ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11585

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 544 del 11/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: MAZZIOTTI DI CELSO ANDREA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 11/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 11/01/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11585
presentato da
MAZZIOTTI DI CELSO Andrea
testo di
Lunedì 11 gennaio 2016, seduta n. 544

   MAZZIOTTI DI CELSO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   la gestione del servizio biglietteria e dei servizi aggiuntivi del circuito archeologico «Colosseo, Foro romano e Palatino» è affidata fin dal 1997 in concessione a un'associazione temporanea di imprese, di cui fanno parte attualmente Mondadori Electa e CoopCulture. Il raggruppamento temporaneo è risultato, infatti, aggiudicatario della gara relativa al bando pubblicato nel foglio delle inserzioni n. 245 della Gazzetta Ufficiale del 18 ottobre 1996;
   il rapporto di concessione è regolato dall'atto di concessione per i servizi aggiuntivi n. 6952 del 4 agosto 1997 che l'interrogante ha potuto visionare;
   tale atto, nel definire tra le attività collaterali ai servizi aggiuntivi la gestione della biglietteria e della prenotazione degli ingressi, prevedrebbe un canone fisso di concessione annua di 300 milioni di lire ed una quota percentuale del 30,2 per cento sul fatturato annuo lordo (iva esclusa) realizzato nella gestione del servizio;
   la concessione è stata rinnovata nel 2001 e nel 2005 attraverso rispettivamente, gli atti n. 8618 del 3 agosto 2015 e n. 25 del 14 luglio 2015, che confermano i canoni fissi e percentuali stabiliti nel 1997;
   dal 1o gennaio 2011 la gestione del servizio biglietteria e dei servizi aggiuntivi del circuito archeologico «Colosseo, Foro romano e Palatino» avviene, a quanto consta all'interrogante, in assenza di atti formali, anche, ma non solo, a causa della promessa revisione e attesa emanazione delle linee guida;
   alla base della rilevazione della direzione generale bilancio-servizio III-ufficio di statistica del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, risulta all'interrogante che gli incassi dei vari servizi aggiuntivi previsti nel circuito archeologico «Colosseo, Foro romano e Palatino» (audioguide, bookshop e vendita di gadget, prenotazioni/prevendite e visite guidate) sono stati, dal 2001 a oggi pari a circa 74 milioni di euro, dei quali meno di 9 milioni di euro sono entrati nelle casse della Soprintendenza (circa il 12 per cento del totale);
   in particolare, dal 2011 a oggi, anni in cui non risultano all'interrogante atti formali che regolano la concessione rinnovata e poi prorogata, sono stati più di 35 milioni di euro gli incassi lordi dai servizi aggiuntivi. Una cifra pari a circa la metà dell'incasso totale dal 2001 a oggi, da cui la Soprintendenza ha tratto ricavi per circa l'11,2 per cento (meno di 4 milioni di euro);
   dai dati disponibili dal 2001 sul sito del Ministero, pare desumersi che alcune voci dei servizi aggiuntivi come le audioguide, le prenotazioni, le prevendite e le visite guidate, non hanno portato alcun introito o introiti pressoché nulli nelle casse dello Stato;
   nel complesso, le percentuali dei ricavi della Soprintendenza appaiono, a giudizio dell'interrogante, molto lontane da quel 30,2 per cento del fatturato annuo lordo dai servizi aggiuntivi pattuito negli atti di concessione e di rinnovo;
   l'articolo 2 del decreto ministeriale 24 marzo 1997, n. 139, (regolamento recante norme sugli indirizzi, criteri e modalità di istituzione e gestione dei servizi aggiuntivi nei musei e negli altri istituti del Ministero per i beni culturali e ambientali) premette che i servizi possono essere affidati in concessione ove finanziariamente convenienti e dunque qualora, da soli ovvero abbinati ad altri, producano all'amministrazione concedente aumenti di proventi, nuovi proventi o minori costi;
