ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09628

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 451 del 30/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: PINI GIANLUCA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 30/06/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 30/06/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09628
presentato da
PINI Gianluca
testo di
Martedì 30 giugno 2015, seduta n. 451

   GIANLUCA PINI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   si apprende dai media in questi giorni – ma è solo uno dei tanti casi – che la Digos di Agrigento ha scoperto un'insegnante «falsa invalida». Si era trasferita da Agrigento a Milano dove c'erano più posti disponibili per l'immissione in ruolo, ma dopo poco tempo dall'assunzione all'insegnante era stata riconosciuta un'invalidità, questo per poter beneficiare della legge 104 del 1992, che, tra gli altri diritti, consente di scegliere la sede di lavoro con priorità sugli altri. Ovviamente in questo caso è stata scelta Agrigento e così, nel giro di un anno, l'insegnante ha ottenuto l'immissione in ruolo e il posto di lavoro vicino casa;
   la Sicilia è la regione che negli ultimi 5 anni ha fatto registrare il maggiore incremento di invalidità personali (+ 64,43 per cento) e permessi per assistere parenti malati (+56,19 per cento). Nel comparto scuola ad Agrigento e provincia lavorano 6139 persone tra docenti e personale di segreteria. Al 30 per cento di questi è stato riconosciuto un handicap o un familiare disabile da assistere;
   già nel 2013 la procura agrigentina aveva scoperto un'organizzazione criminale per pilotare i trasferimenti degli insegnanti nelle scuole utilizzando finte patologie. Gli indagati furono medici specialisti, impiegati Inps, membri delle commissioni mediche, consulenti della procura e politici;
   a distanza di quasi due anni da quella inchiesta sembra non essere cambiato quasi nulla. Quel sistema è ancora in piedi, infatti osservando bene l'ultimo elenco disponibile dei trasferimenti nella scuola dell'infanzia, si notano tanti neo immessi in ruolo (quasi tutti nelle scuole del Nord) che poco dopo hanno ottenuto il trasferimento vicino casa, grazie alla precedenza prevista dal contratto collettivo nazionale integrativo, per il quale è sufficiente un handicap del 67 per cento, anche cumulabile con varie patologie. Il risultato è che docenti con anzianità bassissime (in un caso addirittura pari a 0), ottengono la precedenza su altri con più anni di servizio. E a restare in coda sono anche coloro che magari non hanno una difficoltà personale, ma un parente gravemente malato da assistere;
   il sistema si reggerebbe su due procacciatori di clienti – secondo quanto dichiarato dal procuratore capo di Agrigento – informati sulle situazioni familiari degli insegnanti propongono certificati di invalidità a chi ha bisogno di scalare le graduatorie. Una volta concordato il prezzo (da 300 a 500 euro) una rete di medici, funzionari, addetti ai lavori sarebbero disposti a dichiarare il falso o addirittura a manomettere gli esami clinici, pur di raggiungere la percentuale minima di invalidità indicata dalla legge;
   ad Agrigento il numero di invalidi (suddiviso tra scuole dell'infanzia, primaria, primo grado e personale non docente) è 81. A Favara, comune della provincia con appena 30 mila abitanti, 83. Nel solo istituto «Manzoni» di Raffadali ce ne sono 27 di cui 14 collaboratori scolastici. È i parziale più alto di tutto il comprensorio. E si tratta di rilevazioni successive al 2013, anno dell'indagine della procura;
   per il procuratore Di Natale: «La scuola è il caso più eclatante ma è un fenomeno estremamente diffuso, almeno in Sicilia». L'attenzione ora è su altri comparti della pubblica amministrazione dove già sono state registrate diverse incongruità. Intanto una commissione medica sta procedendo alla verifica di tutte le posizioni. Dei 15 convocati fino ad ora solo tre sono stati riconosciuti realmente invalidi. Secondo gli investigatori sarebbero circa 1500 le pratiche da revisionare prendendo in considerazione solo gli ultimi due anni. L'Ufficio scolastico regionale ha disposto l'annullamento di alcuni trasferimenti;
   in Italia le cifre di chi usufruisce della legge 104 del 1992 non sono per nulla marginali: 86.361 docenti di ruolo, su un totale di circa 640 mila, hanno ottenuto permessi e agevolazioni per assistere i portatori di handicap nel 2014. Ben un professore su sette, dunque, utilizza la legge 104, il 13,3 per cento. Per quanto riguarda il personale Ata, il censimento del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca dice che 30 mila e 250 collaboratori scolastici ne hanno usufruito su un totale di 180 mila e 243 dipendenti complessivi, pari al 16,7 per cento –:
   quali iniziative urgenti intenda assumere il Ministro al fine di accertare coloro che godono illegittimamente dei permessi previsti dalla legge a favore dell'assistenza ai portatori di handicap o ai familiari malati, non avendone i requisiti richiesti;
   come si intenda intervenire contro i responsabili degli abusi, anche a livello istituzionale e amministrativo, considerato che il datore di lavoro può ben licenziare (per comportamento infedele) il dipendente che utilizzi i permessi della legge «104» per soddisfare esigenze differenti da quelle coperte dalla legge, visto che in caso di uso distorto (per fini personali) dei permessi della legge 104, il comportamento del dipendente si macchia di un disvalore sociale che può arrivare a giustificarne il licenziamento;
   in che modo si intenda arginare il deprecabile fenomeno degli insegnanti che fanno domanda di assunzione al Nord, ove esiste un numero maggiore di posti disponibili e poi, dopo aver illegittimamente ottenuto i benefici previsti dalla legge 104, chiedono e ottengono il trasferimento nei luoghi d'origine al Sud, lasciano così nell'incertezza molti alunni nelle zone del Nord del Paese, pregiudicandone e ritardandone i percorsi formativi. (4-09628)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto collettivo

licenziamento

impiegato dei servizi pubblici