ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10039

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 471 del 29/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: D'AMBROSIO GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/07/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 29/07/2015
Stato iter:
28/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/04/2017
NENCINI RICCARDO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/04/2017

CONCLUSO IL 28/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10039
presentato da
D'AMBROSIO Giuseppe
testo di
Mercoledì 29 luglio 2015, seduta n. 471

   D'AMBROSIO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   a Bari Vecchia, nell'area demaniale compresa fra il porto e largo Ruggero il Normanno, a pochi metri dal Castello, dai complessi conventuali di Santa Chiara e di San Francesco, nel luogo dell'antico porto bizantino-normanno detto «la banchina», sono in corso lavori per realizzare l’«Ampliamento della sede degli uffici OO.MM. del Provveditorato interregionale alle OO.PP. di Puglia e Basilicata»;
   l'edificio, alto almeno 12 metri, sembra compromettere l'inestimabile valore architettonico del Castello e della cortina edilizia di Bari Vecchia, oscurando definitivamente la vista sul mare, in una zona in cui sono presenti già molti altri edifici;
   tale opera ha ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie, nonostante i vincoli paesaggistici a cui pare sia sottoposta l'intera area dal 1930;
   il Comitato «Parco del Castello» di Bari ha più volte sollecitato gli enti preposti di attuare quanto previsto dal Piano particolareggiato di Bari Vecchia, votato all'unanimità dal consiglio comunale di Bari e approvato con delibera di giunta regionale n. 286 del 9 luglio 2002, proponendo il blocco dei lavori di ampliamento della sede degli uffici OO.MM. del provveditorato interregionale alle opere pubbliche di Puglia e Basilicata e la realizzazione del Parco del Castello;
   al momento pare sia stato avviato solo un protocollo d'intesa tra l'amministrazione di Bari e il Comitato Parco del Castello di Bari riguardante la sola realizzazione condivisa e partecipata del Parco. Restano comunque le preoccupazioni per il proseguo dei lavori della palazzina, nonostante l'azione amministrativa al TAR e la richiesta di proroga di sei mesi per il compimento delle indagini preliminari a carico dei funzionari della Soprintendenza di Bari –:
   se ci siano margini di intervento affinché si possa favorire una maggiore collaborazione tra le istituzioni preposte, tenendo conto anche delle proposte avanzate dalle singole associazioni locali da anni interessate alla tutela e valorizzazione dei beni comuni. (4-10039)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 28 aprile 2017
nell'allegato B della seduta n. 786
4-10039
presentata da
D'AMBROSIO Giuseppe

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sui lavori di manutenzione straordinaria e ampliamento dell'edificio sede degli uffici del provveditorato interregionale alle opere pubbliche di Puglia e Basilicata, si comunica quanto segue.
  Il progetto per la nuova sede della sede coordinata di Bari del provveditorato interregionale per le opere pubbliche (OO.PP.) per la Puglia e la Basilicata scaturisce dal nuovo assetto organizzativo degli uffici periferici di questo Ministero che ha accorpato in ambito regionale gli uffici delle opere marittime (OO.MM.) con quelli del provveditorato.
  Attualmente, tali uffici sono dislocati in tre diversi immobili:
   gli uffici del provveditorato per le OO.PP. hanno sede in via Dalmazia 70b, Bari (uffici al 3o piano e a 1o piano, posti auto ed archivi a piano terra);
   l'ex ufficio del genio civile per le OO.MM. ha sede in corso Antonio De Tullio n. 1, Bari;
   gli uffici distaccati del provveditorato sono allocati a Foggia in via Rotundi, n. 1.

