ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10289

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 478 del 09/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: COSTANTINO CELESTE
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 09/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 09/09/2015
MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 09/09/2015
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 09/09/2015
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 09/09/2015
DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 09/09/2015
RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 09/09/2015
NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 09/09/2015
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 09/09/2015
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 09/09/2015
MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 09/09/2015
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 09/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 09/09/2015
Stato iter:
11/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/03/2016
GIRO MARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/03/2016

CONCLUSO IL 11/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10289
presentato da
COSTANTINO Celeste
testo di
Mercoledì 9 settembre 2015, seduta n. 478

   COSTANTINO, PALAZZOTTO, MARCON, ZARATTI, PELLEGRINO, DURANTI, RICCIATTI, NICCHI, FERRARA, PANNARALE, MELILLA e GIANCARLO GIORDANO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
   nel 1955 Libero Giancarlo Castiglia (nato a San Lucido, Cosenza, il 4 luglio del 1944) parte dal suo Paese per raggiungere il padre emigrato Brasile. Il viaggio terminerà il 20 gennaio. Ad accompagnarlo la madre Elena Gibertini e dai fratelli Antonio, Wanda e Walter Mario;
   nel 1962 Libero Giancarlo Castiglia inizia la sua attività politica con il giornale ’A Classe Operaria, giornale del Partito Comunista do Brasil;
   nel 1964 il colpo di Stato costringe l'italiano alla fuga. La famiglia gli offre riparo con il ritorno in patria ma il giovane dice di voler rimanere e si dimostra intenzionato a cambiare città, trasferendosi a San Paolo per lavoro. In realtà il partito lo invierà insieme a un'avanguardia di uomini e donne in Cina, dove gli esiliati trascorreranno un periodo di addestramento culturale e politico-militare;
   nel 1967 Libero Giancarlo Castiglia, dopo il ritorno in Brasile e la clandestinità nella città di Rondonopolis, raggiunge in Amazzonia le sponde del fiume Araguaia insieme a membri di vertice del partito per organizzare la lotta armata che passerà alla storia come «Guerriglia dell'Araguaia». Diventa Joao Bispo Ferreira detto «Joca»;
   6 anni dopo, nel 1973 nell'ambito dell'operazione militare Mesopotamia la commissione militare del partito comunista brasiliano, impegnata nella lotta armata nelle regioni amazzoniche bagnate dal fiume Araguaia, viene scoperta e trucidata nell'episodio passato alla storia come la «Strage di Natale»;
   nel 1979 La Legge d'amnistia, entrata in vigore il 28 agosto del 1979, consente di stare alla larga dai processi a tutti coloro che si sono resi responsabili di torture, esecuzioni extragiudiziali, sparizioni forzate e stupri commessi su vasta scala durante il regime militare dal 1964 al 1985;
   nel 1995 in Brasile nell'allegato della Legge numero 9.140/1995 vengono riconosciuti 61 desaparecidos della Guerriglia dell'Araguaia, fra questi risulta (al num. 35) anche il cittadino italiano Libero Giancarlo Castiglia;
   nel luglio del 1997, il Governo brasiliano, previo l'ufficio di stato civile delle persone fisiche della quinta circoscrizione giudiziaria di Rio de Janeiro rilascia alla famiglia Castiglia un certificato di morte con data 25 dicembre 1973 senza specificazione del luogo del decesso o seppellimento del corpo ne, tanto meno, le cause del decesso. Da allora i familiari di Castiglia si sono rivolti alle più alte autorità italiane e brasiliane per la restituzione del corpo, senza nessuna fortuna;
   nel 2001 il Grupo do trabalho del Tocantins, afferente alla Commissione nazionale della verità istituita dal Governo Dilma in Brasile, compie degli scavi in Amazzonia dove viene ritrovato un corpo con le mani tagliate e un capo di biancheria europea, si pensa possa essere quello di Castiglia;
   nel marzo 2007 la Presidenza della Camera dei deputati informa la famiglia Castiglia di una prossima visita del Segretario Speciale per i diritti umani del Governo brasiliano, il ministro Paulo Vannuchi (Prot. 2007/0001544/PRES). Durante la visita, accompagnato dal segretario dell'Ambasciata brasiliana in Italia, Hilton Catanzaro Guimaràes, l'esponente istituzionale, brasiliano ha recepito materiale genetico della signora Elena Gibertini, madre dello scomparso Libero Giancarlo Castiglia per le opportune prove di familiarità con la vittima;
   nel dicembre 2015 il presidente Dilma Rousseff presenta dopo quasi tre anni di lavori della Commissione della verità brasiliana, il dossier finale sui crimini della dittatura militare tra il 1964 e il 1985. Una relazione dettagliata che riassume il lavoro di ricostruzione dei fatti attraverso centinaia di testimonianze spontanee, interrogatori, indagini in archivi. In questo documento pubblico la morte di Castiglia viene indicata dapprima nella data del 25 dicembre 1973, poi in un giorno imprecisato del 1974, indicando espressamente che l'italiano si sarebbe salvato dalla strage di Natale –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e come, intenda agire di concerto con le autorità brasiliane per favorire il rientro delle spoglie di Libero Giancarlo Castiglia, alle quali la sua famiglia rimasta in Italia non ha mai rinunciato. (4-10289)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 11 marzo 2016
nell'allegato B della seduta n. 588
4-10289
presentata da
COSTANTINO Celeste

