Legislatura: 17Seduta di annuncio: 450 del 25/06/2015
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2015 PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2015
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25/06/2015 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 02/07/2015
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 02/07/2015
SOLLECITO IL 31/07/2015
SOLLECITO IL 30/09/2015
SOLLECITO IL 30/11/2015
SOLLECITO IL 29/01/2016
SOLLECITO IL 29/03/2016
SOLLECITO IL 15/06/2016
SOLLECITO IL 29/07/2016
SOLLECITO IL 28/10/2016
SOLLECITO IL 09/01/2017
SOLLECITO IL 30/03/2017
SOLLECITO IL 30/05/2017
SOLLECITO IL 28/07/2017
SOLLECITO IL 30/10/2017
SOLLECITO IL 18/12/2017
LUIGI DI MAIO, VILLAROSA e PESCO. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze
. — Per sapere – premesso che:
secondo quanto si apprende da fonti di stampa, emerge con sempre maggiore chiarezza l'ipotesi di una prossima riforma del sistema delle banche di credito cooperativo (BCC). L'impressione è che l'obiettivo sia quello di penalizzare un movimento che non solo in molti territori, particolarmente al Sud, rappresenta il vero ed unico interlocutore bancario, ma conta ben 376 banche, 4.441 sportelli, 6 milioni di clienti e 1,2 milioni di soci;
in altre parole, il rischio paventato con concretezza è che le banche di credito cooperativo diventino come sportelli di una grossa banca, non più organismi autonomi e propositivi come invece sono virtuosamente sempre state. La conseguenza sarebbe una omologazione agli altri istituti sopprimendo quelle peculiarità che hanno reso virtuoso ed utile il movimento del credito cooperativo negli anni;
altro aspetto problematico è legato al fatto che, qualora fossero confermate le indiscrezioni, sarà inevitabile la creazione di almeno 3.000 esuberi;
a parere degli interroganti, le difficoltà oggi per il sistema delle banche di credito cooperativo non dipendono, se non in minima parte, da cattive gestioni, ma dalla contingenza economica di crisi che si protrae ormai da alcuni anni e, mentre le grandi banche hanno diminuito la propensione al credito, le banche di credito cooperativo si sono fatte carico di dare credito alle comunità locali da esse servite;
proprio per questo, appare necessario salvaguardare le piccole banche di credito cooperativo, in particolare evitando interventi che viceversa le penalizzino a vantaggio delle più grandi –:
se il Governo abbia intenzione di assumere iniziative per procedere ad una riforma del sistema bancario cooperativo;
qualora il Governo abbia tale intenzione, in quale direzione sia intenzionato a procedere e se non ritenga di dover preservare il mondo del credito cooperativo alla luce del valore che rappresenta nei termini descritti in premessa.
(4-09600)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):soppressione di posti di lavoro
banca