ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10277

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 478 del 09/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: SIMONETTI ROBERTO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 09/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 09/09/2015
Stato iter:
05/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/09/2016
CESARO ANTIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 05/09/2016

CONCLUSO IL 05/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10277
presentato da
SIMONETTI Roberto
testo di
Mercoledì 9 settembre 2015, seduta n. 478

   SIMONETTI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   più di una volta la direttrice dell'Archivio di Stato di Biella ha segnalato al, dicastero in indirizzo i problemi connessi al mancato completamento dei depositi della sede del medesimo; malgrado ciò nessuna risorsa è stato ancora assegnata;
   il deposito sussidiario di via Triverio, oltre a problemi di sicurezza non è assolutamente idoneo alla conservazione di materiale archivistico e gli archivi lì sistemati, due terzi del totale tra cui tutto il materiale degli uffici periferici dello Stato, sono ormai al limite del deterioramento;
   secondo alcuni a fronte di 39.000 euro annui di affitto, ma poi ci sono le manutenzioni e le utenze, non varrebbe la pena di spenderne 700.000 per ultimare almeno un piano, cosa che permetterebbe di rilasciare la locazione passiva, e tanto meno il doppio per ultimare tutto;
   di contro c’è da chiedersi che senso abbia avuto, dal 1991(anno di inizio del cantiere) ad oggi, aver speso circa 2.500.000.000 di vecchie lire per la parte che stiamo utilizzando e, dopo anni di faticose richieste, aver realizzato con altri 1.200.000 euro la struttura in cemento armato di un bunker sotterraneo, per poi lasciare che tutto in abbandono, infatti se non verranno effettuate le opere di finitura e l'impiantistica, il bunker sarà allagato dalle piogge e dall'innalzamento della falda, ricettacolo di sporcizia, che già adesso ha cominciato a creare problemi al deposito ad esso adiacente;
   per evitare disservizi, attualmente il personale (cinque unità in totale), si reca una volta a settimana, con mezzo proprio e su base volontaria, presso il deposito sussidiario a prelevare i mazzi prenotati dall'utenza e a ricollocare quelli restituiti. Si tratta però di una situazione anomala, non tollerabile ancora per molto: il fatto che chi lavora nell'archivio di Biella, a tutti i livelli, ci creda veramente non giustifica i rischi –:
   quali siano le intenzioni del Ministro riguardo all'ultimazione della sede dell'Archivio di Stato di Biella, al fine di incominciare a programmare azioni di salvaguardia del patrimonio, ora collocato nel deposito sussidiario, considerato che la tutela della memoria storica di un territorio riguarda tutta la comunità e le istituzioni ad essa preposte se ne debbono fare carico. (4-10277)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 5 settembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 669
4-10277
presentata da
SIMONETTI Roberto

  Risposta. — Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo indicato in esame, con il quale l'interrogante, premesso che l'archivio di Stato di Biella versa in una situazione di pesante difficoltà dovuta al mancato completamento dei lavori al deposito della sede del medesimo, e che il deposito sussidiario è ormai in stato di deterioramento e al limite della sua capienza, chiede di sapere se il Ministero sia intenzionato a ultimare i lavori della sede dell'archivio in modo da riunire la documentazione al momento suddivisa tra sede centrale e sussidiaria, così da salvaguardare la memoria storica del territorio.
  A tale riguardo si comunica quanto segue.
  La nuova sede dell'archivio di Stato di Biella è ubicata in un immobile concesso in comodato gratuito dal comune in data 19 aprile 1991.
  Con nuova forma architettonica è stata ricostruita in superficie, sul sito di edifici demoliti negli anni sessanta, la palazzina che ospita gli spazi aperti al pubblico e gli uffici, mentre i depositi sono previsti su due piani interrati.
  Negli anni ’90 è stato realizzato un primo lotto di lavori, che tuttavia non è stato sufficiente a contenere tutto il patrimonio conservato. Le ordinarie risorse di bilancio non hanno però consentito il completamento dei lavori.
  Si è perciò dovuti ricorrere ad una sede sussidiaria, purtroppo collocata in zona periferica rispetto alla principale: un capannone industriale, anni ’50, dove sono stati collocati i due terzi degli archivi. Il piccolo alloggio annesso permette l'apertura della seconda sala di studio.
  In tale sede sussidiaria sussistono tuttavia criticità di natura tecnico – ambientale: oltre risultare al limite dell'agibilità, essa presenta difatti pesanti infiltrazioni d'acqua che permangono, nonostante i lavori eseguiti al tetto dalla proprietà. A causa di tali infiltrazioni tutto il patrimonio archivistico presente nel deposito (6000 m circa di documenti), riguardante sia documenti di proprietà statale, che di enti, istituzioni e privati (affidati al Ministero) è effettivamente esposto ad un rischio di irrecuperabile deterioramento.
  Allo stato attuale, al fine di risolvere le problematiche inerenti i depositi della sede dell'archivio e consentire il rilascio del deposito sussidiario, e con l'obiettivo di disporre di strutture idonee alla corretta conservazione dei documenti archivistici per le esigenze della tutela ed in funzione dei servizi richiesti dall'utenza, è stato proposto il finanziamento dell'intervento relativo al completamento dei depositi interrati adiacenti alla sede principale in comodato gratuito.
  La richiesta di finanziamento è stata inserita nello schema di programmazione triennale 2016/2018 «fondo per la tutela del patrimonio culturale» di cui alla legge 190 del 2014 per un importo complessivo di euro 1.200.000 suddiviso sulle tre annualità di riferimento (euro 1.500.000 per il 2016, euro 500.000 per il 2017 e euro 200.000 per il 2018). Il finanziamento riguarda tre lotti funzionali per i quali è stata già approvata la progettazione definitiva.
  Mediante tale finanziamento si provvederà dunque al completamento dei depositi interrati della sede dell'archivio di Stato. Il primo completamento di un piano permetterà il trasloco dei documenti dal deposito sussidiario.
  L'obiettivo dei lavori è quindi quello di avere strutture idonee in grado di porre in sicurezza tutto il materiale archivistico, nonché a migliorare l'offerta di servizi adeguati alle richieste del territorio e aumentare la possibilità di fruizione e conoscenza dei documenti da parte di un'utenza sempre più ampia e non solo specialistica.
  I lavori di completamento dei depositi sotterranei, in corso, dovrebbero, finalmente, mettere a disposizione lo spazio necessario per permettere di riunire il tutto in un unico luogo eliminando gli attuali disagi per l'utenza e il personale.
  L'intervento di cui sopra è incluso nel piano nazionale di razionalizzazione del Ministero, di cui all'articolo 2, comma 222-quater, della legge n. 191 del 2009.
  Tale piano di razionalizzazione è stato verificato dall'Agenzia del demanio e l'intervento relativo all'archivio di Stato di Biella è stato ritenuto attendibile con prevista realizzazione al 2018.
  Posso infine comunicare che il finanziamento richiesto – come detto, 1,2 milioni di euro per il triennio 2016-2018 – è stato approvato, con il decreto ministeriale 28 gennaio 2016, registrato dalla Corte dei conti in data 16 febbraio 2016.
Il Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoAntimo Cesaro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del patrimonio

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