ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10738

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 502 del 14/10/2015
Trasformazioni
Trasformato il 27/01/2016 in 5/07516
Firmatari
Primo firmatario: L'ABBATE GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 14/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 14/10/2015
Stato iter:
27/01/2016
Fasi iter:

TRASFORMAZIONE EX-ART.134 IL 27/01/2016

TRASFORMATO EX-ART. 134 IL 27/01/2016

CONCLUSO IL 27/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10738
presentato da
L'ABBATE Giuseppe
testo di
Mercoledì 14 ottobre 2015, seduta n. 502

   L'ABBATE e SCAGLIUSI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   Snam Rete Gas S.p.a., società soggetta all'attività di direzione e coordinamento dell'Eni s.p.a, in data 22 marzo 2010 ha presentato alla provincia di Bari istanza per la procedura di assoggettabilità a valutazioni di impatto ambientale per il progetto del metanodotto denominato impianto di riduzione HPRS 10 P 75/24 bar; spina per Polignano a Mare DN 150 (6") DP 24 bar, comprensiva dei ricollegamenti a comune di Polignano a Mare DN 100 (4"), Puglialimentare DN 100 (4") e Aladin DN 100 (4"); rimozione di un tratto dell'esistente metanodotto «Bitetto-Monopoli» DN 125 (P 60 bar) e degli allacciamenti al Comune di Mola di Bari e Vetrerie Meridionali. L'opera si sviluppa in regione Puglia, interessando i comuni di Polignano a Mare, Noicattaro, Conversano, Triggiano e Monopoli, in provincia di Bari;
   in data 6 ottobre 2010, alcuni cittadini del comune di Polignano a Mare chiesero alla locale amministrazione e alla società Snam che il punto di consegna «spina per Polignano» fosse portato lontano dal precedente, in quanto quest'ultimo risultava collocato oramai a ridosso del paese, ovvero sulla strada provinciale Polignano-Castellana subito dopo la circonvallazione, in area diffusamente costruita. Richiesta reiterata in data 26 gennaio 2011, ancora il 26 maggio 2011 nonché il 13 giugno 2011;
   in data 21 giugno 2011, cinque consiglieri comunali di Polignano, nel presentare «osservazioni al progetto del metanodotto Snam Bitetto-Monopoli» contestarono, tra l'altro, il fatto che il nuovo tracciato del metanodotto attraversasse un carrubeto plurisecolare. Precisamente: «Il tracciato del nuovo metanodotto, in particella 1319 e Fgl 22, rivela due incongruenze di devastante impatto ambientale:
    a) attraversa e supera, sconvolgendola, e sconvolgendo il delicato equilibrio ambientale, una mena-lama profonda 2 metri e larga oltre 4, con gravissimi rischi in caso di allagamenti, come quelli del 2006;
    b) il metanodotto Snam, nella stessa particella, passa a pochi metri di distanza da un enorme carrubo ultramillenario avente la circonferenza di 12 metri lineari, un vero e proprio “monumento” da salvaguardare, collocato in un contesto ambientale assolutamente caratteristico, mantenuto intatto e sinora preservato dagli attuali proprietari, meritevole della massima tutela ambientale»;
   i proprietari del carrubeto, a loro volta, si attivarono nei confronti degli organi competenti, producendo una serie di istanze dirette a preservare le alberate di pregio da qualsiasi tipo di «aggressione». In particolare, produssero: osservazioni al PPTR Puglia 26 settembre 2013; diverse lettere alla Snam, al sindaco di Polignano, al presidente del consiglio comunale di Polignano, al Corpo forestale dello Stato, alla commissione locale paesaggio nonché istanza al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Con le predette comunicazioni, i proprietari del carrubeto:
    a) richiesero l'imposizione del vincolo paesaggistico sull'intera area del carrubeto stesso pari a 2.500 metri quadrati, (ciò, ovviamente, toglieva ogni valore commerciale all'immobile);
    b) offrirono al comune di Polignano la piena disponibilità affinché venissero effettuate visite scolastiche (costo zero presso il carrubeto;
   le predette iniziative determinarono l'impegno della soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Bari che, in data 18 settembre 2013, scrisse al comune di Polignano una lettera avente per oggetto «segnalazione di area eccezionale valore paesaggistico» (Fg. 22 Ptc. 1319) nel cui: contenuto è possibile leggere: «si ravvede, in particolare, la necessità di segnalare a codesto ente il valore paesaggistico rappresentato dal carrubeto plurisecolare sito nella particella in oggetto [...] si invita inoltre codesto Comune a farsi promotore presso la Regione Puglia affinché valuti la possibilità di includere tale area nelle specifiche forme di tutela ai sensi del PPTR adottato con delibera della Giunta Regionale 2 agosto 2013 n. 1435». Con propria nota prot. 20348/2013, il comune di Polignano scrisse: «si vigilerà sul mantenimento dello stato dei luoghi affinché sia evitato qualsiasi pregiudizio ai beni localizzati all'interno del suddetto terreno agricolo». Una dichiarazione che, al di là di un mero adempimento burocratico, ad avviso dell'interrogante non ha visto mai seguire un impegno concreto da parte dell'ente locale nel mettere in discussione in alcun modo le decisioni della società privata;
   il consiglio comunale del 26 giugno 2015 che avrebbe dovuto approvare apposita variante al piano regolatore generale per autorizzare la costruzione del metanodotto attraversante, nonostante tutto quanto sin qui ricordato, il carrubeto de quo, fu rinviato su richiesta di un consigliere comunale a successiva data per necessari approfondimenti e verifiche. Successivamente, si sono susseguiti contatti tra comune di Polignano e Snam Rete Gas che hanno portato la società a mutare, a parere degli interroganti in peggio, le condizioni dell'attraversamento del carrubeto de quo. Progetto trasmesso al comune barese nei primi giorni dell'ottobre 2015;
   la deviazione del metanodotto rispetto al percorso originario, oltre che pregiudicare seriamente il carrubeto, solleva la Snam dall'obbligo di rimuovere vecchie tubazioni oggi sepolte dal materiale accumulatosi a causa dell'interramento di una lama sul cui fondo quelle tubazioni sono collocate;
   in Italia esistono solo altri due carrubi comparabili con quello in questione: uno a Rosolini, in provincia di Siracusa in Sicilia, l'altro a Gallipoli (Lecce). Ambedue adeguatamente protetti;
   il comune di Polignano ha sinora omesso di compilare l'elenco degli alberi monumentali così come previsto dalla legge 14 gennaio 2013, n. 10 «Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani»;
   va richiamato l'articolo 7, comma 4, della legge 14 gennaio 2013, n. 10 –:
   quali iniziative i Ministri interrogati intendano attuare, per quanto di competenza, per tutelare il carrubeto, ed in special modo il carrubo monumentale, sito nell'agro di Polignano a Mare (BA) interessato dal metanodotto Snam Rete Gas esposto in premessa;
   se i ministri interrogati non ritengano che il percorso indicato da Snam Rete Gas vada in contrasto con la legge 10 del 2013 e se non sia più opportuno utilizzare il vecchio tracciato del metanodotto ovvero una nuova «deviazione», diversa da quella attuale, in grado di preservare il patrimonio paesaggistico e naturalistico in questione. (4-10738)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gasdotto

impatto ambientale

protezione del patrimonio