  Risposta. — Tra la fine degli anni ’60 e l'inizio degli anni ’70, il signor Libero Giancarlo Castiglia partecipò ad attività di guerriglia condotte nella regione dell'Araguaia da un gruppo di affiliati al Partito comunista brasiliano contro le truppe inviate in quella regione dal regime militare all'epoca al potere nel Paese sud-americano. Il connazionale fu presumibilmente ucciso nel corso di un'offensiva lanciata dall'esercito regolare nel dicembre 1973, ma il suo corpo non risulterebbe essere stato mai identificato con certezza.
  Una legge varata in Brasile nel 1995 ha riconosciuto come decedute, ai fini legali, tutte le persone scomparse «a seguito della partecipazione ad attività politiche tra il 2 settembre 1961 e il 5 ottobre 1988». Il nome del Signor Castiglia compare nell'elenco annesso a detto provvedimento. La medesima legge ha altresì istituito un'apposita commissione, incaricata di esaminare le richieste di indennizzo inoltrate dai parenti degli scomparsi, di contribuire al rinvenimento delle salme (tramite la ricerca delle sepolture clandestine all'epoca utilizzate per l'inumazione dei guerriglieri) e al loro riconoscimento attraverso la raccolta del DNA dei familiari.
  Quanto all'indennizzo, risulta che questo sia stato corrisposto ai congiunti del signor Castiglia nel 1996. Con riguardo al riconoscimento della salma del connazionale, il Segretario Speciale per i diritti umani del Governo brasiliano, Vannucchi, avrebbe effettuato un prelievo del DNA della madre del signor Castiglia per permettere i necessari raffronti. Tuttavia non risultano, né a questo Ministero né all'ambasciata d'Italia in Brasile, comunicazioni ufficiali da parte delle autorità brasiliane sull'identificazione certa del corpo del connazionale.
  La Farnesina, per il tramite dell'ambasciata in loco, ha subito provveduto a chiedere elementi di informazione circa l'identificazione del corpo del signor Castiglia alla immissione nazionale istituita dal Governo brasiliano. Si rimane in attesa di un riscontro da parte di quelle Autorità. L'ambasciata resta inoltre a piena disposizione della famiglia del congiunto, la quale fino ad oggi non risulta abbia mai preso contatto con la nostra Sede a Brasilia né con gli uffici della Farnesina per chiedere assistenza al fine di ottenere la restituzione della salma del signor Castiglia.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleMario Giro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

regime militare

partito politico

diritti umani