  A seguito dell'assegnazione, da parte dell'agenzia del demanio, alla presidenza della regione Puglia della porzione di immobile di via Dalmazia, attualmente occupate dagli uffici del provveditorato, si è reso necessario ricercare una nuova sede del Provveditorato al fine di razionalizzare ed ottimizzare le risorse umane e strumentali, in uno al contenimento dei costi di gestione derivanti dall'attuale assetto.
  A tale scopo, è stato individuato nell'area demaniale sita in Bari al Corso Antonio De Tullio, sede attuale dell'ex ufficio del genio civile per le OO.MM., la localizzazione della nuova sede. Il citato provveditorato riferisce di aver così provveduto a redigere il progetto preliminare, a cura di personale interno, che prevedeva la ristrutturazione del manufatto esistente sull'area e l'ampliamento dello stesso su una superficie libera adiacente, già sede di un campo da tennis ormai in disuso.
  Il 30 giugno 2010 si è svolta la conferenza dei servizi nell'ambito della quale, all'unanimità delle Amministrazioni coinvolte, è stato deciso di procedere al perfezionamento della intesa Stato regione. A conclusione della procedura di cui all'articolo 81 del decreto del Presidente della Repubblica n. 616 del 1977 e dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica n. 383 del 1994, il successivo 21 settembre 2010, è stato emanato il decreto provveditoriale n. 617 di accertamento della conformità urbanistica, notificato a tutte le Amministrazioni coinvolte, incluso il comune di Bari.
  In seguito, si è provveduto a redigere i successivi livelli di progettazione con l'acquisizione dei prescritti pareri del comitato tecnico amministrativo presso il provveditorato.
  Espletate le procedure di gara, nel dicembre 2012, i lavori sono stati provvisoriamente aggiudicati all'impresa GEOSCAR con sede in Martina Franca, per la complessiva somma di euro 3.345,722,40, di cui euro 3.206.415,00 per lavori a corpo e a misura, al netto del ribasso del 28,286 per cento, ed euro 139.307,40 per oneri della sicurezza non assoggettati a ribasso.
  I lavori sono suddivisi in tre lotti, il primo è relativo agli interventi di manutenzione straordinaria sull'immobile esistente, già sede dell'ufficio per le opere marittime, mentre il secondo e terzo lotto riguardano la realizzazione della nuova palazzina in ampliamento.
  Con nota del 17 luglio 2014, indirizzata al direttore per i beni culturali e paesaggistici della Puglia e per conoscenza al provveditorato, l'assessore all'urbanistica del comune di Bari comunicava che a seguito del dibattito molto ampio sollevato in città per la realizzazione della nuova sede del provveditorato, si provvedeva a rivedere i pareri resi in sede di conferenza dei servizi del 30 giugno 2010 rilevando che la soprintendenza competente non aveva valutato in modo esplicito la compatibilità dell'intervento di ampliamento con il vincolo ex lege n. 688 del 1912 di zona di rispetto intorno al castello con allegata planimetria che, a parere dello stesso assessore sembrava risultare preclusivo dell'intervento in corso. Nella stessa nota l'assessore evidenziava come l'amministrazione ritenesse di valutare attentamente la possibilità di ripensare alle decisioni prese al riguardo della costruzione della nuova sede del Provveditorato in quanto localizzata in area di cruciale importanza ai fini dell'orientamento dello sviluppo urbano nella direzione della sostenibilità. Contemporaneamente, a seguito di un esposto denuncia in relazione alla costruenda opera nell'agosto 2014 veniva acquisita, da parte di agenti di polizia giudiziaria, la relativa documentazione presso il provveditorato nell'ambito di indagini di cui all'attualità non si conosce l'esito.
  Sempre nell'agosto 2014, la soprintendenza nel ritenere le opere in progetto... compatibili con gli obiettivi di tutela previsti dal decreto di vincolo in quanto non inducono rilevanti modifiche alle condizioni di godibilità del Castello e quindi non arrecano pregiudizio alle stesse ha espresso parere favorevole per gli aspetti di competenza a condizione che la siepe posta lungo la recinzione a sud-est prevista con oleandri sia realizzata con piante di pitosforo in analogia alle siepi già presenti nel giardino.
