ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10389

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 484 del 17/09/2015
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/01609
Firmatari
Primo firmatario: MARTELLA ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOGNATO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
ZOGGIA DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
SBROLLINI DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
PRATAVIERA EMANUELE MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 17/09/2015
CASELLATO FLORIANA PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
CRIMI' FILIPPO PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
NACCARATO ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 17/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17/09/2015
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 28/09/2015
Stato iter:
16/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/12/2015
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/12/2015

CONCLUSO IL 16/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10389
presentato da
MARTELLA Andrea
testo di
Giovedì 17 settembre 2015, seduta n. 484

   MARTELLA, MOGNATO, ZOGGIA, MURER, MORETTO, SBROLLINI, PRATAVIERA, CASELLATO, CRIMÌ, NACCARATO, RUBINATO, DE MENECH, MIOTTO e PASTORELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   nel corso del pomeriggio del giorno 8 luglio 2015 a partire dalle ore 17 ampi comprensori del Veneto, in prossimità della Riviera del Brenta, in particolare per quanto concerne i territori di Pianiga, Dolo e Mira sono stati interessati da una tromba d'aria di inaudita violenza:
   le immagini amatoriali e quelle diffuse dai vari telegiornali hanno riportato la devastazione che ha flagellato il Veneto;
   case e capannoni gravemente danneggiati, alberi sradicati, automobili ribaltate, un vero e proprio inferno;
   oltre ai danni materiali si è registrata anche una vittima, una persona anziana alla guida della sua autovettura è morta sul colpo per via del vento che ha ribaltato il mezzo su cui viaggiava;
   ci sono anche 72 feriti alcuni dei quali gravi, delle persone ancora disperse ed un centinaio di sfollati;
   l'eccezionalità del fenomeno atmosferico con i conseguenti danni arrecati al territorio veneto necessitano di una adeguata attenzione da parte del Governo centrale;
   le istituzioni locali, insieme alla protezione civile e ai volontari, hanno subito avviato le operazioni di soccorso e iniziato la conta dei danni che appaiono davvero ingenti sia per quanto concerne il patrimonio privato sia per quanto concerne infrastrutture, immobili pubblici e comparto agricolo –:
   se e quali iniziative il Governo intenda adottare con la massima urgenza per l'eventuale dichiarazione dello stato di emergenza e, dopo gli adempimenti da parte della regione, per il riconoscimento dello stato di calamità anche stanziando risorse finanziarie a sostegno dei territori interessati dall'evento calamitoso.
(4-10389)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 16 dicembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 537
4-10389
presentata da
MARTELLA Andrea

