ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10852

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 508 del 22/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 22/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 22/10/2015
Stato iter:
08/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/04/2016
LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/04/2016

CONCLUSO IL 08/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10852
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Giovedì 22 ottobre 2015, seduta n. 508

   RICCIATTI e NICCHI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   la legge n. 135 del 2012 (cosiddetta «spending review») ha stabilito, al fine di contenere i costi del servizio sanitario nazionale, un nuovo standard di posti letto per mille abitanti, portando il tasso dal 4 per mille al 3,7 per mille;
   in applicazione di tale disposizione normativa, la regione Marche ha adottato la DGRM 1969/2012 per provvedere alla riduzione dei posti letto per numero di abitanti;
   con la delibera n. 735/2013 la giunta regionale delle Marche ha approvato un progetto di riordino delle strutture sanitarie denominato «Riduzione della frammentazione della Rete Ospedaliera, Riconversione delle piccole strutture ospedaliere e Riorganizzazione della Rete Territoriale della Emergenza-Urgenza della Regione Marche in attuazione della DGR 1696/2012», che prevede la riconversione di diversi piccoli ospedali in «Case della salute»;
   molte delle realtà dove vi saranno le conversioni da nosocomi in case della salute sollevano da tempo numerose – e condivisibili – perplessità circa tale piano di riordino, che porta ad una inconfutabile diminuzione dei servizi medico sanitari per i presìdi territoriali, comprimendo in molti casi l'effettivo diritto alla salute dei cittadini interessati;
   tra le numerose riconversioni in case della salute previste, si segnala quella dell'ospedale «Lanciarini» di Sassocorvaro (Pesaro e Urbino) che, oltre a perplessità non dissimili dagli altri piccoli ospedali interessati dal piano, presenta ulteriori e peculiari criticità;
   l'ospedale di Sassocorvaro serve un bacino di utenza di circa 40 mila cittadini. Alcuni dei comuni che fanno riferimento alla struttura ospedaliera sono situati in zone impervie, aree premontane e montane, che renderebbero difficile il raggiungimento dell'ospedale di Urbino – previsto come nuovo centro di riferimento per l'area –, sia per le condizioni delle strade che per le condizioni climatiche particolarmente avverse in alcuni periodi dell'anno;
   gli amministratori dei 22 comuni serviti dall'ospedale di Sassocorvaro hanno di recente richiamato anche un possibile contrasto del piano di riorganizzazione previsto dalla DGRM 735/2013 rispetto ad alcune previsioni del «regolamento Balduzzi» del 2012 recante «Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera, in attuazione dell'articolo 1, comma 169, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 e dell'articolo 15, comma 13, lettera c), del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito, con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135», che prevede al paragrafo 9.2.2 condizioni particolari per i «Presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate» (distanti più di 90 minuti dai centri hub o spoke di riferimento, o 60 minuti dai presidi di pronto soccorso);
   in particolare il regolamento prevede, al punto citato, che per i «presìdi situati in aree considerate geograficamente e meteorologicamente ostili o disagiate, tipicamente in ambiente montano o premontano con collegamenti di rete viaria complessi e conseguente dilatazione dei tempi, oppure in ambiente insulare» occorre «garantire una attività di pronto soccorso con la conseguente disponibilità dei necessari servizi di supporto attività di medicina interna, di chirurgia generale ridotta»;
   anche alla luce di tali possibili contrasti si ritiene di fondamentale importanza garantire un effettivo diritto alla salute per i 40 mila cittadini dell'area servita dall'ospedale di Sassocorvaro –:
   quali iniziative intenda assumere per quanto di competenza, al fine di verificare il rispetto dei livelli essenziali di assistenza per i cittadini dell'area indicata in premessa, caratterizzata da condizioni geograficamente disagiate, e per tutti quelli che versano in situazioni analoghe.
(4-10852)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 8 aprile 2016
nell'allegato B della seduta n. 604
4-10852
presentata da
RICCIATTI Lara

