ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11330

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 533 del 01/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: GAGNARLI CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/12/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 01/12/2015
Stato iter:
11/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/03/2016
CESARO ANTIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/03/2016

CONCLUSO IL 11/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11330
presentato da
GAGNARLI Chiara
testo di
Martedì 1 dicembre 2015, seduta n. 533

   GAGNARLI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   la recente inaugurazione del Museo della Città di Cortona, dove sono collocati numerosi reperti provenienti dalle aree di Camucia negli anni passati oggetto di danneggiamenti collegati a cantieri edili, ha riproposto all'attenzione dell'opinione pubblica la vastità dell'area archeologica camuciese e la grande occasione perduta a causa dell'ignavia di chi doveva esercitare la tutela di tale patrimonio culturale;
   in una lettera inviata al Ministro interrogato, lo storico e studioso aretino Santino Gallorini ha ripercorso nel loro complesso le varie scoperte per rendere tutti consapevoli del danno ormai fatto e per cercare, quindi, di evitare che nel futuro accadano fatti simili;
   fin dall'Ottocento, scrive Gallorini, archeologi illustri o semplici abitanti, spesso in maniera casuale, hanno effettuato ritrovamenti di oggetti, di tombe, di epigrafi ed altri materiali davvero importanti. Si potrebbe accennare al tumulo funerario, detto il Melone di Camucia, scavato nel 1842 da Alessandro François, alla corniola con incise le lettere PEL I UST, alle tombe ad inumazione presso la Fonte di Boarco, contenenti bronzi, al sepolcro «con pietre grandissime» ed un «orciolo» rinvenuto presso la via per Cortona, all'epigrafe circolare su lastrone di arenaria, alle varie tombe romane alla cappuccina rinvenute nel XX secolo nelle proprietà Bistarelli e Schippa;
   di recente si sono aggiunte le più clamorose scoperte della cosiddetta Tabula Cortonensis, la ormai celebre lastra di bronzo contenente ben 40 righe di testo etrusco rinvenuta da Giovanni Ghiottini, e della vasta area sacra di Camucia situata a cavallo della strada statale 71, dopo il centro del paese, andando verso Terontola, un abitato immerso in un'area ricca di santuari e strutture culturali abbraccianti un vastissimo arco temporale;
   in due siti archeologici individuati, scrive lo storico aretino, lo scavo stratigrafico è stato fatto solo dopo che le ruspe avevano pesantemente devastato il contesto e quindi le testimonianze, che potenzialmente potevano essere restituite dalle aree archeologiche, sono state in buona parte distrutte (http://www.informarezzo.com);
   in questi giorni a Camucia si rinnova il rischio, per l'ennesima volta, di ripetere la distruzione o obliterazione di strutture archeologiche tardo etrusche, ed il comune di Cortona dovrebbe farsi portatore dell'interesse al recupero nei luoghi deputati alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico;
   è noto che, su chi dirige i siti archeologici e su chi vigila, vengono esercitate forti pressioni dettate dall'impulso imprenditoriale; tuttavia, sui due appezzamenti di territorio rimasti liberi che rientrano in quell'area di rilevanza archeologica individuata a monte e a valle della strada statale 71, uno pubblico (la Maialina) e uno privato, è necessario alzare il livello di attenzione;
   il sistema legislativo italiano prevede, con l'articolo 840 del codice civile, che «La proprietà del suolo si estende al sottosuolo, con tutto ciò che vi si contiene, e il proprietario può fare qualsiasi escavazione od opera che non rechi danno al vicino. Questa disposizione non si applica a quanto forma oggetto delle leggi sulle miniere, cave e torbiere. Sono del pari salve le limitazioni derivanti dalle leggi sulle antichità e belle arti, sulle acque, sulle opere idrauliche e da altre leggi speciali. In virtù di tale disposizione il proprietario del suolo non può opporsi ad attività di terzi che si svolgano a tale profondità nel sottosuolo o a tale altezza nello spazio sovrastante...»;
   a monte della strada statale 71 sono stati recentemente eseguiti, come previsto dal piano regolatore, dei saggi esplorativi sotto la supervisione della Sovrintendenza durante i quali ci sono stati dei primi ritrovamenti, prelevati e trasferiti altrove per il loro studio e datazione;
   si ritiene, insieme all'Associazione tutela Valdichiana ed allo storico aretino Santino Gallorini, che quest'area non debba essere sottratta alla comunità camuciese, che debba essere esplorata e recuperata al godimento pubblico e alla storia ed eventualmente trasformata in un parco archeologico fruibile a tutti –:
   se il Ministro interrogato non ritenga urgente intervenire, nell'ambito delle sue competenze, per assicurare un'efficace controllo delle tutele previste dalle leggi vigenti, al fine di salvaguardare questo ultimo fazzoletto dell'area sacra etrusca di Camucia da ulteriori cementificazioni.
(4-11330)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 11 marzo 2016
nell'allegato B della seduta n. 588
4-11330
presentata da
GAGNARLI Chiara

  Risposta. — Si riscontra l'interrogazione in esame, nella quale, con riferimento all'attuale situazione dell'area sacra etrusca di Camucia, nel comune di Cortona (Arezzo), si chiede di conoscere se il Ministero non ritenga di intervenire, nell'ambito delle sue competenze, per tutelare l'area archeologica e salvaguardarla «da ulteriori cementificazioni».
  Riguardo alla questione sollevata dall'interrogante, la Direzione generale archeologia, assunte informazioni dal competente ufficio periferico preposto alla tutela, ha informato che nell'area di Camucia, situata nel comune di Cortona, tra via Aldo Capitini, viale Antonio Gramsci e piazzale Europa, sono state avviate indagini archeologiche preventive a seguito di disposizioni impartite dalla Soprintendenza archeologia della Toscana con nota n. 14308 del 22 settembre 2015, proseguite dopo i risultati dei primi sondaggi.
  Gli scavi, in corso dal 17 dicembre 2015, sotto la direzione scientifica del funzionario responsabile, hanno portato al rinvenimento di strutture murarie e manufatti riferibili a un vasto e imponente complesso edilizio, connesso probabilmente con quanto già individuato in occasione di scavi condotti, nell'arco dell'ultimo ventennio, nelle adiacenti aree dei «I Vivai» e dell'attuale piazzale Europa.
  In merito alle questioni sollevate dall'interrogante, in particolare alla necessità di un'esplorazione dei contesti e del loro recupero per il godimento pubblico, si ritiene che, essendo ancora in corso lo scavo archeologico, eventuali iniziative future di tutela e valorizzazione potranno essere effettuate sulla base della maggiore conoscenza delle testimonianze emerse, acquisibile col completamento di questa fase di indagini.
  Il Ministero – confermando l'attenzione alle segnalazioni e alle istanze provenienti dal territorio – è quindi pienamente disponibile a fornire ogni aggiornamento sulla evoluzione della vicenda in occasione della eventuale presentazione di nuovi atti di sindacato ispettivo.
Il Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoAntimo Cesaro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del patrimonio

rete stradale

archeologia