ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11199

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 525 del 19/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: CORDA EMANUELA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 19/11/2015
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 19/11/2015
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 19/11/2015
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 19/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 19/11/2015
Stato iter:
09/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/02/2016
DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 09/02/2016

CONCLUSO IL 09/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11199
presentato da
CORDA Emanuela
testo di
Giovedì 19 novembre 2015, seduta n. 525

   CORDA, BASILIO, FRUSONE, RIZZO e TOFALO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   nella località di Domusnovas ha la sua sede operativa dal 2010 lo stabilimento della Rwm Italia munitions Srl, costola della Rheinmetall Defence, colosso tedesco degli armamenti;
   stando alle autorizzazioni rilasciate dalla provincia di Carbonia-Iglesias e dalla regione, la «Rwm munitions Italia srl» è subentrata nel 2010 alla «Società esplosivi industriali spa», che dal 2001, dopo aver prodotto per anni esplosivi da cava e per altri usi civili, era stata convertita a fabbrica per ordigni militari;
   in merito alle attività della Rwm munitions Italia srl, il 9 luglio 2015 è apparso su diversi siti giornalistici sardi un articolo alquanto sconcertante. Nello specifico viene rivelato che nella località sarda di Domusnovas vengono fabbricati ordigni destinati allo Yemen con l'utilizzo di materiale radioattivo. Si parla addirittura di uso di uranio impoverito per la fabbricazione delle bombe;
   un carico da Genova, trasportato dalla nave Jolly Cobalto, ha viaggiato a maggio 2015. Ordigni italiani esportati in Arabia Saudita. Ora in Yemen i sauditi stanno utilizzando le stesse tipologie di ordigni, compresi quelli all'uranio impoverito (che come è noto libera particelle fortemente cancerogene);
   le bombe, secondo un'inchiesta del sito Reported.ly (tradotta in italiano da ilPost.it) sono arrivate via Genova in Arabia Saudita proprio dalla fabbrica sarda. Da settimane vengono usate dall'esercito degli Emirati Arabi Uniti per radere al suolo San'a, capitale dello Yemen;
   come sarebbero finiti gli ordigni prodotti dalla Rwm munitions sugli aerei degli Emirati Arabi è un mistero per tutti. Ad acquistarle sarebbe stata una società di Abu Dhabi che assembla le bombe e le rivende agli eserciti della penisola araba. Ma non è dato sapere null'altro con certezza poiché si incontrano reticenze ovunque;
   la Rwm ha dal 2013 l'autorizzazione per esportare bombe Blu-109, che contengono uranio impoverito. Un esplosivo «insensibile» alle temperature e alle detonazioni accidentali. Proprio quello in cui sono specializzati nella fabbrica di Domusnovas. Impossibile sapere se nello stabilimento vengano prodotti i componenti per questo tipo di bombe –:
   se il Governo sia a conoscenza di questo report e se abbia disposto tutte le verifiche per andare a fondo della questione, considerata la gravità di un operato del genere e soprattutto se le bombe utilizzate adesso in Yemen siano le bombe italiane e perché l'Italia esporti questo tipo di materiale bellico verso un Paese in guerra. (4-11199)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 9 febbraio 2016
nell'allegato B della seduta n. 565
4-11199
presentata da
CORDA Emanuela

  Risposta. — In relazione all'interrogazione parlamentare in oggetto, si segnala che questo Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale non ha autorizzato la movimentazione di ordigni e materiali bellici all'uranio impoverito che sarebbero stati utilizzati in Arabia Saudita.
  Si precisa, altresì, che la legislazione nazionale di settore (legge n. 185 del 1990 e successive modificazioni) prevede che sistematiche e ponderate valutazioni caso per caso vengano effettuate ogniqualvolta le esportazioni di materiali d'armamento riguardino destinazioni sensibili, imponendo di acquisire tutte le necessarie informazioni e garanzie circa l'impiego finale delle forniture, alla luce della tipologia dei materiali in oggetto.
  La normativa italiana relativa alle autorizzazioni dei materiali di armamento – prevedendo un sistema assai articolato di criteri, procedure e adempimenti – si caratterizza per essere, a livello sia europeo che internazionale, una delle legislazioni più rigorose in materia.
  Alla luce di quanto sopra esposto, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale non ha autorizzato, di fronte al deteriorarsi della situazione in Yemen, alcun tipo di esportazione verso tale Paese. L'Italia non solo si conforma così all'embargo stabilito dalla risoluzione Onu n. 2216, ma anzi ha sospeso da anni le esportazioni di materiali di armamento verso lo Yemen.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleBenedetto Della Vedova.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

uranio

controllo delle esportazioni

licenza d'esportazione