ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10185

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 476 del 05/08/2015
Firmatari
Primo firmatario: FORMISANO ANIELLO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 05/08/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 05/08/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10185
presentato da
FORMISANO Aniello
testo di
Mercoledì 5 agosto 2015, seduta n. 476

   FORMISANO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   in data 25 giugno 2015 il consiglio comunale di Niscemi (CL) ha deliberato un documento/denuncia, in merito alla «problematica sanitaria locale»;
   nel testo, l'organo comunale si rammarica delle mancate risposte fornite dagli enti competenti in merito ad altra precedente ed analoga richiesta avanzata in data 12 gennaio 2015, già discussa in pubblica assemblea, in data 17 aprile 2015;
   nei testi summenzionati, in particolare, il comune di Niscemi, lamenta:
    la violazione dell'articolo 32 della Carta costituzionale, concernente la tutela della salute, quale diritto fondamentale dell'individuo ed interesse della collettività;
    la mancata applicazione della circolare dell'assessorato regionale alla sanità n. 01150/09 del 15 giugno 2009, recante «Indirizzi e criteri per il riordino, la rifunzionalizzazione e la riconversione della rete ospedaliera e territoriale regionale. Procedure e modalità di controllo gestionale»;
    tale circolare, invero, ha sancito per la provincia di Caltanissetta, una rimodulazione e una nuova programmazione sanitaria, che pur partendo dai dati epidemiologici, ha ripresentato la differenza tra la popolazione della zona Nord e quella della zona Sud. La nuova rimodulazione non ha tenuto, però, conto delle indicazioni contenute nel paragrafo n. 2 della Circolare Assessoriale n. 5700, in cui si fa riferimento «ai problemi di salute prioritari della popolazione siciliana come sintetizzati nel documento elaborato dall'Osservatorio Epidemiologico Regionale». Il nuovo piano aziendale avrebbe, dunque, necessariamente dovuto tener conto dei dati epidemiologici del D.O.E del gennaio 2013, sui dati di mortalità anni 2003-2009 e di morbosità anni 2006-2011, che hanno indicato per i tre comuni di Gela – Niscemi – Butera, ricadenti nell'area ad alto rischio ambientale, un eccessivo tasso di mortalità per le diverse forme neoplastiche riscontrate;
    la mancata applicazione delle indicazioni previste dalla legge regionale 14 Aprile 2009 n. 5, recante disposizioni in materia di «Norme per il riordino del Servizio Sanitario Regionale», con particolare riguardo, alle indicazioni formulate dall'articolo 6, concernenti la finalizzazione delle risorse finanziarie, e dei criteri di perequazione finalizzati ad assicurare l'erogazione uniforme, efficace, appropriata ed omogenea dei livelli essenziali di assistenza in tutto il territorio;
    la mancata applicazione dei piani aziendali degli ultimi dieci anni, con riguardo alla distribuzione dei posti letto, dei servizi e degli incarichi dirigenziali e del potenziamento del comparto sanitario;
    i ritardi notevoli per la ristrutturazione e la messa in sicurezza di una parte strutturale dell'ospedale di Niscemi, i quali non hanno consentito, totalmente, la programmazione politica del governo regionale per come prevista dal D.A Sanità n. 001372 del 25 maggio 2010;

   la delibera regionale n. 1229 del 14 maggio 2010, con la quale è stata posta in attuazione la programmazione dei servizi nell'ambito delle strutture ospedaliere, non ha trovato il contributo della conferenza dei sindaci, in seno alla quale la rappresentanza dell'amministrazione comunale di Niscemi ha sottolineato che la piattaforma e la quantità numerica del personale fosse insufficiente alle esigenze del territorio e alla omogeneità delle prestazioni;
   il comune di Niscemi, che vanta una popolazione di 28.000 abitanti circa, è stato, all'evidenza, penalizzato dalle precedenti programmazioni sanitarie regionali in termini di servizi sanitari e personale ospedaliero;
   invero, si ricorda che, mentre il comprensorio sud conta nei quattro presidi ben 700 ore di visite specialistiche, la città di Niscemi ne registra solamente 48, trovandosi in condizioni di carenza di attrezzature e di personale infermieristico;
   la medicina territoriale potrebbe essere potenziata con il sistema di informatizzazione, per garantire una maggiore efficienza ed efficacia della propria attività in un contesto di cittadinanza europea;
   inoltre tale paese è ubicato in una difficile situazione orografica, atteso che è posto in collina ed evidenzia problematiche di viabilità extraterritoriale –:
   se il Ministro sia a conoscenza dei fatti su esposti e se non ritenga opportuno assumere iniziative, per quanto di competenza, al fine di giungere ad una serena soluzione che consenta di salvaguardare i livelli essenziali di assistenza. (4-10185)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto alla salute

diritto dell'individuo

sanita' pubblica