  Risposta. — In merito alla problematica posta in rilievo nell'interrogazione parlamentare in esame, la prefettura – ufficio territoriale del Governo di Pesaro e Urbino ha inteso segnalare quanto segue.
  La giunta regionale della regione Marche ha comunicato di aver provveduto alla riorganizzazione della rete ospedaliera, tenendo conto dei parametri di produttività, efficienza e sostenibilità previsti dalla legge n. 135 del 2012, cosiddetta
«Spending Review», che individua un nuovo percorso centrato su un ruolo ancora più forte dell'assistenza territoriale e su una diversa connotazione dell'assistenza ospedaliera, sempre più rivolta alle patologie acute ad elevato contenuto clinico-assistenziale e caratterizzata da modelli organizzativi in forte discontinuità con il recente passato.
  Tra le altre misure strutturali di razionalizzazione del sistema sanitario, per il macrolivello dell'assistenza ospedaliera, è programmata la riduzione dello
standard dei posti letto ospedalieri accreditati ed effettivamente a carico del servizio sanitario regionale a 3,7 per 1.000 abitanti, la contrazione del tasso di ospedalizzazione complessivo a 160 (per 1.000), una durata media di degenza per i ricoveri ordinari inferiori a 7 giorni ed un tasso di occupazione dei posti letto di almeno il 90 per cento.
  Fondamentali, in tale contesto, la riduzione della frammentazione ospedaliera, vero «tallone di Achille» dell'assetto storico regionale, e la riorganizzazione dei presidi ospedalieri nella logica delle reti cliniche.
  La delibera della giunta regione Marche (DGRM) n. 1696 del 3 dicembre 2012, in applicazione della legge n. 135 del 2012 e sulla base degli
standard all'epoca individuati (successivamente pressoché integralmente recepiti dal decreto ministeriale 2 aprile 2015, n. 70) per ridurre la frammentazione ospedaliera, dispone la riconversione delle strutture di piccole dimensioni, almeno una per area vasta, in strutture sanitarie extra ospedaliere per il trattamento del paziente sub-acuto, con l'esclusione di Amandola e di Pergola, che mantengono servizi per acuti, in funzione della collocazione geografica, della viabilità e dell'organizzazione interna, in coerenza con il piano socio-sanitario regionale 2012-2014.
  La riconversione delle strutture di piccole dimensioni deve necessariamente realizzarsi in stretta sinergia con la riorganizzazione delle reti cliniche, per garantire la continuità assistenziale nel percorso, che prevede diversi livelli di intensità di cure, mediante l'accesso alla rete integrata da ciascun nodo del territorio regionale.
  Presupposto fondamentale per il nuovo modello organizzativo ora richiamato, è la riorganizzazione del sistema del soccorso territoriale e dei trasporti sanitari tra i nodi della rete in una logica unitaria, che garantisca uniformità di accesso e di servizio su tutto il territorio regionale.
  La riconversione dei piccoli ospedali costituisce uno strumento fondamentale per la realizzazione della rete di assistenza, sia per le persone anziane sia per altri «soggetti fragili», come i disabili, i minori, le persone che necessitano di cure palliative per malattie in fase terminale, neoplastiche e non.
  La definizione del nuovo assetto organizzativo è stata disposta con delibera della giunta regione Marche n. 735 del 20 maggio 2013 «Riduzione della frammentazione della rete ospedaliera, riconversione delle piccole strutture ospedaliere e riorganizzazione della rete territoriale della emergenza-urgenza della regione Marche in attuazione della delibera della giunta regione Marche n. 1696 del 2012».
  Sono state date indicazioni alle aziende ed enti del servizio sanitario nazionale relativamente ad altri aspetti della riorganizzazione.
  Per quanto riguarda la rete dell'emergenza-urgenza, tramite la riorganizzazione della stessa e il suo potenziamento, come previsto dalla delibera della giunta regione Marche n. 753 del 2015, il territorio montano mantiene un numero di MSA (mezzi di soccorso avanzato con medico) maggiore rispetto alla media delle altre aree vaste della regione Marche ed, in particolare, si prevede il potenziamento dei MSI (mezzi di soccorso con infermiere) e il mantenimento delle postazioni di: Piobbico (PU) numero abitanti: 2.093; abitanti per chilometro: 44; Sassoferrato (AN) numero abitanti: 7.310; abitanti per chilometro: 54; Serra Sant'Abbondio (PU) numero abitanti: 1.030; abitanti per chilometro: 31; Popolazione totale dei 10 comuni: numero abitanti: 40.939; abitanti per chilometro: 43; Marche: numero abitanti: 1.550.796; abitanti per chilometro: 160.
  Riguardo a quanto previsto dal decreto ministeriale n. 70 del 2015 rispetto ai presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate, occorre specificare che il presidio di Sassocorvaro, ora casa della salute, presenta le seguenti distanze dai centri «
hub» o «spoke» di riferimento: Sassocorvaro e Urbino (il pronto soccorso più vicino è a 31 minuti e, quindi, inferiore a 60 minuti), mentre dista dall'A.O. ospedali riuniti Marche nord 58 minuti (90 minuti dal centro «hub»); Lunano-Urbino: 38 minuti; Mercatino Conca-Urbino: 42 minuti; Macerata Feltria-Urbino: 34 minuti; Apecchio/Piobbico-Urbino: 54 minuti; Apecchio/Piobbico-Città di Castello: 36 minuti.
  Si precisa che le distanze in chilometri sono state calcolate con velocità di crociera, nel rispetto dei limiti di velocità.
  Il decreto ministeriale n. 70 del 2015 specifica che, per centri
«hub and spoke», si intendono anche quelli delle regioni confinanti, sulla base di accordi interregionali da sottoscriversi secondo le indicazioni contenute nel nuovo patto per la salute 2014-2016.
  Si soggiunge, da ultimo, che la regione Marche è dotata di un servizio di elisoccorso che fa capo alla centrale regionale di Ancona, con due elicotteri in due basi operative, ad Ancona e Fabriano, entrambi dotati di verricello.

La Ministra della saluteBeatrice Lorenzin.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

istituto ospedaliero

protezione dell'ambiente

rete viaria