  A seguito di ricorso amministrativo da parte di alcuni cittadini, il TAR Puglia nel respingere l'istanza cautelare ha evidenziato, tra l'altro, da un lato che l'edificio costruendo rappresenta il completamento – con uguale altezza – di altra struttura omologa, sicché la sua edificazione non altera significativamente la preesistente situazione sotto il profilo degli interventi antropomorfi e la conseguente, visibilità del castello dall'area vincolata; dall'altro che la costruzione ha, ormai, raggiunto la edificazione avanzata tranne l'ultimo piano, sicché la sospensione dei lavori non determinerebbe, nella sostanza, alcun recupero di visuale; infine, che si è in presenza di opera pubblica con impegno di ingenti risorse pubbliche, la cui realizzazione, nella comparazione degli interessi, non ammette ritardi.
  Successivamente, il 26 novembre 2014, il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso in appello per la riforma dell'ordinanza del TAR Puglia con cui era stata respinta l'istanza cautelare di accertamento di abusività delle opere.
  Il 5 febbraio 2015, la direzione generale per la condizione abitativa di questo Ministero, esaminata la richiesta della regione Puglia e del comune di Bari di avvio delle procedure ex articolo 28 del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001, non ha ravvisato l'applicabilità della citata disposizione alla fattispecie in questione.
  Con sentenza n. 1158 del 29 luglio 2015, il TAR Puglia – sezione terza si è definitivamente pronunciato sul ricorso proposto dichiarandolo in parte respinto e in parte irricevibile.
  In proposito, il provveditorato, nel precisare di essersi sempre attenuto alla normativa vigente, evidenzia che l'avvio della costruzione dell'immobile è avvenuto previa concertazione e autorizzazione di tutti gli uffici interessati e competenti (fra cui soprintendenza, regione Puglia comune di Bari): inoltre, come acclarato dal TAR Puglia e dal Consiglio di Stato, la realizzazione delle opere avviene sulla base di un legittimo titolo abilitativo (DP 617/2010) che ha al momento superato il vaglio della magistratura amministrativa.
  Avverso alla citata sentenza del TAR 1158/2015, favorevole per questa Amministrazione, è stato proposto dai ricorrenti ricorso al Consiglio di Stato che, con sentenza n. 105/2017 ha disposto, a parziale accoglimento del ricorso, una consulenza tecnica di ufficio. Il provveditorato ha quindi nominato consulente tecnico di parte e le relative operazioni hanno avuto inizio il 9 marzo 2017.
  La vicenda è inoltre ancora all'attenzione della magistratura penale, a seguito di esposto denuncia da parte del medesimo comitato di cittadini.
  Al riguardo si comunica che il pubblico ministero, non ravvisando notizia di reato a seguito dell'espletamento delle attività d'indagine, ha chiesto l'archiviazione al giudice per le indagini preliminari competente alla quale si è opposto il legale dei denuncianti. Nel mese di dicembre 2016 si è tenuta pubblica udienza innanzi al giudice per le indagini preliminari che si è riservato la decisione.
  I lavori, di realizzazione dell'ampliamento di cui ai lotti II e III, nonché del lotto I di manutenzione straordinaria sull'immobile esistente, sono terminati, come risulta dai relativi certificati di ultimazione, rispettivamente in data del 13 ottobre 2016 e 3 febbraio 2017.
  Sono stati rilasciati il certificato di collaudo statico e le dichiarazioni di conformità impiantistica, mentre è tuttora in corso l'attività di collaudo tecnico-amministrativo.
  Con verbale di dismissione in data 29 novembre 2016 stipulato tra l'Agenzia del demanio e il provveditorato per le opere pubbliche di Bari è stata definita la dismissione e riconsegna all'agenzia del demanio – D.R. Puglia e Basilicata della porzione dell'immobile Palazzo opere pubbliche, sede del provveditorato.
  La commissione di collaudo, verificate le condizioni previste dell'articolo 230 del regolamento approvato con decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207, ha redatto in data 23 febbraio 2017, unitamente al responsabile del procedimento e al direttore dei lavori, il verbale di accertamento, ai fini della consegna anticipata del fabbricato in ampliamento della nuova sede del provveditorato in oggetto.
  La consegna anticipata è intervenuta con verbale redatto in data 3 marzo 2017 in contraddittorio con il responsabile del procedimento, il direttore dei lavori, l'impresa e il rappresentante della Sezione demanio e ambiente della capitaneria di porto di Bari per il – demanio marittimo.
  Da ultimo si informa che dal 15 marzo 2017 il provveditorato per le opere pubbliche – sede coordinata di Bari, ha completato il trasferimento nella nuova sede, lasciando i locali precedentemente occupati in via Dalmazia 70/B (sede storica) alla regione Puglia che ne aveva fatto impellente ed urgente richiesta.
Il Viceministro delle infrastrutture e dei trasportiRiccardo Nencini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impianto portuale