ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09075

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 422 del 06/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 06/05/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/05/2015
Stato iter:
22/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/12/2015
BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/12/2015

CONCLUSO IL 22/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09075
presentato da
FEDRIGA Massimiliano
testo di
Mercoledì 6 maggio 2015, seduta n. 422

   FEDRIGA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   questura di Udine e polizia carinziana avrebbero stipulato un protocollo transfrontaliero che prevede la creazione di nuclei operativi congiunti, ciascuno composto da due pattuglie binazionali, da schierare a partire dal 12 maggio 2015 sui punti nevralgici di strade, autostrade e ferrovie del Friuli;
   sarebbero in particolare interessate la tratta ferroviaria Udine-Tarvisio-Villach, quella autostradale Pontebba-Warmbad e la viabilità ordinaria entro i 30 chilometri dal confine di Stato;
   la finalità sarebbe quella di rinforzare i controlli in territorio friulano, per meglio affrontare l'afflusso dei migranti richiedenti asilo in entrata dal Tarvisio, frontiera recentemente privata di personale per soddisfare concorrenti esigenze negli aeroporti lombardi malgrado sia punto di transito per decine di migliaia di migranti clandestini in arrivo dall'Ungheria;
   tuttavia, stando a quanto si afferma in un articolo del Messaggero Veneto, pubblicato il 5 maggio 2015, le pattuglie miste italo-austriache che saranno attive per tre mesi a partire dal 12 maggio 2015 non copriranno le 24 ore né, tanto meno, la settimana di servizio;
   i pattugliamenti congiunti opereranno invece con cadenza bisettimanale e comunque con orari ridotti;
   la causa principale di questa situazione sarebbe la carenza di organici in Friuli-Venezia Giulia, determinata dal trasferimento in Lombardia di ben 52 agenti che vi erano normalmente stanziati;
   il personale proveniente dalla Carinzia, inoltre, non potrebbe utilizzare l'armamento in dotazione, salvo che per legittima difesa, né sarebbe in grado di esercitare alcun potere sul territorio del nostro Paese, cosa che ridurrebbe la valenza della sua presenza a funzioni di consultazione «nelle procedure di riammissione e supporto informativo per il contrasto all'immigrazione clandestina»;
   le pattuglie miste, inoltre, sarebbero composte da due sole persone, circostanza che, in presenza dei limiti imposti agli organici provenienti dall'Austria, ne ridurrebbe la forza ad un unico agente, compromettendone l'efficacia;
   il servizio di pattugliamento binazionale, inoltre, inizierebbe sulle ferrovie prima che il personale distaccatovi abbia potuto partecipare al corso concernente le modalità d'intervento e le regole d'ingaggio da adottare –:
   se le circostanze generalizzate in premessa e riportate dal Messaggero Veneto trovino conferma;
   in quest'ultimo caso, come si conti di conferire efficacia alle pattuglie miste binazionali italo-austriache o comunque di assicurare un più efficace controllo delle zone prossime alla frontiera del Tarvisio, attraverso la quale passa un consistente flusso di migranti clandestini. (4-09075)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 22 dicembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 542
4-09075
presentata da
FEDRIGA Massimiliano

  Risposta. — Il 28 aprile 2015, nell'ambito della cooperazione di polizia tra Italia e Austria, consacrata in un accordo firmato nel 1997 e rinnovato l'anno scorso, è stato sottoscritto un protocollo d'intesa fra la Questura e la IV zona Polizia di frontiera di Udine, da un lato, e la direzione regionale di Polizia del Land federale della Carinzia, dall'altro, divenuto operativo dal 12 maggio 2015.
  Detto protocollo prevede l'espletamento di pattugliamenti congiunti sulla tratta ferroviaria Udine/Tarvisio-Villach, sulla tratta autostradale Pontebba-Warmbad/Villach e sulla viabilità stradale ordinaria.
  Le pattuglie miste operanti sulla predetta tratta ferroviaria sono espletate «almeno» due volte la settimana e nella «sola» fascia notturna durante la quale transitano i treni internazionali (di norma utilizzati dai migranti irregolari), che eseguono una sosta tecnica proprio per consentire alla pattuglia di salire a bordo e svolgere i controlli fino alla stazione di Villach e viceversa.
  La scelta di non effettuare servizi con cadenza quotidiana è dovuta non alla carenza di personale, bensì all'esigenza di rispettare i regolamenti comunitari che, come noto, non consentono di eseguire controlli sistematici alle persone lungo le frontiere interne Schengen (Reg. CE 562/2006 e successive modifiche).
  Nelle ore diurne, invece, hanno luogo gli ordinari servizi che la polizia ferroviaria svolge, quotidianamente, in occasione della sosta dei treni sia presso la stazione di Udine che di Tarvisio.
  Come detto, analoghi controlli, sia in forma dinamica sia statica, sono eseguiti da pattuglie miste lungo la tratta autostradale PontebbaWarmbad/Villach, nonché sulla viabilità stradale ordinaria sia nelle ore diurne che serali/notturne.
  Tali pattuglie sono composte da operatori di polizia dei due Stati dotati di armamento individuale dietro rilascio delle prescritte autorizzazioni da parte delle rispettive autorità competenti. L'introduzione e il porto sul territorio nazionale dell'arma in dotazione alla polizia austriaca sono disciplinati dall'articolo 9, comma 2-bis
della legge n. 36 del 1990, come modificato dalla legge n. 306 del 2003, che consente ai prefetti delle province di confine la possibilità di autorizzare gli agenti di polizia di Paesi con i quali sono sottoscritti specifici accordi di collaborazione interfrontaliera per lo svolgimento dei servizi congiunti, all'introduzione e al porto sul territorio nazionale delle armi in dotazione per fini di difesa.
  I servizi sono programmati per un intero mese e gli operatori che vi partecipano sono preventivamente individuati e formati all'inizio di ogni mese nel corso di un incontro della durata di circa quattro ore: due in lingua italiana e due in lingua tedesca.
  Si evidenzia, per completezza di informazione, che la questura di Udine ha predisposto servizi coordinati anche con altre forze di polizia e con l'impiego di pattuglie del reparto prevenzione crimine, sempre lungo la fascia confinaria.
Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

migrazione illegale

trasporto ferroviario

rete ferroviaria