ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10390

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 484 del 17/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: GALLO RICCARDO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 17/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 17/09/2015
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 17/09/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 08/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10390
presentato da
GALLO Riccardo
testo di
Giovedì 17 settembre 2015, seduta n. 484

   RICCARDO GALLO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   le valutazioni estremamente negative, evidenziate dalla Confindustria Sicilia e pubblicate nel corso di un'intervista dal quotidiano. «Il Giornale di Sicilia» il 15 settembre 2015, sulla situazione economica e produttiva in cui si trova il sistema delle imprese isolane, confermano a giudizio dell'interrogante, la scarsa attenzione rivolta dal Governo Renzi alle regioni del Mezzogiorno ed in particolare nei riguardi della Sicilia; le misure adottate, a partire dall'insediamento dell'Esecutivo medesimo, si sono rivelate decisamente insufficienti;
   l'esponente della confederazione delle imprese siciliane ha infatti rilevato che dal punto di vista territoriale, le province più colpite dalla crisi appaiono quelle di Agrigento, Trapani, Caltanissetta, Enna e Catania, che dal 2007, hanno registrato flessioni nel numero di imprese attive comprese fra il 16 e il 9 per cento a differenza di quelle di Ragusa, Siracusa e, in misura minore, Palermo e Messina, che risultano essere più stabili;
   il vice presidente di Confindustria Sicilia ha inoltre indicato i dati elaborati dalla Fondazione Res nel report del mese di luglio 2015, che registrano in alcune aree della regione, a partire dal 2007, una flessione del numero di imprese attive pari al 16 per cento, i cui indicatori numerici dimostrano come le aree industriali rappresentino lo specchio dell'economia reale siciliana, che sicuramente versa in condizioni estremamente complesse;
   il quadro generale evidenziato dal medesimo rappresentante di Confindustria Sicilia configura nel complesso uno scenario variopinto, in cui a fronte di una serie di debolezze dell'economia siciliana, caratterizzato dalla crisi del settore immobiliare, delle opere pubbliche e della produzione in senso generale, si contrappongono tuttavia indicatori numerici positivi, connessi al comparto turistico, dell'agroindustria, all'informazione e alla comunicazione tecnologica, al settore medicale e alla meccanica di precisione;
   le imprese siciliane che hanno saputo innovarsi e investire in nuovi mercati, resistendo alla crisi economica che persiste da oltre sette anni sul Paese, evidenzia inoltre la Confindustria siciliana, hanno rappresentato un punto di forza dell'economia isolana in questi anni, aggiungendo fra l'altro, che, per tornare a dare linfa al mercato italiano e soprattutto del Mezzogiorno, occorrerà investire sulla manifattura che, in Sicilia, rappresenta il settore che ha sofferto di più la recessione economica (dal 2008 ad oggi infatti il manifatturiero siciliano ha perso il 26 per cento contro un meno 2 per cento del settore pubblico);
   l'esigenza di restituire maggiore fiducia agli imprenditori siciliani, secondo quanto emerge dall'articolo pubblicato dal quotidiano «Il Giornale di Sicilia», affinché possa riprendere una fase duratura di investimenti e di rilancio economico nell'isola, attraverso regole certe, iter burocratici più snelli e informatizzazione dei processi, rappresenta in definitiva una delle priorità maggiormente richieste da parte del sistema delle imprese siciliane, per tornare a competere sul mercato;
   le suesposte articolate valutazioni, a parere dell'interrogante evidenziano nel complesso l'urgenza e la necessità d'introdurre misure ad hoc, da parte dei Ministri interrogati, in favore del rilancio dell'economia siciliana, che secondo quanto evidenziato dal recente rapporto Svimez, si trova agli ultimi posti su scala nazionale negli indici di povertà assoluta e di arretratezza economica;
   i rilievi del vice presidente di Confindustria Sicilia, per consentire un rilancio dell'economia isolana, investendo in generale sul manifatturiero, unico settore capace di produrre valore aggiunto e lasciare ricchezza sul territorio, in termini di occupazione, know how e fiscalità, oltre che una migliore dotazione infrastrutturale materiale e immateriale (che permetta alle imprese di competere alla pari con il resto del mondo), a giudizio dell'interrogante indicano degli interventi condivisibili ed indispensabili, al fine di interrompere un processo di desertificazione industriale e umana, nella regione Sicilia, che persiste da troppi anni –:
   quali orientamenti i Ministri interrogati intendano esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;
   se, in considerazione della situazione di estrema gravità socioeconomica e produttiva in cui si trova la regione Sicilia, come peraltro confermato dalla Confederazione generale dell'industria italiana, non ritengano urgente ed opportuno, nell'ambito delle rispettive competenze, assumere iniziative finalizzate alla ripresa economica e produttiva dell'isola, sia attraverso interventi agevolativi fiscali, che infrastrutturali;
   quali iniziative normative il Governo intenda assumere in favore del Mezzogiorno ed in particolare della regione Sicilia, anche nell'ambito dell'imminente predisposizione del disegno di legge di stabilità per il 2016, che com’è noto rappresenta un provvedimento cardine, in quanto costituisce la manovra di finanza pubblica per il triennio di riferimento e lo strumento principale di attuazione degli obiettivi programmatici definiti con la decisione di finanza pubblica. (4-10390)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rilancio economico

recessione economica

sottosviluppo