Legislatura: 17Seduta di annuncio: 506 del 20/10/2015
Primo firmatario: LOREFICE MARIALUCIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2015 DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2015 GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2015 MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2015 BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2015 COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2015 BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 20/10/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 20/10/2015
LOREFICE, SILVIA GIORDANO, DI VITA, GRILLO, MANTERO, BARONI, COLONNESE e BRESCIA. —
Al Ministro dell'interno
. — Per sapere – premesso che:
il ruolo del centro di prima accoglienza di Pozzallo (Ragusa) non è solo identificare e registrare, ma anche di fornire primo soccorso ai migranti e garantire una valutazione adeguata dei loro bisogni medici e di protezione;
secondo fonti giornalistiche, nelle ultime settimane, sarebbero più di 100 le persone espulse dal suddetto Centro;
Medici senza frontiere, che presta assistenza medica all'interno del centro di primo soccorso e accoglienza di Pozzallo, in collaborazione con il ministero della salute, avrebbe denunciato che tra le persone espulse vi sarebbero donne incinte, minori e persone vulnerabili con necessità di cure mediche;
a lanciare l'allarme sarebbe stato il capo missione di MSF, Stefano Di Carlo, che si è detto preoccupato «per questo improvviso cambiamento nelle procedure di identificazione»;
MSF avrebbe chiesto chiarimenti alle autorità competenti in merito alla consegna di avvisi di espulsione ai migranti, con la richiesta di lasciare in breve tempo il centro di prima accoglienza di Pozzallo. C’è molta preoccupazione perché si tratta di persone vulnerabili che vengano lasciate senza un'adeguata assistenza;
il sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, avrebbe smentito i numeri di Medici senza Frontiere chiarendo che a prevalere è sempre stato il senso di umanità e sostenendo che al massimo nelle ultime settimane sarebbero stati espulsi 35 migranti, perché non possono stare nel centro di primo soccorso per più di 48 ore;
il primo cittadino avrebbe poi chiarito che molti migranti, dopo l'identificazione, devono lasciare il centro. Molti di loro non sanno come sopravvivere;
nei giorni scorsi, la prima firmataria del presente atto è stata messa al corrente da cittadini pozzallesi della seguente situazione: una ventina di ragazzi provenienti probabilmente dal Gambia sarebbero stati «messi alla porta» senza un'accurata indagine, con un foglio scritto che intimava loro di lasciare l'Italia entro sette giorni, pena una multa;
i migranti in questione avrebbero sfondato le porte dei locali della stazione ferroviaria di Pozzallo, ormai in disuso, trovandovi momentanea sistemazione, e vivrebbero lì da un mese circa. Destano molta preoccupazione soprattutto le condizioni igieniche;
alcuni volontari, sostituendosi di fatto, ancora una volta, alle autorità competenti, si sono immediatamente occupati di prestare assistenza e soccorso agli spaesati migranti di fatto espulsi perché ritenuti «migranti economici», mentre il comune avrebbe fatto realizzare una tenda dalla protezione civile in contrada Raganzino, per accogliere i migranti in difficoltà, dando loro brandine e materassi;
i migranti avrebbero avuto difficoltà a capire cosa veniva loro chiesto, non sarebbero state fatte indagini accurate tali da poter capire se si trattasse di migranti economici o richiedenti asilo, altri sarebbero stati espulsi senza che venisse loro rivolta alcuna domanda;
la prima firmataria del presente atto ha già ritenuto doveroso informare della vicenda il sottosegretario di Stato per l'interno, Domenico Manzione, in occasione dell'audizione presso la commissione d'inchiesta sul sistema di accoglienza, identificazione e trattenimento dei migranti;
ha, altresì, ritenuto necessario contattare la locale questura per chiedere chiarimenti in merito all'accaduto. Quest'ultima ha specificato che dei migranti sono stati ri-auditi perché avrebbero ritrattato la loro versione, e che per i migranti espulsi c’è la possibilità di richiedere il rimpatrio assistito presso la locale prefettura –:
se non ritenga opportuno, qualora non sia ancora stato fatto, verificare i fatti esposti in premessa al fine di individuare eventuali responsabilità;
quali iniziative intenda assumere al fine di evitare il ripetersi di casi analoghi in futuro, sia a Pozzallo, che in tutte le altre realtà particolarmente interessate dal fenomeno migratorio in quanto città di frontiera;
quali iniziative intenda intraprendere per far fronte alla situazione di limbo nella quale si vengono a trovare le persone nel momento in cui viene loro notificata l'espulsione e per risolvere il continuo rimbalzo di responsabilità tra i diversi enti coinvolti a vario titolo. (4-10802)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):pronto soccorso
migrante
lavoratore migrante