   rispondendo il 4 novembre 2015 scorso all'interrogazione a risposta immediata in Assemblea n. 3-01810 presentata dall'interrogante, il Ministro interrogato ha ammesso la necessità di correggere profondamente il sistema dei servizi aggiuntivi e ha annunciato che, «per dare trasparenza alle gare, per finire il regime delle proroghe e soprattutto per fare in triodo che ci sia una maggiore quota di proventi che restano nelle casse della pubblica amministrazione rispetto a quello dei concessionari», è in fase di ultimazione la gara Consip per la bigliettazione, che non sostituisce la bigliettazione in sito, ma che darà vita a un sito capace di gestire la bigliettazione on-line a livello nazionale;
   quanto ai servizi aggiuntivi, entro il primo semestre del 2016 saranno avviate le gare Consip per i servizi aggiuntivi sulla base di un progetto scientifico preparato dai direttori dei musei, oggi a detta del Ministro esclusivamente appaltato al concessionario;
   l'atto di concessione e i conseguenti rinnovi riguardanti i servizi aggiuntivi del circuito «Colosseo, Foro romano e Palatino» presi in visione prevedono esplicitamente l'impegno a rispettare scrupolosamente il contenuto scientifico dei testi forniti dalla Soprintendenza e, pur riservando al concessionario la facoltà di adattamento per finalità divulgative e commerciali, già recano l'obbligo del «visto si stampi» del soprintendente prima della pubblicazione;
   si teme che le annunciate nuove procedure possano portare, nelle more di una completa attuazione, a nuove proroghe non scritte, come tra l'altro già avvenuto in passato;
   si apprende da notizie di stampa che la soprintendenza archeologica speciale di Roma, sotto la cui responsabilità ricade il circuito archeologico «Colosseo, Foro romano e Palatino», non avrebbe destinato nel bilancio 2016 alcuna risorsa per le attività di manutenzione, nonostante la richiesta dei tecnici di un finanziamento di almeno 1,5 milioni di euro. Nel 2015, per la stessa attività, la soprintendenza aveva stanziato 600 mila euro;
   in una conferenza stampa, tenutasi il 22 dicembre 2015, il soprintendente della soprintendenza archeologica speciale di Roma, Francesco Prosperetti, in carica dal febbraio 2015, ha motivato lo «zero nella casella degli interventi di manutenzione» come «un voto di condotta a chi era solito richiedere soldi senza presentare progetti adeguati». Il sopraintendente ha poi aggiunto: «Non nego che qua siano tutte persone perbene e con un'esperienza annosa della gestione del patrimonio per cui ormai lo fanno a naso. Da trent'anni, la soprintendenza è stata gestita sulla base di un rapporto fiduciario che si è stabilito tra funzionari, dirigenti e ditte appaltatrici»;
   il reperimento di risorse aggiuntive dai servizi oggi affidati in concessione ai privati a condizioni non proprio vantaggiose per lo Stato è doveroso anche alla luce della forte esigenza di manutenzione dei monumenti –:
   se non ritenga opportuno chiarire quanto esposto in premessa relativamente alle percentuali di incasso previste dalla concessione a favore della soprintendenza e quelle effettivamente incassate;
   per quale motivo la sovrintendenza abbia percepito a quanto consta all'interrogante solo l'11,9 per cento del fatturato e non il 30,2 per cento contrattualmente previsto;
   se, in assenza di atti formali, ritenga pienamente rientrante nei vincoli di legge la situazione e le condizioni di proroga della concessione dei servizi aggiuntivi del circuito archeologico dal 1o gennaio 2011 e non ritenga invece necessario intraprendere iniziative per quanto di competenza recuperare la differenza tra quanto percepito dal Ministero e la suddetta percentuale del 30,2 per cento;
   quali iniziative intenda intraprendere, oltre al percorso di gare già annunciato, per ottenere maggiori incassi dai servizi aggiuntivi per finanziare la manutenzione dei monumenti e dei musei.
(4-11585)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio

prestazione di servizi

concessione di servizi