ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11563

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 542 del 22/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 22/12/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/12/2015
FAVA CLAUDIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/12/2015
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/12/2015
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/12/2015
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/12/2015
NICCHI MARISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/12/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 22/12/2015
Stato iter:
08/06/2016
Fasi iter:

RITIRATO IL 08/06/2016

CONCLUSO IL 08/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11563
presentato da
PALAZZOTTO Erasmo
testo di
Martedì 22 dicembre 2015, seduta n. 542

   PALAZZOTTO, SCOTTO, CLAUDIO FAVA, COSTANTINO, MARCON, FRATOIANNI e NICCHI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   negli ultimi mesi si è registrato un aumento delle notifiche di respingimenti differiti a cittadini d'Africa subshariana arrivati nei porti italiani;
   tale aumento è stato rilevato grazie all'attività delle numerose associazioni italiane presenti sul territorio in attività di assistenza giuridica e sociale ai migranti sbarcati sul territorio italiano e nell'ambito del sistema Hotspost, le quali, riunite nel tavolo nazionale asilo hanno espresso – in una lettera al Ministro dell'interno – grande preoccupazione sull'applicazione nei centri di sbarco e nei punti di accoglienza di prassi contrarie alla normativa interna e internazionale;
   tali preoccupazioni sarebbero state confermate in un recente reportage della tv belga RTBF, in cui si sarebbe evidenziata la diffusione della pratica di respingimenti differiti sulla sola base discriminante della nazionalità;
   il Consiglio italiano per rifugiati, in data 3 dicembre 2015, ha denunciato le cattive prassi introdotte in Italia in concomitanza con l'apertura del primo hotspot a Lampedusa, in particolare in ordine alla notifica di provvedimenti di respingimento differito e la non ammissione alle procedure di asilo di alcune specifiche nazionalità (specificamente persone provenienti dal Gambia, Senegal e Mali);
   come denunciato in un comunicato dall'associazione ARCI un numero importante di persone a cui è stato notificato un respingimento in differita sono di nazionalità gambiana;
   nella road map italiana sull'immigrazione, a pagina 12 si evince che un accordo in tal senso sarebbe stato firmato. Nel documento in particolare si legge: «In questo contesto, un accordo tecnico con il Gambia è stato sottoscritto il 6 giugno 2015 e, al contempo, grazie al supporto da parte della rete diplomatica italiana all'estero, il Dipartimento di Pubblica Sicurezza sono stati stabiliti proficui contatti con le autorità competenti dei seguenti Paesi asiatici e africani, da cui originano consistenti flussi di immigrazione irregolare diretti verso l'Italia: Costa d'Avorio, Ghana, Senegal, Bangladesh e Pakistan»;
   l'11 novembre 2015 il quotidiano spagnolo El Pais pubblicava un reportage sulle gravi condizioni che spingono i gambiani a lasciare il Paese, i quali meriterebbero protezione in base alla Convenzione di Ginevra sui rifugiati;
   nel rapporto 2014-2015 di Amnesty international si ricorda che in Gambia il presidente Yahya Jammeh ha festeggiato il suo 20o anno al potere nel 2014. Due decenni caratterizzati da una forte intolleranza nei confronti del dissenso, in cui giornalisti, oppositori politici e difensori dei diritti umani hanno continuato a essere vittime di intimidazioni e tortura. Il 2014 è terminato con un tentativo di colpo di Stato nella notte del 30 dicembre, che ha portato a decine di arresti e a un duro giro di vite sugli organi di stampa;
   il 22 luglio 2014 in molti Paesi del mondo organizzazioni non governative come Amnesty international, Article 19 Afrique de l'Ouest, Rencontre africaine pour la défense des droits de l'homme e la comunità gambiana in esilio hanno organizzato proteste e manifestazioni per ricordare il colpo di Stato che ha portato al potere il presidente Yahya Jammeh e per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla terribile situazione dei diritti umani in Gambia, dove la gente teme di subire un arresto arbitrario e dove la tortura e la scomparsa degli oppositori sono una pratica ricorrente;
   il Governo del Gambia, nel novembre 2014, ha vietato ai 2 ispettori dell'ONU, Christof Heins (sudafricano, relatore speciale sulle esecuzioni extra-giudiziali, sommarie o arbitrarie) e Juan Mandes (statunitense, relatore speciale sulla tortura), l'accesso al braccio della morte nelle galere di Banjul, la capitale del Gambia. Heins e Mandez volevano entrare nell'ex colonia britannica per indagare su torture ed esecuzioni di attivisti, giornalisti e oppositori politici, uccisioni extragiuridiziarie. I 2 sono rimasti nel Paese dal 3 al 7 novembre 2014 e hanno raccolto molte informazioni in proposito: la pena di morte è stata reintrodotta nel 2012 e nell'immediato sono state uccise 9 persone;
   indipendente dagli accordi internazionali coi Paesi di provenienza, andrebbero garantite alle persone, al di là delle modalità di ingresso e di soggiorno, i diritti fondamentali come ad esempio, il diritto ad una difesa effettiva, diritto che, in base a quanto esposto in premessa, appare gravemente compresso;
   altrettanto può dirsi per il divieto di non refulement sancito all'articolo 33 della Convenzione di Ginevra, che esclude la possibilità di respingimenti collettivi che siano in qualsiasi modo collegati, esclusivamente, alla nazionalità. A questo riguardo, la dottrina più attenta ha sollevato dei seri dubbi di costituzionalità in ordine al respingimento differito per come previsto dal Testo unico immigrazione e la commissione De Mistura, già nel 2007, ne chiedeva una revisione profonda –:
   quanti siano i provvedimenti di respingimento differito emanati ai sensi del Testo unico sull'immigrazione, a partire dal settembre dell'anno in corso, e quale sia la nazionalità dei soggetti destinatari;
   se i Ministri interrogati non ritengano di chiarire il contenuto dell'accordo Italia-Gambia richiamato in premessa, con particolare riguardo agli aspetti connessi ad eventuali accordi di riammissione o comunque concernenti il trattamento (riconoscimento, rimpatrio) di cittadini gambiani presenti in Italia. (4-11563)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

politica migratoria

asilo politico