ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10127

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 475 del 04/08/2015
Firmatari
Primo firmatario: VILLAROSA ALESSIO MATTIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/08/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 04/08/2015
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 04/08/2015
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/08/2015
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/08/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 04/08/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 12/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10127
presentato da
VILLAROSA Alessio Mattia
testo di
Martedì 4 agosto 2015, seduta n. 475

   VILLAROSA, D'UVA, DAGA, TERZONI e MANNINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   da anni Legambiente conduce la campagna «Goletta Verde» dedicata al monitoraggio ed all'informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, analizzando quasi 7 mila e 500 chilometri di costa;
   l'Unione europea ha già aperto, nel 2014, una prima procedura di infrazione nei confronti dell'Italia (procedura n. 2014/2059 del 31 marzo 2014) all'inizio della stagione balneare per il mancato rispetto della direttiva comunitaria sul trattamento delle acque reflue urbane (direttiva 91/271 CE);
   con gli ultimi rilevamenti, consultabili sul sito di Legambiente/goletta verde, sono stati 25 i punti di prelievo siciliani, di questi solo 8 campionamenti risultano «entro i limiti». In particolare nella provincia di Messina su 4 punti di prelievo, tutti sulla costa tirrenica, solo uno risulta «fortemente inquinato» quello di Barcellona Pozzo di Gotto, località Cantone, punto di prelievo «Foce Torrente Termini o Patrì»;
   il giudizio che Legambiente usa viene dato in base ai risultati ottenuti dalle analisi microbiologiche (sono presi come riferimento i valori limite per la balneazione indicati dal decreto del Ministero della salute del 30 marzo 2010, nell'Allegato A). Un mare «fortemente inquinato» come quello di Barcellona presenterebbe Enterococchi › 4000 UFC/100 ml e/o Escherichia Coli › 1000 UFC/100 ml;
   con decreto del 3 marzo 2015 dell'assessorato della salute della regione Sicilia vengono interdetti alla balneazione i tratti di mare da «Villa Crisafulli a foce torrente Termini» e da «Foce Torrente Termini a 100 metri ovest Lido contrada Marchesana» per un totale di circa 2750 metri di costa interdetta, nonostante la presenza di un depuratore proprio in quel tratto;
   dalle cronache giudiziarie degli ultimi anni si potrebbe ipotizzare che il particolare dato rilevato da Goletta Verde sulla zona Barcellona Pozzo di Gotto/Terme Vigliatore potrebbe derivare da forme di inquinamento puntiforme e specifiche, relative a possibili scarichi illegali diretti, cioè con sbocco diretto a mare o indiretti, cioè con sbocco nei vari torrenti (Longano, Idria, Mela, Patrì, e altro) che poi vanno a confluire tutto in mare;
   nel 2010, in un articolo della Gazzetta del Sud, si legge: «La Procura di Barcellona avrebbe già individuato la probabile causa dell'inquinamento ambientale provocato da scarichi agrumari illegali finiti in mare e che hanno mandato in tilt il sistema di depurazione dei liquami fognari dell'intero comune di Barcellona. Si tratta di scarti agrumari fuoriusciti dal pozzetto troppo pieno del depuratore comunale e riversati come un fiume in piena sull'arenile e nelle acque marine del litorale di Barcellona, tanto da provocare un autentico disastro ambientale che ha allarmato i residenti della zona. Gli accertamenti investigativi compiuti dalla polizia municipale di Palazzo Longano, al comando del colonnello Rosario Maimone, si sono concentrati su una industria agrumaria che lo scorso anno era stata posta sotto sequestro per analoghe vicende, tanto che il magistrato inquirente già domenica sera aveva ordinato una ispezione urgente agli impianti industriali situati in contrada Centineo. L'unica certezza al momento è quella dello sversamento nella condotta fognaria di un quantitativo notevole di sostanze organiche acide, scarti di lavorazione industriale nocivi per l'ambiente marino che hanno mandato in tilt la condotta fognaria principale. Le sostanze illegali immesse in quantitativo spropositato hanno intasato le condutture principali di adduzione al depuratore causando la fuoriuscita dei liquami. La battigia e lo specchio di mare tra Cantoni e Spinesante, in corrispondenza di via Eolie dove è ubicato il pozzetto di troppo pieno, sono state trasformate in cloache maleodoranti che ancora fino a ieri hanno infestato con i miasmi l'aria della zona. Miasmi percepibili anche dall'autostrada»;
   durante l'operazione «Last Orange» veniva contestato agli indagati, fra i vari capi d'imputazione, l'illecito smaltimento di ingenti quantitativi di rifiuti liquidi derivanti dalla trasformazione degli agrumi nel depuratore comunale di Barcellona Pozzo di Gotto attraverso una condotta interrata realizzata ad hoc. Tali smaltimenti hanno peraltro provocato causa ripetuti malfunzionamenti del depuratore comunale con grave danno a tutti processi depurativi e di conseguenza con lo scarico in mare di reflui non depurati –:
   se sia a conoscenza dei fatti suesposti;
   quali azioni il Ministro interrogato abbia intrapreso o intendano intraprendere per capire se ci siano, quali siano e da chi siano provocati i possibili danni ambientali, causati da inquinamento, al fine di garantire sicurezza per le acque e scongiurare qualsiasi rischio per la salute dei bagnanti;
   quali improcrastinabili e tempestive iniziative intenda assumere, nell'ambito delle rispettive competenze, al fine di monitorare il livello di inquinamento di tutte le acque costiere della regione Sicilia;
   se il Ministro interrogato non intenda, nell'ambito delle proprie competenze in ordine alle attività di monitoraggio dello stato dell'ambiente marino, promuovere delle ispezioni del Comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente al fine di verificare i livelli di inquinamento marini e torrentizi;
   in caso di esito confermativo, quali misure intenda adottare, nell'ambito delle proprie funzioni, per intervenire sugli allarmanti livelli di inquinamento segnalati. (4-10127)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

tasso di inquinamento

frutticoltura

inquinamento prodotto dalle navi