ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10254

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 477 del 08/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 08/09/2015
Stato iter:
11/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/03/2016
MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 30/09/2015

SOLLECITO IL 30/11/2015

SOLLECITO IL 29/01/2016

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/03/2016

CONCLUSO IL 11/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10254
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Martedì 8 settembre 2015, seduta n. 477

   LUIGI DI MAIO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto si apprende da fonti di stampa, negli ultimi giorni presso il centro di accoglienza «Vogliamo volare» di Romitello in provincia di Palermo si sarebbe verificata una situazione paradossale;
   secondo quanto denunciato anche dall'organizzazione sindacale Consap, tre fratelli di origine nigeriana si sarebbero resi protagonisti di diversi atti di violenza, protestando inizialmente per la qualità del cibo da loro non gradito e scatenando una rissa con le forze dell'ordine che stavano notificando loro un provvedimento della prefettura di Palermo nel quale venivano «invitati» ad abbandonare la struttura. Nel corso della colluttazione, per cui sono stati denunciati a piede libero per percosse, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, hanno rotto gli occhiali di un poliziotto e il polso di un altro;
   tuttavia, una volta allontanati dal centro per le loro intemperanze, non possono essere espulsi a causa della richiesta di asilo pendente (per il cui esito occorreranno alcuni mesi) e, pertanto, fino a nuova comunicazione, sono a piede libero;
   si tratta di un caso emblematico, dal momento che è possibile che si creino altre situazioni analoghe –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della vicenda descritta in premessa e se non ritenga di doversi attivare al fine di risolvere la situazione, nonché di evitare il presentarsi di circostanze analoghe;
   se sul territorio nazionale esistano casi analoghi di migranti allontanati dai centri di accoglienza per intemperanze e lasciati senza alcun controllo liberi di circolare sul territorio nazionale.
(4-10254)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 11 marzo 2016
nell'allegato B della seduta n. 588
4-10254
presentata da
DI MAIO Luigi

  Risposta. — Come riferito dall'interrogante, nella mattinata del 27 agosto 2015 alcuni operatori del Commissariato di pubblica sicurezza di Partinico, insieme ai militari della locale compagnia di carabinieri, hanno eseguito un provvedimento di revoca dell'accoglienza emesso dalla prefettura di Palermo nei confronti di tre migranti di origine nigeriana ospitati presso il centro gestito dall'associazione «Vogliamo Volare» situato a Romitello, una frazione montana del comune di Borgetto.
  I tre si erano resi responsabili, il 21 agosto 2015, di iniziative estemporanee di protesta e di minacce nei confronti di alcuni operatori della comunità.
  Il loro disappunto sarebbe stato causato dalla tipologia del cibo loro offerto, soprattutto in considerazione dell'asserita intolleranza di uno di loro ad alcuni alimenti.
  Al momento della notifica del provvedimento di revoca, hanno avuto una reazione violenta, aggredendo il personale operante per poi dileguarsi nella campagna circostante.
  In seguito a tale episodio, un operatore della Polizia di Stato e due militari dell'Arma hanno riportato vari traumi con prognosi di sette giorni ciascuno.
  La mattina successiva alla loro fuga, i predetti cittadini nigeriani sono stati rintracciati dalle forze dell'ordine in via Cavour a Palermo, nei pressi della Prefettura, e denunciati per lesioni, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, oltre che per la violazione dell'articolo 650 del codice penale. Sono stati quindi invitati ad eleggere domicilio (ex articolo 161 c.p.p.).
  Si soggiunge che gli stranieri in argomento erano richiedenti asilo e, come tali, inespellibili.
  In ordine all'ultimo quesito posto con l'interrogazione, si precisa che ogniqualvolta un richiedente asilo da luogo ad atti di intemperanza, come nella fattispecie in esame, il prefetto competente adotterà il provvedimento di revoca delle misure di accoglienza, con conseguente allontanamento dalla relativa struttura, ai sensi dell'articolo 23 del decreto legislativo n. 142 del 2015. Ciò sempre nel rispetto dei diritti riconosciuti, anche a livello comunitario, a coloro che siano in attesa dell'esito delle istanze di richiesta di protezione internazionale.
  Resta fermo che lo straniero allontanato dalla struttura di accoglienza può essere trattenuto in un centro di identificazione ed espulsione, sulla base di una valutazione caso per caso, quando costituisca un pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica oppure sussistano il rischio di fuga o le altre condizioni previste dall'articolo 6, comma 2, del citato decreto legislativo.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoDomenico Manzione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

asilo politico

delitto contro la persona

aiuto sociale