ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10126

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 475 del 04/08/2015
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 04/08/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 04/08/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10126
presentato da
BINETTI Paola
testo di
Martedì 4 agosto 2015, seduta n. 475

   BINETTI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   Angelo è un bambino autistico che nella sua vita è incappato più volte in una serie di gravi inconvenienti, spesso legati alla somministrazione di farmaci come il risperidone, a cui è stato sottoposto in modo inappropriato, e che hanno avuto su di lui un effetto paradosso; si tratta per altro di un farmaco che non rientra nel trattamento di elezione dell'autismo;
   in una precedente interrogazione avevo già presentato il caso di Angelo, sottolineando come l'allontanamento dalla famiglia deciso dai servizi sociali non sembrava rappresentare la migliore soluzione possibile per il bambino sradicato dal suo contesto;
   Angelo è un bambino allontanato dalla sua famiglia e messo in una «casa famiglia» perché, tra le varie ragioni, i vicini protestavano per la sua condotta eccessivamente vivace e i servizi sociali erano intervenuti dopo una crisi del bambino, seguita a somministrazione di risperidone;
   in quella occasione i servizi sociali avevano ritenuto che la madre non fosse in grado di farsi carico del figlio e di controllarne le reazioni, per cui ne avevano predisposto l'allontanamento, senza precisarne la durata né le possibilità del reintegro a casa sua;
   il bambino autistico, come era prevedibile, continua a presentare crisi che lo rendono scarsamente gestibile anche in casa famiglia, per cui la sua odissea continua e domenica scorsa ha avuto una crisi più forte delle altre, probabilmente anche per l'assenza degli educatori professionali;
   i responsabili della struttura si sono spaventati, hanno chiamato una ambulanza e lo hanno fatto condurre al Burlo Garofalo, dove ha trovato lo stesso medico di guardia che gli aveva prescritto il risperidone l'anno scorso;
   il medico gli ha somministrato un trattamento ad alte dosi: superiori al valore massimo prescrivibile e l'ha rimandato subito alla casa famiglia;
   la prassi clinica consiglia che dopo una dose iniziale, l'aggiustamento della posologia venga effettuato con cautela sulla base delle caratteristiche individuali del paziente, per potersi limitare a somministrare la dose minima efficace, riducendo gli effetti collaterali del farmaco; in genere si inizia con 10-15 gocce (20-30 mg), in una singola somministrazione serale;
   sul caso di Angelo si possono fare alcune considerazioni anche alla luce dell'esperienza precedentemente vissuta dal bambino: appare come una grave imprudenza non aver trattenuto il bambino in ospedale dopo la somministrazione del farmaco anche alla luce di quanto accaduto la volta scorsa;
   analogamente appare imprudente aver prescritto al bambino fin dal primo momento la massima dose prevista, tenendo conto che sotto i 12 anni oltre tutto si può parlare solo di somministrazione off label;
   ma un altro punto da segnalare è che a coloro che si prendono cura del bambino in casa famiglia non è stata data alcuna indicazione su eventuali medici di riferimento in ospedale o sul territorio, qualora il bambino avesse presentato un comportamento che sollevava dubbi e perplessità; ma soprattutto non è stata affatto coinvolta la mamma del bambino né è stato chiesto il permesso di chi esercita la potestà genitoriale;
   occorrerebbe salvaguardare e favorire con ogni strumento possibile la relazione madre-figlio specie in casi di tal genere, in cui appare oltremodo evidente come il bambino abbia bisogno di figure forti di riferimento, stabili e competenti –:
   quando saranno adottate le nuove linee guida sull'autismo, come prevede la legge recentemente approvata dal Parlamento, con concreti riferimenti anche ai possibili trattamenti farmacologici dei soggetti. (4-10126)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto farmaceutico

fanciullo

malattia