ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09710

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 456 del 07/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 07/07/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 07/07/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 07/07/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 14/07/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09710
presentato da
CATANOSO Basilio
testo di
Martedì 7 luglio 2015, seduta n. 456

   CATANOSO. – Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   è di alcune settimane fa la notizia che l'Unione europea ha deciso di autorizzare l'uso del latte in polvere per la produzione casearia;
   la decisione dell'Unione europea ha sollevato un coro pressoché unanime di critiche. Produttori, consumatori, uomini di cultura ed esperti di alimentazione hanno concordato sul fatto che l'unico beneficio dall'uso di latte in polvere nell'industria casearia è, appunto, quello di avere minori costi di trasporto e di conservazione a tutto discapito della qualità del prodotto finale;
   la rivista specializzata L'Informatore Agrario ha pubblicato nel numero 26/2015 un interessante articolo del professor Geremia Gios sul tema dell'utilizzo di latte in polvere nell'industria casearia e sulle possibili difese da parte della nostra produzione casearia di qualità;
   va da sé che non sono sicuramente i nostri agricoltori, come quelli di ogni altro Paese comunitario, ad avvantaggiarsi di questa malintesa interpretazione della libera concorrenza. Come non se ne avvantaggeranno le nostre piccole industrie di trasformazione o la nostra filiera del latte;
   la normativa nazionale e comunitaria difetta, innanzitutto, nel fatto che non si obbliga ad apporre in etichetta l'origine della materia prima latte;
   a giudizio del professor Gios e dell'odierno interrogante, si ha l'impressione che un passo alla volta si creino condizioni per cui diventa sempre più difficile salvaguardare le produzioni di qualità italiane. Quelle produzioni in cui conta anche l'origine del prodotto agricolo e le modalità con cui esso è stato ottenuto e non solo la «ricetta» con cui si arriva al prodotto agroalimentare finale;
   probabilmente, il tempo di difendere i segni distintivi della nostra produzione agroalimentare in modo diverso, con un'altra strategia, è giunto;
   non dovremmo più limitarci a difendere i nostri marchi, i nostri simboli, le nostre produzioni dalla contraffazione «sic et simpliciter», ma dovremmo impostare una politica della ricerca scientifica che dimostri che i prodotti ottenuti in un certo modo sono, alla lunga, meno salubri di altri. Di tal modo che si potrà chiedere alle Istituzioni europee che i costi per differenziare sul mercato i prodotti siano a carico di chi produce alimenti di qualità inferiore;
   solo se dimostra che c’è un interesse collettivo a non avere esternalità negative al momento della produzione, o della trasformazione, o del consumo si potrà contrastare l'accettazione acritica di regole basate sui teorici modelli della concorrenza perfetta;
   occorre uno sforzo congiunto di produttori, mondo della ricerca ed ente pubblico per produrre un'adeguata documentazione scientifica quale base necessaria per una rivisitazione del quadro complessivo entro cui si colloca la politica agricola comunitaria;
   a questo sforzo, a giudizio dell'interrogante, non può sottrarsi il Governo ed i suoi enti di ricerca scientifica agroalimentare –:
   se il Governo intenda assumere iniziative per stanziare dei fondi straordinari per avviare un serio programma di ricerca nel senso inteso in premessa;
   quali provvedimenti ed iniziative intenda adottare per difendere la nostra produzione agroalimentare di qualità e con essa l'agricoltura italiana. (4-09710)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto agricolo

istituzione dell'Unione europea

concorrenza