ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09630

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 451 del 30/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: BORGHESI STEFANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 30/06/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI 30/06/2015
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 07/07/2015
Stato iter:
21/07/2015
Fasi iter:

RITIRATO IL 21/07/2015

CONCLUSO IL 21/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09630
presentato da
BORGHESI Stefano
testo di
Martedì 30 giugno 2015, seduta n. 451

   BORGHESI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   era il 17 settembre 2013 quando l'allora Ministro per gli affari regionali, le autonomie e lo sport Graziano Delrio partecipava, nel Salone d'Onore del Coni, alla presentazione dei mondiali di ciclismo che si sarebbero tenuti dal 22 al 29 settembre dello stesso anno, in Toscana. All'evento erano presenti il presidente del Coni Giovanni Malagò, il precedente sindaco di Firenze (oggi Presidente del Consiglio dei ministri) Matteo Renzi con gli altri sindaci delle quattro città toscane attraversate dai mondiali, il Presidente della Federazione ciclistica italiana, Renato Di Rocco;
   «un evento reso possibile da un grande lavoro collettivo – affermava il Ministro Delrio –, con pochi mezzi pubblici, realizzato grazie al Coni, a enti nazionali e locali, a privati, interessati a regalare all'Italia questa occasione»;
   sono passati due anni dalla fine dei mondiali di ciclismo, purtroppo però a Firenze ci sono ancora molte aziende che devono essere pagate per il lavoro compiuto in quell'evento sportivo: una stima, al ribasso, parla di almeno 1,5 milioni di euro che il Comitato organizzatore deve ancora saldare ad almeno una ventina di piccole e medie imprese;
   la manifestazione ha portato lustro e visibilità alla Toscana, ma una volta spenti i riflettori sulla kermesse iridata un aspetto è apparso subito chiaro: regione e comuni hanno celebrato il successo della manifestazione a scapito di molti imprenditori toscani, che non hanno mai incassato ciò che era loro dovuto, da un minimo di 10 mila a un massimo di svariate centinaia di migliaia di euro, e che in qualche caso rischiano tuttora di dover chiudere l'attività per le fatture inevase dagli organizzatori del mondiale;
   anche se gli enti locali da parte loro hanno dichiarato di avere regolarmente pagato ciò che avevano messo a bilancio per la manifestazione, ciò non significa che debbano «lavarsi le mani» di fronte ai mancati pagamenti dei fornitori da parte del comitato organizzatore, anche perché molti imprenditori hanno accettato di lavorare per l'evento a fronte di acconti minimi, proprio per il ruolo di «garanzia» che avevano i comuni e la regione Toscana;
   il comitato ha sottolineato che i ritardi nell'erogazione dei fondi ai creditori sono avvenuti a causa della mancanza di puntualità dei trasferimenti da parte degli enti locali e che, se questi fossero pervenuti regolarmente e tempestivamente, la situazione contabile sarebbe in perfetto equilibrio;
   giova ricordare che al comitato i comuni interessati hanno destinato 1,3 milioni di euro, mentre la regione Toscana ha contribuito con 400 mila euro dei 18,5 milioni complessivi stanziati, serviti anche per riasfaltare le strade interessate dalle gare. Quello toscano è stato uno dei mondiali più costosi della storia: oltre 40 milioni di euro, a fronte degli 11 spesi per Mendrisio 2009 e dei 10 di Copenaghen 2010;
   a due anni di distanza dal mondiale, alcune aziende hanno intrapreso azioni legali, mentre altre hanno preferito seguire canali extragiudiziali nella speranza di rientrare del credito. Sembrerebbe inoltre che alcune aziende siano invece state pagate e perciò sarebbe interessante conoscere con quale criterio siano state scelte;
   la cifra che attualmente la Federazione ciclistica sembra avere a disposizione, meno di 1,2 milioni di euro, non è sufficiente a risolvere la pesante situazione creditoria ancora pendente;
   in ogni caso sarebbe opportuno appurare effettivamente se i comuni e la regione Toscana siano ancora debitori nei confronti del Comitato organizzatore del mondiali di ciclismo 2013, evento sul quale il Governo di allora tanto aveva puntato, per dare lustro all'immagine del Paese e della Toscana in particolare, e per promuovere l'ulteriore diffusione di questo sport –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti narrati in premessa e di quali ulteriori elementi disponga al riguardo;
   se siano consapevoli della pesante ricaduta occupazionale negativa che avrebbe l'eventuale chiusura delle numerose aziende ancora creditrici, ove i diretti responsabili non decidano, senza ulteriori ritardi, di rimborsare i crediti tuttora esistenti nei confronti di numerose imprese che rischiano di chiudere le attività nel caso in cui non riescano a rientrare degli investimenti fatti in occasione dei mondiali di ciclismo svoltisi a Firenze nel 2013;
   se risulti al Governo che alcune aziende siano già state soddisfatte nei loro crediti e, in caso affermativo, se sia noto in base a quale criterio siano state individuate. (4-09630)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sport professionale

manifestazione sportiva

cessazione d'attivita'