ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10118

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 475 del 04/08/2015
Firmatari
Primo firmatario: TERZONI PATRIZIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/08/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 04/08/2015
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/08/2015
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 04/08/2015
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 04/08/2015
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 04/08/2015
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 04/08/2015
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 04/08/2015
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 04/08/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 04/08/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10118
presentato da
TERZONI Patrizia
testo di
Martedì 4 agosto 2015, seduta n. 475

   TERZONI, CECCONI, BUSTO, DAGA, DE ROSA, MANNINO, MICILLO, ZOLEZZI e VIGNAROLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   nella notte del 17 luglio 2015 attorno all'1.30, è scoppiato un incendio che ha coinvolto la fabbrica di bitumi Casali di via del Consorzio, a Falconara, in via del Consorzio, nella frazione di Castelferretti, in provincia di Ancona. L'incendio ha interessato l'area per molte ore e la densa nube nera che si è sprigionata ha stazionato sopra l'abitato di Falconara fino a fine giornata. I cittadini hanno lamentato grossi ritardi e mancanze nel sistema di allertamento con il mancato passaggio delle auto della protezione civile, che solo all'alba sarebbero passate per avvisare di chiudere le finestre, in genere lasciate aperte in questi giorni di gran caldo. Questo è solo l'ennesimo episodio che coinvolge l'area del comune di Falconara che è caratterizzata:
    a) dal sito inquinato di Interesse Nazionale (SIN) determinato in massima parte dalla raffineria API e dalla ex Montedison;
    b) dalla attività di n. 2 industrie classificate insalubri di prima categoria;
    c) dall'essere inserita in Zona A del territorio regionale (classificazione del Piano di Risanamento e Mantenimento della Qualità dell'Aria Ambiente) nella quale il livello di PM10 e del biossidi di azoto comporta il rischio di superamento dei valori limite e delle soglie di allarme;
    d) dall'essere stata classificata Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA Ancona, Falconara e Bassa Valle dell'Esino) – e soggetta a Piano di Risanamento fino a marzo 2015 – a causa delle problematiche ambientali esistenti e riconducibili, per Falconara Marittima, alle seguenti caratteristiche:
     presenza di tutte le principali modalità di trasporto e delle infrastrutture correlate;
     presenza di attività economiche e produttive di rilevanza nazionale a rischio di incidente rilevante ai sensi del decreto legislativo n. 334 del 1999 (raffineria API – centrale termoelettrica da 250 MWe);
     consistente traffico ferroviario e di mezzi pesanti gommati per il trasporto di merci pericolose, in particolare di prodotti petroliferi;
    e) le indagini epidemiologiche effettuate dall'Istituto Superiore di Sanità (Studio SENTIERI), dall'Istituto Nazionale Tumori di Milano e dall'ARPA Marche - Servizio Epidemiologia, hanno accertato nell'ordine: eccessi che riguardano i tumori al polmone ed eccesso di mortalità per malformazioni congenite (SENTIERI); nel periodo 1994-2003 in un raggio di 4 chilometri attorno alla raffineria API è esistito un problema d'esposizione associato ad eccesso di rischio di morte per leucemia e linfoma non Hodgkin [indagine pubblicata anche sulle riviste Environmental (2015) 140:641-648 e Cancer Causes and Control (2014) 25:1635-1644)].
    f) nel periodo 1996-2009 sono stati registrati eccessi di ricoveri ospedalieri per tumore maligno della pleura e leucemie ed incremento dei linfomi non Hodgkin;
   a fronte di queste indicazioni si registra invece:
    le tre centraline di rilevamento di tipo industriale collocate per registrare le emissioni provenienti dalla raffineria API a seconda della tipologia dei venti e/o delle brezze, raramente raggiungono la percentuale minima di funzionamento richiesta dalla normativa, come constatato dalla stessa Società petrolifera;
    non esiste una centralina di rilevamento nel quartiere Castelferretti che controlli le emissioni della industria insalubre di prima categoria che elimina e/o recupera i rifiuti speciali pericolosi (autorizzata nel 2010) e – come si legge nell'Autorizzazione Integrata Ambientale caratterizzata da possibili emissioni anche di Benzo-a-pirene (classificato dalla IARC cancerogeno di categoria 1 per l'uomo) oltre che da Ammoniaca, IPA, SOV, Fenoli e Cianuri;
    le ultime speciazioni delle PM10 sul territorio di Falconara Marittima per individuarvi quali e quanti metalli pesanti (per esempio: Nichel, Vanadio, Piombo, Cromo e Cadmio) sono presenti, risalgono a marzo e giugno 2000 come si evince dalla risposta alla richiesta di accesso agli atti protocollo del comune di Falconara Marittima n. 1689 del 26 marzo 2015;
   risulta che le conclusioni dell'Indagine Epidemiologica dell'Istituto Nazionale Tumori di Milano sia rimasta nel cassetto della Regione Marche per 3 anni. Nella seduta n. 325 della Camera dei Deputati del 5 novembre 2014 il Ministro della Salute informò – a seguito di specifica interrogazione n. 3-01132 a risposta immediata – che «l'Indagine epidemiologica svolta dall'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano sul sito di Falconara Marittima non risulta essere stata inviata, né al Ministero, né all'Istituto Superiore di Sanità e non si è pertanto a conoscenza delle conclusioni emerse dall'indagine stessa», confermando che la Regione Marche fino a quella data non aveva mai trasmesso le risultanze dell'indagine epidemiologica al Ministero della Salute né all'ISS –:
   se e quali informazioni intenda acquisire, per quanto di competenza, inclusi gli esiti dell'attività svolta sui campioni delle matrici ambientali dall'ARPAM e dall'ASUR per chiarire quanto accaduto sull'ambiente e sulla salute dei cittadini;
   se il Ministro dell'ambiente non ritenga necessario intervenire con urgenza anche mediante l'ausilio del Comando carabinieri per la tutela dell'ambiente per determinare le reali condizioni delle matrici ambientali dell'area compresa nel territorio del comune di Falconara Marittima;
   se il Ministro della salute sia in grado di riferire novità riguardo all'eventuale trasmissione da parte della Regione Marche dei risultati dell'indagine epidemiologica condotta dall'Istituto nazionale tumori di Milano come riportato in premessa e, se del caso ciò non fosse ancora avvenuto, quali provvedimenti intenda mettere in atto per ottenere tali risultati;
   se non ritenga necessario assumere iniziative, anche a livello normativo, al fine di limitare gli effetti dannosi derivanti da incidenti rilevanti prodotti da stabilimenti industriali potenzialmente idonei a produrre forti impatti sull'ambiente e sulla salute dei cittadini, seppur non ricadenti nella disciplina connessa agli incidenti rilevanti, affinché il prefetto competente, d'intesa con le regioni e gli enti locali interessati, adotti in ogni caso un piano di emergenza minimo, anche sulla scorta delle informazioni fornite dal gestore, per fornire tempestivamente alla popolazione informazioni specifiche relative all'incidente e al comportamento da adottare.
(4-10118)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto di merci pericolose

rischio sanitario

raffinazione del petrolio