPELLI Fabio

  Risposta. — La vicenda su cui verte l'interrogazione ha origine lo scorso mese di dicembre 2015, allorquando il capo della polizia, su motivata proposta del questore di Roma, ha sospeso cautelarmente dal servizio un dipendente avente la qualifica di assistente capo.
  Il provvedimento è stato motivato da gravi motivi disciplinari anche alla luce del grave pregiudizio arrecato dal predetto all'immagine e al prestigio dell'Amministrazione in ragione dell'ampia risonanza mediatica dell'episodio che si riassume brevemente di seguito.
  L'assistente capo, in divisa, con voce camuffata e il volto oscurato, ha reso un'intervista mandata in onda durante la trasmissione televisiva di Rai 3 «
Ballarò», nel corso della quale ha rilasciato dichiarazioni non autorizzate su argomenti riservati, mostrando ai giornalisti materiale obsoleto e deteriorato in dotazione alla polizia di Stato.
  Dalla ricostruzione dei fatti è stato possibile appurare che il dipendente aveva prelevato materiale di vecchio tipo per poi esibirlo durante l'intervista.
  Per quanto sopra, si ritiene che il provvedimento in questione sia stato adottato in corretta applicazione della normativa vigente.
  Si soggiunge che, in considerazione della grave condotta posta in essere, l'assistente capo è stato altresì denunciato alla procura della Repubblica per i reati di peculato, abuso d'ufficio e diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico nonché per abbandono del posto di servizio.
  Quanto, invece, all'inadeguatezza delle attrezzature in dotazione alla polizia di Stato, si informa che è in atto un generale ricambio ed ammodernamento delle dotazioni complessive, in particolare, dei giubbetti antiproiettile.
  In proposito, l'articolo 1, comma 967, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato», ha istituito nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze un fondo con una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro per l'anno 2016, destinato all'ammodernamento delle dotazioni strumentali e delle attrezzature anche di protezione personale in uso alle Forze di polizia e al Corpo nazionale dei vigili del fuoco. La stessa disposizione ha autorizzato, sempre per l'anno 2016, la spesa di 10 milioni di euro per il rinnovo e l'adeguamento della dotazione dei giubbetti antiproiettile della polizia di Stato.
  Riguardo a questo specifico aspetto, si sottolinea che già nel 2014, grazie alle risorse finanziarie messe a disposizione nello stesso anno dal «cosiddetto decreto stadi» (decreto-legge n. 119 del 2014, convertito dalla legge n. 146 del 2014), è iniziato il programma di sostituzione dei giubbetti antiproiettile esterni, per i quali – in relazione all'approssimarsi del decimo anno di vita – non sarebbe stata più operante la garanzia offerta dalla casa produttrice.
  Sul punto è necessario chiarire che la scadenza decennale riguarda soltanto il profilo giuridico dell'azionabilità della garanzia, ma non determina affatto la perdita automatica del requisito balistico del giubbetto, ragion per cui non viene messa in pericolo l'incolumità dell'operatore.
  Il giubbetto può essere di regola utilizzato anche oltre il termine di dieci anni a seguito dell'effettuazione di test balistici. Nonostante ciò, l'amministrazione della pubblica sicurezza ha, comunque, deciso di procedere alla sostituzione dei giubbetti alla scadenza della garanzia.
  In particolare, nel 2015 sono già stati distribuiti 3.216 nuovi giubbetti, e, a cominciare dai primi mesi del 2016, ne verranno distribuiti ulteriori 13.000.
  Si informa, inoltre, che per il breve periodo in cui i dispositivi resteranno in uso agli operatori anche dopo il termine della predetta garanzia dei dieci anni, in attesa dell'arrivo dei nuovi, si sta provvedendo ad effettuare, presso il banco di prova di Gardone Val Trompia, in provincia di Brescia, prove a fuoco su un campione significativo, al fine di testare il mantenimento del requisito balistico.
  A tale riguardo, si rappresenta che i giubbetti prodotti nel 2005 hanno superato le prove ed è stata pertanto concessa una proroga d'uso per il tempo necessario al rinnovo delle dotazioni.

Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza pubblica