ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11332

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 533 del 01/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: BERNINI MASSIMILIANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/12/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2015
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2015
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2015
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 01/12/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11332
presentato da
BERNINI Massimiliano
testo di
Martedì 1 dicembre 2015, seduta n. 533

   MASSIMILIANO BERNINI, GALLINELLA, BENEDETTI, GAGNARLI e PARENTELA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   la cosiddetta «fuga dei cervelli» in ambito scientifico, riguardante l'espatrio delle migliori «menti» in cerca di occupazione all'estero, non sembra arrestarsi ed è generato dalla difficoltà dei ricercatori italiani di trovare un lavoro stabile e duraturo e/o a proseguire le sperimentazioni per le quali si sono formati e specializzati presso gli ambiti di ricerca pubblici o privati del nostro Paese. In questo momento pare difficile indurre cambiamenti strutturali tali da arrestare tale emorragia;
   il fenomeno è aggravato anche dal fatto che i ricercatori italiani sono indotti a pubblicare in lingua Inglese e soprattutto su riviste straniere, perché così previsto da un regolamento dello Stato italiano. Alla «fuga dei cervelli» si aggiunge quindi la «fuga delle idee» prodotte in Italia e pagate dai contribuenti italiani. In questo modo è evidente che si limita la possibilità del Paese di accedere a contributi scientifici fondamentali per lo sviluppo e la competitività delle imprese italiane;
   la ricerca in ambito forestale e del verde ornamentale non è esente da questa vera e propria emorragia. È quindi più che mai necessario promuovere iniziative per "trattenere" in Italia la conoscenza prodotta, onde evitare di perdere competitività sia sul piano nazionale che su quello internazionale;
   ciò che spinge studiosi e ricercatori italiani a pubblicare all'estero i risultati del proprio lavoro è legato alle regole di valutazione della ricerca stessa che si è date lo Stato italiano. In pratica il principale metodo di valutazione della ricerca è di tipo bibliometrico e prevede che un ricercatore debba avere il proprio lavoro citato, da altri ricercatori, in riviste scientifiche internazionali pubblicate quasi esclusivamente in inglese e dotate di Impact Factor (IF);
   l'IF è un sistema valutativo, made in USA, basato sul numero di «citazioni» che riceve ciascun articolo; i docenti universitari, i ricercatori e i relativi dipartimenti e istituti vengono valutati, per la loro carriera o per l'ottenimento di finanziamenti, principalmente attraverso questo sistema. Per comprendere le proporzioni basti pensare che la valutazione di articoli IF può portare ad ottenere fino a 75 punti, mentre la creazione di uno spin-off che dà lavoro e trasferisce i risultati nel nostro Paese, al massimo può portare un punto alla quantificazione dei risultati; Io stesso dicasi per tutti gli altri aspetti che richiedano sforzi organizzativi con ricadute benefiche sul territorio, sull'occupazione e sulla competitività che di fatto non vengono valutati ai fini dell’Impact Factor;
   ai fini della bontà di una ricerca dovrebbero essere valutati anche libri, didattica universitaria, articoli in riviste peer review, convegni scientifici e molto altro ancora, oltre alla capacità di proporre progetti concreti con ricadute dirette sul benessere dei cittadini oltre alla capacità di raccogliere e gestire risorse su scala locale, regionale, nazionale, europea e internazionale, nonché dell'abilità nel gestire team complessi e nel valorizzare le persone;
   è opinione degli interroganti che il sistema valutativo attuale, ossia incentrato quasi esclusivamente sull'IF spinge ad approfondire solo gli argomenti che possano incontrare l'interesse di colleghi ricercatori di altre nazioni, più che affrontare problematiche di interesse nazionale o regionale, ma anche a non investire tempo nella divulgazione del proprio operato in Italia;
   urge l'esigenza di migliorare il trasferimento di conoscenza tra chi la produce a chi può applicarla anche nel nostro Paese, in particolar modo per quelle discipline nelle quali gli studi hanno una rilevanza forzatamente legata alla situazione locale o nazionale, a causa di condizioni geografiche, stazionali, climatiche, socioeconomiche non riscontrabili in contesti internazionali, e tra queste si ribadisce il caso eclatante delle scienze forestali e ambientali;
   dare molto peso all'IF, soprattutto nel settore forestale e del verde ornamentale, può distorcere i contenuti dell'attività di ricerca allontanandoli dall'interesse dei cittadini e del territorio. Tra l'altro questo problema non riguarda solo l'Italia e neppure solo i settori citati. Basti sapere che anche il premio Nobel per la medicina del 2013, Randy Schekman durante l'assegnazione del premio, ha affermato: «Le principali riviste scientifiche distorcono il processo scientifico e rappresentano una “tirannia” che va spezzata»;
   per queste ragioni, le due riviste di riferimento che si rivolgono ai settori forestale e del verde ornamentale, rispettivamente «Sherwood Foreste» ed «Alberi Oggi» e «ACER», hanno promosso una petizione rivolta a chiedere il cambiamento del metodo di valutazione della ricerca italiana nel settore forestale e del verde ornamentale;
   la petizione è diretta alle istituzioni responsabili delle scelte attuali e nello specifico al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (MIUR), all'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR), al Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e al Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (ex CRA ora CREA) con l'obiettivo di prevenire la fuga delle idee e dei risultati che questi producono, modificando le regole di valutazione e includendo, con pari dignità la divulgazione dei risultati anche attraverso efficaci canali e strumenti di divulgazione in lingua italiana;
   la petizione di cui sopra ha raccolto 1.088 firme, provenienti da tutta Italia e da tutte le categorie di portatori d'interesse, compresi molti ricercatori che si trovano a dover rispondere al suddetto sistema di valutazione;
   l'appello è stato ripreso recentemente per raccogliere il sostegno da parte di associazioni, enti e gruppi di rappresentanza del settore e ad oggi ha ricevuto il sostegno ufficiale da parte di undici importanti associazioni quali:
    AALSEA (Associazione italiana arboricoltura da legno sostenibile per l'economia e l'ambiente);
    AFI (Associazione forestale italiana);
    AIEL (Associazione italiana energie agroforestali);
    AIFOR (Associazione italiana istruttori forestali);
   CoNalBo (Coordinamento nazionale imprese boschive);
   EFESC Italia (European Forestry and Environmental Skills Council);
   ETIFOR s.r.l. (Spin-off università di Padova);
   FMMF (Foresta modello delle montagne fiorentine);
   FSC Italia (Forest Stewardship Council);
   PEFC Italia (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes);
   Pro Silva Italia –:
   se ritenga fondate le osservazioni riguardanti la metodologia valutativa basata sull'IF sollevata dalle due importanti riviste forestali e sostenute attraverso la petizione che ha visto oltre mille sottoscrizioni l'adesione di 11 associazioni di settore;
   se consideri necessario assumere iniziative per assumere iniziative per rivalutare il «peso» della metodologia basata sull'IF nel determinare la carriera e i finanziamenti della ricerca, adottando metodi oggettivi che tengano conto anche di libri, convegni, attività didattiche, articoli o altri prodotti della divulgazione scientifica sviluppati in lingua italiana, e in caso affermativo, con quale iniziativa normativa;
   se non ritenga, opportuno intraprendere le iniziative di competenza finalizzate a facilitare l'accesso ai risultati della ricerca in ambito forestale e del verde ornamentale alle imprese e ai cittadini italiani. (4-11332)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

metodo di valutazione

azienda forestale

personale di ricerca