  Risposta. — L'interrogazione in oggetto fa riferimento, ad una tromba d'aria che ha investito parte del territorio della riviera del Brenta in Veneto ed in particolare i comuni di Pianiga e di Dolo, nel pomeriggio dell'8 luglio 2015.
  Per quanto riguarda, in particolare, il quesito relativo alla tempestiva comunicazione dell'evento alla popolazione da parte delle istituzioni decentrate del Governo nella provincia di Venezia, si fa presente che, ai sensi della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2004, la regione Veneto è responsabile in ordine alla predisposizione ed alla diffusione dei messaggi di allertamento ai fini dell'attivazione del sistema di protezione civile a livello regionale e locale.
  Ciò debitamente premesso, si rende noto che, nel primo pomeriggio del giorno precedente all'evento calamitoso, ossia del 7 luglio 2015, la regione Veneto, attraverso il Centro funzionale decentrato, ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse a partire dalle ore 15,00 dello stesso giorno fino alle ore 8.00 di giovedì 9 luglio.
  Conseguentemente, il Centro funzionale centrale, che fa capo a questo dipartimento, recependo l'avviso regionale, ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse (n. 15076 prot. DPC/RIA/34812) in cui veniva previsto che «dal pomeriggio/sera di martedì 7 luglio 2015, e per le successive 24-30 ore (...) precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Friuli- Venezia Giulia, Veneto ed Alto Adige. I fenomeni temporaleschi saranno accompagnati da rovesci di forte intensità».
  Dal punto di vista della criticità idrogeologica ed idraulica, la regione Veneto ha emesso un proprio avviso di criticità il giorno 7 luglio 2015 alle ore 14,00, prevedendo un livello di criticità arancione nelle zone di allerta Vene-A (Alto Piave), Vene-B (Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone), Vene-C (Adige-Garda e Monti Lessini) e Vene-H (Piave pedemontano). Inoltre, è stato previsto un livello di criticità giallo nelle rimanenti zone di allerta Vene-D (Po, Fissiero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige), Vene-E (Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone), Vene-F (Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna) Vene-G (Livenza, Lemene e Tagliamento).
  Il livello di criticità giallo è connesso a scenari di possibili isolati fenomeni di erosione, frane superficiali, colate rapide detritiche o di fango, possibili isolati fenomeni di trasporto di materiale legato ad intenso ruscellamento superficiale. Lo scenario prevede anche limitati fenomeni di alluvionamento nei tratti montani dei bacini a regime torrentizio, repentini innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d'acqua minori (piccoli rii, canali artificiali, torrenti), con limitati fenomeni di inondazione delle aree limitrofe, fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche con tracimazione acque, scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali e possibili cadute di massi. Il livello di criticità giallo, può prevedere anche fenomeni franosi legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, condizioni di rischio residuo per saturazione dei suoli, anche in assenza di forzante meteo, incrementi dei livelli dei corsi d'acqua generalmente contenuti all'interno dell'alveo.
  Per quanto riguarda il livello di criticità arancione, più elevato, lo scenario prevede diffuse attivazioni di frane superficiali e di colate rapide detritiche o di fango, la possibilità di attivazione/riattivazione/accelerazione di fenomeni di instabilità anche profonda di versante in contesti geologici particolarmente critici, possibili cadute massi in più punti del territorio, condizioni di rischio residuo per il transito dei deflussi anche in assenza di forzante meteo, condizioni di rischio residuo per saturazione dei suoli, anche in assenza di forzante meteo, significativi innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d'acqua con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe e delle zone golenali, interessamento dei corpi arginali, diffusi fenomeni di erosione spondale, trasporto solido e divagazione dell'alveo, possibili occlusioni, parziali o totali, delle luci dei ponti.
  I comuni maggiormente colpiti dall'evento in rassegna, si trovano nella zona di allerta Vene-A (Cortina) e Vene-F (Dolo, Pianiga e Mira).
  Ciò detto, si fa comunque presente che la responsabilità della comunicazione alla popolazione in caso di emergenza fa principalmente capo all'amministrazione più vicina al cittadino, ossia al comune e precisamente al sindaco in qualità di autorità di protezione civile ai sensi della legge n. 265 del 1999.
  In merito al quesito riguardante la delibera dello stato di emergenza ai sensi della legge n. 225 del 1992, si fa presente che, ai sensi della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 ottobre 2012, recante «Indirizzi per lo svolgimento delle attività propedeutiche alla deliberazione del Consiglio dei ministri da adottare ai sensi dell'articolo 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e successive modifiche ed integrazione, alla luce del decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2012, n. 100», il dipartimento della protezione civile è tenuto alla predisposizione dell'istruttoria finalizzata a supportare il Consiglio dei ministri per l'eventuale deliberazione dello stato di emergenza.
  A tal fine, il giorno 10 luglio 2015, il dipartimento ha inviato proprio personale specializzato per effettuare dei sopralluoghi tecnici nella regione Veneto, a seguito dei quali e sulla base della relazione tecnica inviata dalla regione il Consiglio dei ministri, in data 17 luglio 2015, ha deliberato lo «stato di emergenza in conseguenza della tromba d'aria che il giorno 8 luglio 2015 ha colpito il territorio dei comuni di Dolo, Pianga e Mira in provincia di Venezia e di Cortina d'Ampezzo in provincia di Belluno».
  Inoltre, il 30 luglio 2015, è stata adottata l'ordinanza del capo del dipartimento della protezione civile n. 274 recante: «Primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi l'8 luglio 2015 nel territorio dei comuni di Dolo, Pianiga e Mira in provincia di Venezia e di Cortina d'Ampezzo in provincia di Belluno», con la quale il direttore della sezione sicurezza e qualità della regione Veneto è nominato commissario delegato, con il compito di predisporre il piano dei primi interventi urgenti da porre in essere per il superamento del contesto di criticità in atto – per il finanziamento dei quali è stata stanziata la somma di euro 2.000.000,00 con la delibera del Consiglio dei ministri del 17 luglio 2015 – e, a tal fine, è ad esso intestata apposita contabilità speciale.
  Il predetto provvedimento autorizza il citato commissario delegato a derogare, fra l'altro anche in materia di rifiuti, sulla base di specifica motivazione e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico oltre che dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario, alle disposizioni normative la cui deroga si rende necessaria al fine di garantire il tempestivo ed efficiente superamento del contesto emergenziale.
  Con l'ordinanza sopra citata è, inoltre, prevista la corresponsione dei contributi per l'autonoma sistemazione ai nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta in tutto o in parte, ovvero sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità, nonché è prevista la sospensione del pagamento delle rate dei mutui relativi ad edifici distrutti o resi inagibili, anche parzialmente, nonché alla gestione di attività di natura commerciale ed economica svolta nei medesimi edifici.
  Il provvedimento in parola prevede disposizioni urgenti per il ripristino degli edifici privati danneggiati, consentendo ai rispettivi proprietari di avviarne l'immediata ricostruzione senza attendere) e procedure previste in materia edilizia dal decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 che saranno avviate entro trenta giorni dall'adozione della medesima ordinanza.
  Infine, il provvedimento in parola disciplina le procedure per la ricognizione dei fabbisogni relativi al patrimonio pubblico e privato danneggiato oltre che alle attività economiche e produttive pregiudicate, che verranno ristorati nella cosiddetta seconda fase, all'esito dell'espletamento delle citate procedure, con le risorse appositamente stanziate da successiva delibera del Consiglio dei ministri, secondo quanto previsto dall'articolo 5, comma 2, lettera d), della legge n. 225 del 1992.
Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministriClaudio De Vincenti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

disastro naturale

stato d'emergenza