ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11472

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 537 del 16/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 16/12/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 16/12/2015
Stato iter:
13/12/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/12/2016
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/12/2016

CONCLUSO IL 13/12/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11472
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Mercoledì 16 dicembre 2015, seduta n. 537

   RAMPELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di difesa civile sono attribuiti al Ministero dell'interno in base al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e il dipartimento dei vigili del fuoco, soccorso pubblico e difesa civile svolge le proprie attività in questo ambito;
   il 22 novembre 2015 è stato pubblicato un articolo su un quotidiano di rilevanza nazionale con il titolo «Roma ha l'arma segreta contro gli attacchi chimici» nel quale è dettagliatamente descritto sia il sistema di controllo di prodotti chimici denominato SIGIS, sia chi lo detiene e chi è in grado di usarlo;
   inoltre è spiegato molto bene che i Vigili del fuoco di Roma, distribuiti nei vari distaccamenti, sono in grado di garantire la sicurezza dell'aria che si respira, soprattutto nell'evenienza di un attacco terroristico;
   nell'ultima parte dell'articolo si cita anche un altro strumento di riconoscimento delle sostanze chimiche, e l'articolo si chiude con la frase: «Il sistema antiterroristico è pronto»;
   da quanto sin qui esposto si evince chiaramente che ha avuto luogo una violazione del segreto applicato al piano di difesa civile, in quanto non solo sono stati rilevati alcuni dei mezzi in dotazione al personale dei Vigili del fuoco, ma è stato anche evidenziato come gli stessi vigili eseguano azioni antiterrorismo quotidianamente e nell'intero territorio della capitale –:
   se sia a conoscenza di quanto esposto in premessa, e se non ritenga di assumere le iniziative necessarie affinché sia immediatamente aperta un'indagine finalizzata ad accertare chi abbia divulgato tali notizie, anche al fine di garantire l'incolumità degli operatori dei vigili del fuoco. (4-11472)
* * *

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 13 dicembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 713
4-11472
presentata da
RAMPELLI Fabio

  Risposta. — Con l'atto di sindacato ispettivo indicato in esame, l'interrogante richiama l'attenzione su un articolo pubblicato sulla stampa quotidiana il 22 novembre 2015 che, nel riferire notizie in merito agli apparati di controllo di prodotti chimici in dotazione al corpo nazionale dei vigili del fuoco, avrebbe impropriamente rivelato aspetti del piano di difesa civile coperti da livelli di sicurezza.
  Ai fini dell'inquadramento generale della questione sollevata con l'interrogazione, si rappresenta preliminarmente che il corpo nazionale dei vigili del fuoco svolge un ruolo fondamentale nel contrasto dei rischi, convenzionali e non, derivanti dall'impiego dell'energia nucleare e dall'uso di sostanze batteriologiche, chimiche e radiologiche.
  Si tratta di rischi che evocano il fenomeno del fiorire e rinvigorirsi nel contesto internazionale di movimenti terroristici dotati di notevoli appoggi finanziari, costituenti una grave minaccia per la sicurezza e il futuro delle comunità occidentali.
  La moltiplicazione di tali ipotesi di rischio ha indotto il Ministero dell'interno ad elaborare strategie di prevenzione e pianificazione mirate al soccorso in scenari complessi in cui il corpo nazionale garantisce il soccorso specializzato con appositi nuclei, in caso di pericolo nucleare, batteriologico, chimico e radioattivo.
  In situazioni di crisi, è determinante il compito del comando provinciale dei vigili del fuoco cui spetta la direzione tecnica degli «interventi operativi di contatto» e la responsabilità circa l'isolamento della cosiddetta «area calda» nonché l'eventuale individuazione della cosiddetta «area tiepida».
  L'intervento del Corpo nazionale negli scenari di difesa civile avviene nell'ambito dei piani specificatamente predisposti in ambito provinciale con il coordinamento della prefettura. I componenti del comitato provinciale di difesa civile sono muniti di «nulla osta di sicurezza» e la relativa attività di pianificazione è, pertanto, sottratta alle comunicazioni alla stampa.
  I piani in questione, date le specifiche interconnessioni con la prevenzione di eventi di natura terroristica, sono peraltro richiamati dai corrispondenti piani nazionali e discendenti (antiterrorismo), nel cui ambito sono espressamente contenuti riferimenti alle fondamentali competenze del corpo nazionale, anch'essi sottratti alla divulgazione dato il contenuto riservato dei documenti.
  Venendo alla questione specificamente evidenziata con l'interrogazione, acquisite dettagliate informazioni direttamente presso il competente Comando provinciale dei vigili del fuoco di Roma, si rappresenta che il reportage pubblicato sulla testata giornalistica « Il Tempo» contiene notizie che non concretizzano affatto una rivelazione di notizie di divulgazione vietata.
  Il Corpo nazionale, nel corso degli anni, ha acquisito strumentazioni tecniche in grado di rilevare sostanze di tipo NBCR (nucleare, chimico, batteriologico e radiologico), tra le quali vi è anche l'apparato denominato SIGIS2, menzionato nell'interrogazione.
  Dalla data della sua acquisizione questo sistema viene utilizzato in tutti i contesti di « high visibility» e in particolare nei luoghi pubblici ed è facilmente riconoscibile e identificabile.
  Il suo impiego è stato oggetto anche di una campagna informativa effettuata nel 2014, in occasione delle operazioni eseguite nel porto commerciale di Gioia Tauro di transloading delle armi a caricamento speciale provenienti dalla Siria.
  In buona sostanza, l'articolo si limita a riportare indicazioni di ordine generale circa le competenze istituzionali del Corpo nazionale.
  In nessun modo il reportage riferisce – e non potrebbe essere diversamente – informazioni contenute nel piano provinciale di difesa civile approvato dalla prefettura di Roma, che stabilisce in maniera precisa le procedure da osservarsi nel corso di interventi di soccorso con appositi nuclei specializzati, in caso di pericolo nucleare, batteriologico, chimico e radioattivo per la tutela e la salvaguardia della collettività.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoGianpiero Bocci.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione civile

terrorismo

prodotto chimico