ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10768

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 504 del 16/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: MANFREDI MASSIMILIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO 16/10/2015
SGAMBATO CAMILLA PARTITO DEMOCRATICO 16/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 16/10/2015
Stato iter:
07/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/06/2016
BIANCHI DORINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 10/11/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/06/2016

CONCLUSO IL 07/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10768
presentato da
MANFREDI Massimiliano
testo di
Venerdì 16 ottobre 2015, seduta n. 504

   MANFREDI, MANZI e SGAMBATO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   l'Anfiteatro di Nola, monumento noto dalla letteratura antiquaria del XIV secolo, come «Anfiteatro laterizio», ubicato nella zona nord – occidentale della città bruniana, rivestì nell'antichità un ruolo non secondario dal punto di vista politico – economico – sociale e rappresenta un punto di riferimento per un itinerario turistico – culturale della zona nord – orientale della città metropolitana di Napoli;
   tale monumento è stato oggetto di alcune brevi campagne di scavo tra il 1985 ed il 1993, che portarono alla luce tre dei corridoi di accesso al monumento ed alcuni elementi delle murature del circuito esterno, recanti ancora il rivestimento di intonaco; solo nell'ottobre del 1997 si è dato inizio allo scavo, con un progetto in parte dall'allora CEE, per riportare alla luce l'antico anfiteatro;
   tale monumento, purtroppo, è oggetto di depauperazione a causa di una falda che lo sta sommergendo inesorabilmente e che può creare tra l'altro danni inestimabili ai marmi che vi sono all'interno che sono riconducibili al I sec. A.C. –:
   se il Ministro, sia al corrente di questa incresciosa vicenda;
   se intenda attivare in tempi rapidi un canale di comunicazione con i responsabili della locale Soprintendenza, nella speranza di contribuire quanto prima a far luce sull'accaduto, e adoperarsi per chiarire quali siano le responsabilità;
   se intenda attivarsi affinché possano essere predisposte le misure necessarie per salvaguardare l'Anfiteatro Laterizio, data l'importanza della struttura a non soltanto dal punto di vista storico e archeologico, ma anche dal punto di vista turistico ed occupazionale per tutto il territorio non solo nolano ma anche dell'intero territorio metropolitano napoletano. (4-10768)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 7 giugno 2016
nell'allegato B della seduta n. 633
4-10768
presentata da
MANFREDI Massimiliano

  Risposta. — Si riscontra l'interrogazione parlamentare in esame, nella quale, l'interrogante, premesso che l'anfiteatro di Nola, monumento noto come «Anfiteatro laterizio», rappresenta un importante punto di riferimento non solo dal punto di vista storico, ma anche per un itinerario turistico-culturale della zona nord-orientale della città metropolitana di Napoli; che tale monumento è stato oggetto di alcune brevi campagne di scavo tra il 1985 ed il 1991 e che, purtroppo, è oggetto di depauperazione a causa di una falda che potrebbe creare danni inestimabili ai marmi interni riconducibili al I secolo A.C., chiede di sapere se il Ministro sia al corrente di questa incresciosa vicenda e se intenda attivarsi affinché possano essere predisposte le misure necessarie per salvaguardare il monumento.
  A tal proposito si rappresenta quanto segue, anche sulla scorta di dati forniti dalla competente soprintendenza archeologica.
  L'ubicazione dell'anfiteatro è stata sempre nota, come ben si può evincere dalla cartografia storica e da testi di storia locale a partire dalla fine del XV secolo. Saggi di scavo nell'attuale Masseria d'Angerio sono stati condotti agli inizi degli anni ’90 del secolo scorso consentendo di mettere in luce parte dei vomitorio sui lati opposti della struttura lungo il suo asse maggiore. Una campagna di scavo con finanziamenti CEE è stata avviata a partire dal 1997 e si è conclusa con la messa in luce di parte delle strutture ancora presenti, con l'ima e la medio cavea, e di parte dell'arena. A tutt'oggi rimangono da scavare circa due terzi dell'edificio, parte dei quali insistono in terreni acquisiti al demanio statale con esproprio sia dei suoli che dei fabbricati ivi esistenti e costruiti usando le gradinate dell'anfiteatro come costruzioni. Uno dei fabbricati acquisiti è utilizzato come deposito dei materiali di scavo ancora custoditi dalla soprintendenza archeologia della Campania.
  La porzione di anfiteatro messa in luce è ufficialmente aperta alla fruizione pubblica e fino al 2015 è stato possibile ospitare diversi eventi al suo interno. La collaborazione dei
partner coorganizzatori degli eventi e un vecchio contratto con la ditta Euforbia per la manutenzione del verde nelle aree archeologiche hanno consentito fino ad oggi di mantenere in condizioni decorose lo stato dei luoghi. L'ultimo intervento di pulizia risale a poche settimane fa.
  Lo stato di degrado a cui si fa cenno nell'interrogazione parlamentare fa riferimento alla situazione di circa un anno fa, quando l'arena si presentava ricolma d'acqua a causa di una falda che interessa tutta l'area nolana e che ha compromesso la fruizione del noto parco archeologico protostorico di Nola, per il quale nel 2015 si è decretata la chiusura col reinterro definitivo dell'evidenza archeologica.
  È stata cura della soprintendenza richiamare gli enti competenti a elaborare una soluzione per arginare la risalita della falda, che tuttavia da circa un anno è scesa liberando quindi l'arena.
  Ciò premesso, va segnalato che, da poche settimane l'intera area archeologica dell'anfiteatro nolano ha goduto di un intervento di pulizia e manutenzione del verde che ne ha ripristinato completamente la fruibilità, tanto da poter predisporre lo svolgimento della Via Crucis per il 18 marzo 2016, su richiesta dell'ente comunale, in occasione delle solennità pasquali. L'area ad oggi destinata a parco archeologico, con parte dell'anfiteatro messa in luce, è dunque perfettamente fruibile e in ottime condizioni di conservazione.
  Indubbiamente, si può concludere, l'anfiteatro di Nola meriterebbe di essere portato alla luce integralmente o almeno per la parte sulla quale non insistono edifici moderni e già in possesso del demanio dello Stato, ricadendo in un'area interessata dalla presenza di interi quartieri della città di età romana che, stando alla documentazione disponibile, si conservano per circa due metri in elevato a pochi centimetri dal piano di calpestio moderno. Un progetto di valorizzazione dell'intera area con al centro l'anfiteatro viene del resto auspicato dalle forze politiche della città e dalla cittadinanza tutta da diversi anni e potrà essere oggetto di uno specifico intervento, qualora vi sia il concorso delle istituzioni potenzialmente interessate anche sul cruciale nodo delle necessarie risorse da investire.
  Se infatti vi è la consapevolezza che non tutte le testimonianze archeologiche debbano e possano essere portate alla luce, tuttavia alcune specifiche realtà possono rappresentare una preziosa risorsa per i territori in cui insistono.

La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoDorina Bianchi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

monumento

patrimonio architettonico